Appena usciti nelle librerie italiane o in arrivo nei prossimi giorni, i tre romanzi d’esordio che vi raccontiamo in questo articolo sono originali, avvincenti e profondi. Scopriamoli insieme più da vicino!
Tre romanzi d’esordio in questi giorni
Fra i romanzi d’esordio di aprile ci sono un romanzo storico affiatato in cui il calore dei legami affettivi fa da barriera al male del mondo, un appassionante racconto ambientato in Egitto e un originale romanzo che indaga il tema della salute mentale. Venite a scoprirli insieme a noi!
“La strada giovane” di Antonio Albanese
Antonio Albanese, celebre attore e sceneggiatore, stupisce con uno dei libri più sorprendenti e ben scritti arrivati in libreria in questi giorni. Si intitola “La strada giovane” e racconta la storia di Nino.
Nino, giovane panettiere siciliano, viene catturato dopo l’8 settembre. Dell’armistizio non ha capito granché, credeva che i tedeschi lo rispedissero a casa dalla sua famiglia, nelle Madonie, invece quel treno lo ha portato in un campo di prigionia oltre le Alpi, a patire fame, freddo e paura.
Nino è un IMI, un internato militare, senza nemmeno i diritti di un prigioniero. Qualche conforto gli viene dall’amicizia con Lorenzo, un giovane toscano spigliato, che con lui lavora nelle cucine governate dal Piemontese, un gigantesco macellaio.
Insieme, i tre colgono l’occasione dello scompiglio per i festeggiamenti di capodanno del ’44 per fuggire. Ma fuori il freddo, la fame e la paura non mordono meno: orientarsi non è semplice, trovare cibo e riparo è un’impresa, e la gente è terrorizzata e feroce.
La Sicilia sembra irraggiungibile e Nino lascia sul terreno, chilometro dopo chilometro, innocenza e giovinezza.
Eppure, a sorreggerlo nel suo interminabile viaggio attraverso i territori occupati dai nazisti, dove combattono le bande partigiane e continuano i bombardamenti, e poi nella devastazione di un Sud martoriato dall’avanzata degli Alleati, c’è il ricordo della bellezza, il calore degli affetti.
“Le domande proibite” di Éric Chacour
Fra i romanzi d’esordio più interessanti in uscita in Italia in questi giorni c’è “Le domande proibite”, che racconta uno dei momenti cruciali della storia dell’Egitto, durante la Guerra dei Sei Giorni.
Tarek ha dodici anni quando impara a non fidarsi delle domande semplici. Come il giorno in cui il padre gli chiede che macchina vorrebbe da grande.
Una scelta che deciderà il suo destino: per potersi permettere una Cadillac infatti Tarek dovrà avere un buon lavoro. Sono gli anni Sessanta, quelli in cui il presidente Nasser vuole fare dell’Egitto il più grande paese del mondo e i genitori di Tarek hanno deciso che lui ne sarà il medico più prestigioso.
Nella sua villa in un ricco quartiere del Cairo, dove vive sotto lo sguardo delle donne di casa – l’autoritaria madre, la sorella Nesrine, sua confidente, e Fatheya, la domestica custode dei segreti di famiglia – Tarek sembra assolvere a quello che tutti si aspettano da lui, eredita lo studio medico del padre e si sposa. Ma l’incontro con il figlio di una paziente cambierà ogni cosa.
Vinto dal fascino di Ali e sedotto dalla sua assoluta libertà, Tarek si lascia conquistare da un amore proibito, che stravolgerà la sua esistenza. Con l’inizio del nuovo millennio, Tarek è a Montréal e ha tagliato ogni contatto col suo Paese. Non sa che qualcuno sta mettendo insieme i brandelli della sua storia, per ricostruire un passato oscuro che tutti sembrano voler cancellare.
“Nella lobby dell’hotel dei sogni” di Genevieve Plunkett
Infine, vi segnaliamo un’opera originale e commovente che indaga il tema della salute mentale attraverso la storia di Portia, una donna estrosa che ama la libertà e l’arte.
Nell’hotel dei sogni Portia è libera: il suo talento le permette di comporre melodie sublimi e Alby Porter, il suo musicista preferito, comunica con lei dall’aldilà attraverso note di canzoni e stralci di lettere.
Le basta chiudere gli occhi per ritrovarsi racchiusa in un enorme cuore umano e percorrerne gli atrii e le arterie, al riparo da qualunque imprevisto o spiacevolezza. Suona in una band, i Poor Alice, che ha un discreto seguito e il cui batterista la adora. I due amanti si danno appuntamento in collina ad aspettare albe e tramonti che non finiscono mai.
Appena fuori dalla lobby, però, Portia è un’ex paziente psichiatrica con due degenze alle spalle e una sindrome bipolare cronica da tenere sotto controllo. Suo marito, un procuratore, ne indaga i comportamenti come dovesse giustificare un capo d’accusa: sospetta che Portia abbia smesso di prendere gli psicofarmaci che ne troncavano la creatività artistica ma le consentivano di rimanere nella realtà.
Tra rimandi al passato e bagliori onirici prende forma un romanzo ricco di nicchie oscure, in cui una donna e il suo desiderio di libertà si scontrano con le responsabilità familiari di una donna.