Libri e zodiaco: si può trovare un trait d’union?
C’è chi vi crede fermamente e consulta ogni giorno l’Oroscopo, chi non è mai stato realmente interessato e non ne vuole sapere… C’è anche chi, ogni tanto, incuriosito dal seguito che ottiene dappertutto, lo legge cercando dei punti di contatto con il proprio vissuto.
Una cosa è certa: ciascuno di noi conosce il proprio segno zodiacale e, almeno una volta nella vita, ha indagato le sue caratteristiche. Se vuoi sperimentare una lettura in linea con le tue peculiarità astrali, sei nel posto giusto. In questo articolo ti suggeriamo i libri perfetti ciascuno per un segno zodiacale.
I libri perfetti per ogni segno zodiacale
Dai grandi classici della letteratura ai nuovi arrivati in libreria, ecco una selezione di libri consigliati in base al segno zodiacale di appartenenza e alle caratteristiche tipiche di ciascuna personalità. Oltre a un interessante romanzo d’esordio made in Italy, troverai un libro passionale e coinvolgente, un poliedrico capolavoro francese, un profondo romanzo di formazione, un classico americano senza tempo e, infine, un introspettivo romanzo che indaga il tema della memoria e diversi altri libri tutti da scoprire.
Ariete: “La grande sete” di Erica Cassano
Per l’Ariete, i cui tratti caratteristici risultano essere la determinazione, il coraggio e l’energia, abbiamo un consiglio di lettura nuovo di zecca: è “La grande sete”, avvincente romanzo d’esordio di una giovane determinata tanto quanto la protagonista della sua opera.
Anna ha sete. Tutta la città ha sete, da settimane. C’è chi li chiamerà i giorni della Grande Sete, e chi le ricorderà come le Quattro Giornate di Napoli. È il 1943 e l’acqua manca ovunque, tranne che nella casa in cui Anna vive con la sua famiglia.
Mentre davanti alla Casa del Miracolo si snoda una fila di donne che chiede quanto basta per dissetarsi, lei si domanda come mai la sua sete le paia così insaziabile. Perché quella che Anna sente è diversa: è una sete di vita e di un futuro di riscatto.
A vent’anni vorrebbe seguire le lezioni alla facoltà di Lettere, leggere, vivere in un mondo senza macerie, senza l’agguato continuo delle sirene antiaeree.
Ma non c’è tempo per i sogni. Il padre è scomparso, la madre si è chiusa in sé stessa, la sorella e il nipote si sono ammalati. Il loro futuro dipende da lei. Così, quando ne ha l’opportunità, Anna accetta un impiego come segretaria presso la base americana di Bagnoli.
Toro: “Chocolat” di Joanne Harris
Per il Toro, amante della sensualità e della bellezza, non può esserci consiglio di lettura più adatto dell’intrigante romanzo di Joanne Harris, “Chocolat”.
È martedì grasso quando nel villaggio di Lansquenet arrivano Vianne Rocher e la sua giovane figlia Anouk. La donna è assai simpatica e originale, sexy e misteriosa, forse è l’emissaria di potenze superiori (o magari inferiori).
La Céleste Praline, la sua pasticceria, ben presto diviene un elemento di disordine, soprattutto per il giovane curato Francis Reynaud. Il tranquillo villaggio diventa più disordinato, ribelle e soprattutto felice. Chocolat è un romanzo pieno di vita, frizzante e divertente, ricco di personaggi indimenticabili e ricette paradisiache.
Gemelli: “Esercizi di stile” di Raymond Queneau
Non c’è segno zodiacale più poliedrico, originale e sfaccettato di Gemelli. Per lui abbiamo scelto un consiglio di lettura che richiama proprio queste caratteristiche.
“Esercizi di stile” è un esilarante testo di retorica applicata, un’architettura combinatoria, un avvincente gioco enigmistico.
Tutto vero, però è anche un manifesto letterario (antisurrealista), è un tracciato di frammenti autobiografici, è la trascrizione di una serie di sogni realmente effettuati da Queneau. E perfino un testo politico, nonché un’autoparodia.
