Con “La strada giovane”, il celebre attore e sceneggiatore Antonio Albanese esordisce in narrativa. Il romanzo, ispirato alle memorie di famiglia, è un racconto tenero e a tratti drammatico che mette al centro la vita di Nino, giovane panettiere siciliano imprigionato durante la Seconda Guerra Mondiale.
In questo articolo, oltre a scoprire qualcosa sull’opera appena arrivata in libreria, leggiamo quattro curiosità legate al suo celebre autore, Antonio Albanese.
Quattro curiosità su Antonio Albanese
1. Un esordio letterario ispirato alla famiglia
Sebbene Antonio Albanese sia celebre per le sue performance attoriali e comiche, pochi sanno che ha recentemente debuttato nel mondo della narrativa con il romanzo “La strada giovane”, pubblicato il 1° aprile 2025 da Feltrinelli.
L’opera trae ispirazione da una vicenda familiare: racconta la storia di Nino, un giovane panettiere siciliano che, durante la Seconda Guerra Mondiale, viene catturato e deportato in un campo di prigionia oltre le Alpi.
La narrazione segue il suo arduo viaggio di ritorno a casa, attraverso un’Italia devastata dal conflitto. Questo progetto letterario rivela una nuova sfaccettatura del talento di Albanese, capace di trasporre emozioni profonde anche sulla pagina scritta.
2. Un legame profondo con le radici siciliane
Nonostante sia nato a Lecco, Albanese ha sempre mantenuto un forte legame con la Sicilia, terra d’origine della sua famiglia.
Questo attaccamento si riflette non solo nelle sue scelte artistiche, ma anche nella sua vita privata. La cultura siciliana, con le sue tradizioni e la sua gastronomia, ha influenzato profondamente l’artista, che spesso da qui trae ispirazione per i suoi lavori. La Sicilia rappresenta per lui un punto fermo, una fonte inesauribile di storie e suggestioni.
3. Una passione per la cucina tradizionale
Al di là delle luci della ribalta, Antonio Albanese coltiva una sincera passione per la cucina, in particolare quella legata alle tradizioni familiari.
Questo interesse non si limita alla semplice preparazione dei piatti, ma si estende alla ricerca delle origini e delle storie che ogni ricetta porta con sé. Per lui, cucinare è un modo per mantenere vivo il legame con le proprie radici e per condividere momenti autentici con amici e familiari.
4. Un impegno costante nel sociale
Albanese non è solo un artista versatile, ma anche una persona profondamente impegnata nel sociale.
Nel corso degli anni, ha partecipato a numerose iniziative benefiche, mettendo la sua notorietà al servizio di cause importanti. Crede fermamente nel potere dell’arte e della cultura come strumenti di cambiamento e sensibilizzazione, e si adopera attivamente per promuovere progetti che mirano al miglioramento della società.
“La strada giovane”, la sinossi del libro di Antonio Albanese
Nino, giovane panettiere siciliano, viene catturato dopo l’8 settembre. Dell’armistizio non ha capito granché, credeva che i tedeschi lo rispedissero a casa dalla sua famiglia, nelle Madonie, invece quel treno lo ha portato in un campo di prigionia oltre le Alpi, a patire fame, freddo e paura.
Nino è un IMI, un internato militare, senza nemmeno i diritti di un prigioniero. Qualche conforto gli viene dall’amicizia con Lorenzo, un giovane toscano spigliato, che con lui lavora nelle cucine governate dal Piemontese, un gigantesco macellaio. Insieme, i tre colgono l’occasione dello scompiglio per i festeggiamenti di capodanno del ’44 per fuggire.
Ma fuori il freddo, la fame e la paura non mordono meno: orientarsi non è semplice, trovare cibo e riparo è un’impresa, e la gente è terrorizzata e feroce. La Sicilia sembra irraggiungibile e Nino lascia sul terreno, chilometro dopo chilometro, innocenza e giovinezza.
Eppure, a sorreggerlo nel suo interminabile viaggio attraverso i territori occupati dai nazisti, dove combattono le bande partigiane e continuano i bombardamenti, e poi nella devastazione di un Sud martoriato dall’avanzata degli Alleati, c’è il ricordo della bellezza, il calore degli affetti.
Mentre si nutre con le lumache rosse che emergono dal terreno dopo la pioggia, emergono anche le sue memorie: la festa del Santo a Ferragosto, il profumo di burro e vaniglia dei biscotti preparati dal padre, il sapore dei babbaluci in umido, l’emozione della Targa Florio, la celebre corsa automobilistica.
E il calore dei baci di Maria Assunta che, forse, lo sta ancora aspettando e che lui desidera riabbracciare a ogni costo.