3 romanzi familiari da leggere se cerchi una trama intricata

16 Agosto 2025

I romanzi familiari hanno una marcia in più e questi tre titoli ne sono la conferma. Diversi per ambientazione, ripercorrono le generazioni... Scoprili.

3 romanzi familiari da leggere se cerchi una trama intricata

I romanzi sono tutti bellissimi, ma le saghe familiari hanno una marcia in più.

Non sono soltanto storie di uno o due personaggi. Non c’è solo un singolo da seguire, con la sua narrazione in prima persona e la sua psicologia contorta. E, certamente, in un romanzo familiare c’è bisogno di abbracciare diverse madri, padri, figli e nonni, perché si parla di generazioni, storie di epoche intere, mutamenti sociali, conflitti generazionali e segreti che si tramandano — a volte come tesori, altre come fardelli.

3 romanzi familiari, un solo nucleo

Ci sono romanzi che riescono a intrecciare tutto questo con una maestria rara, costruendo trame complesse che nemmeno Penelope avrebbe il coraggio di disciogliere. Romanzi che invitano a riflettere su cosa significhi davvero “appartenere”: a una famiglia, a una cultura, a un’identità… e servono davvero, perché sono specchi della realtà.

Mostrano come i segreti, le omissioni e le menzogne siano spesso il collante, fragile e pericoloso, che tiene insieme — o frantuma — questo singolo nucleo.

Oggi vogliamo consigliarvene tre.

Chiedi perdono” di Ann-Marie MacDonald

Un romanzo pubblicato per la prima volta nel 1996 che ci conduce nella Nuova Scozia di fine Ottocento: un luogo aspro e remoto, modellato da una natura severa e da una società altrettanto intransigente.

È qui che si incontrano un giovane accordatore di pianoforti e una tredicenne libanese. Si amano, e per sposarsi decidono di fuggire, sfidando regole, le tradizioni e i pregiudizi. Tuttavia, la loro passione sarà breve e si spegnerà presto, portando a conseguenze inimmaginabili sulle generazioni successive: menzogne taciute, colpe inconfessabili, segreti che scavano solchi profondi nei rapporti familiari.

Ann-Marie MacDonald intreccia episodi di santità e incesto, fobie e attrazioni proibite, crimini e prostituzione, in un mosaico narrativo che oscilla tra la brutalità e la prosa onirica.

“Chiedi perdono” è un romanzo che non concede tregua al letto, trascinato come un penitente nel girone dei dannati di Dante, tra il dolore, il desiderio e l’inevitabilità. È la storia di come l’amore, quando nasce in un terreno avvelenato dalle convenzioni e dalle ingiustizie, possa diventare il seme di un destino tragico per chi verrà dopo.

Middlesex” di Jeffrey Eugenides

Se “Chiedi perdono” si muove su registri gotici e melodrammatici, “Middlesex” di Jeffrey Eugenides — vincitore del Premio Pulitzer nel 2003 — è un’epopea moderna che attraversa continenti e decenni, fondendo saga familiare, romanzo di formazione e riflessione sull’identità di genere.

A raccontare la vicenda è Calliope Stephanides, una rara specie di ermafrodito che ha vissuto i primi anni come bambina per poi scoprire la propria doppia natura. Dietro questa condizione biologica c’è un gene mutato che attraversa come un filo invisibile tre generazioni della famiglia Stephanides.

Dal villaggio greco di origine, segnato dal crollo dell’Impero Ottomano, fino alla Detroit del proibizionismo, della guerra e dei conflitti razziali, la famiglia si sposta inseguendo sogni, fuggendo disastri e adattandosi a nuove realtà. Eugenides costruisce un racconto che è allo stesso tempo intimo e corale.

Attraverso Calliope — e poi Cal, il nome scelto nella vita adulta — esplora il peso delle origini, i legami familiari, il rapporto con la propria sessualità e il diritto di autodeterminarsi. Ma “Middlesex” è anche un affresco storico e sociale: dal boom industriale all’urban decay, dal fermento della controcultura alle ferite del Vietnam e del Watergate.

La famiglia Karnowski” di Israel Joshua Singer

Israel Joshua Singer ci porta invece nel cuore della storia ebraica europea tra il 1860 e il 1940. “La famiglia Karnowski” è la cronaca di tre generazioni di una famiglia, dalla Polonia alla Germania, fino all’ombra crescente della persecuzione nazista.

Singer scrive mantenendo una distanza che permette di cogliere i movimenti ampi della storia senza però perdere di vista i dettagli umani. I personaggi cambiano con il passare degli anni: crescono, maturano, si avvicinano alla morte. In questo scorrere, il romanzo cattura il dramma di un popolo in bilico tra integrazione e identità, tra il desiderio di essere parte della società tedesca e la necessità di preservare la propria cultura e tradizione.

La parabola dei Karnowski è segnata da successi e cadute, orgoglio e rimpianto, speranze infrante e amori impossibili. Non è solo la storia, ma anche la Storia — con le sue guerre, rivoluzioni e tragedie — che si fa spazio nella vita dei Karnowski e che non sa rimanere sullo sfondo, ma entra di prepotenza nelle vite private, trasformandole per sempre.

“La famiglia Karnowski” è un’opera monumentale nella sua portata emotiva e storica, capace di illuminare non solo il destino di una famiglia, ma anche quello di un’epoca.

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