Cancro: “Il giovane Holden” di J.D. Salinger
Quanto al segno zodiacale del Cancro, sensibile ed empatico ma anche tanto legato al sentimento della nostalgia, non potevamo che suggerire uno dei classici più amati del romanzo di formazione che di queste peculiarità è impregnato: “Il giovane Holden”.
Sono passati più di sessant’anni da quando è stato scritto, ma continuiamo a vederlo, Holden Caufield, con quell’aria scocciata, insofferente alle ipocrisie e al conformismo, lui e tutto quello che gli è cascato addosso dal giorno in cui lasciò l’Istituto Pencey con una bocciatura in tasca e nessuna voglia di farlo sapere ai suoi.
La trama è tutta qui, narrata da quella voce spiccia e senza fronzoli. Ma sono i suoi pensieri, il suo umore rabbioso, ad andare in scena. Perché è arrabbiato Holden?
Leone: “Il grande Gatsby” di F.S. Fitzgerald
Ha carisma e voglia di arrivare, il Leone. Proprio come il protagonista de “Il grande Gatsby”, l’ambizioso parvenu che ha attraversato la storia della letteratura con la sua passionale avventura.
Il grande Gatsby ovvero l’età del jazz: luci, party, belle auto e vestiti da cocktail, ma dietro la tenerezza della notte si cela la sua oscurità, la sua durezza, il senso di solitudine con il quale può strangolare anche la vita più promettente.
Il giovane Nick Carraway, voce narrante del romanzo, si trasferisce a New York nell’estate del 1922. Affitta una casa nella prestigiosa e sognante Long Island, brulicante di nuovi ricchi disperatamente impegnati a festeggiarsi a vicenda.
Un vicino di casa colpisce Nick in modo particolare: si tratta di un misterioso Jay Gatsby, che abita in una casa smisurata e vistosa, riempiendola ogni sabato sera di invitati alle sue stravaganti feste. Eppure vive in una disperata solitudine e si innamorerà insensatamente della cugina sposata di Nick, Daisy…
Vergine: “Il senso di una fine” di Julian Barnes
Per il segno zodiacale della Vergine, introspettivo ma anche preciso e analitico, suggeriamo “Il senso di una fine” di Julian Barnes, un romanzo riflessivo e profondo che indaga il tema della memoria.
La vita di Tony Webster è stata un fiume relativamente tranquillo, da costeggiare al riparo di scelte ragionevoli e sistematici oblii.
Ora però la lettera di un avvocato che gli annuncia un’inattesa quanto enigmatica eredità sommuove il termitaio poroso del passato, e il tempo irrompe nella noia del presente sotto forma di parole risalenti all’adolescenza, quando Tony procedeva all’educazione morale, sentimentale e sessuale che ne avrebbe fatto, inavvertitamente come spesso accade, l’adulto che è.
Il percorso a ritroso nelle zone d’ombra della vita, con i suoi dolori inesplorati e i suoi segreti, diventa cosi riflessione sulla fallacia della storia, “quella certezza che prende consistenza là dove le imperfezioni della memoria incontrano le inadeguatezze della documentazione”, secondo il geniale amico dei tempi del liceo, Adrian Finn.
Ed è dunque a quel punto di congiunzione, ai ricordi imperfetti come ai documenti inadeguati, che il vecchio Tony deve ora guardare per comprendere le vicissitudini del Tony giovane.
Bilancia: “Orgoglio e pregiudizio” di Jane Austen
Equilibrio, bellezza, diplomazia… Per il segno della Bilancia suggeriamo un classico della letteratura che incarna tali valori: “Orgoglio e pregiudizio”.
“Orgoglio e pregiudizio” è uno dei primi romanzi di Jane Austen. La scrittrice lo iniziò a ventun anni; il libro, rifiutato da un editore londinese, rimase in un cassetto fino alla sua pubblicazione anonima nel 1813, e da allora è considerato tra i più importanti romanzi della letteratura inglese.
È la storia delle cinque sorelle Bennet e dei loro corteggiatori, con al centro il romantico contrasto tra l’adorabile e capricciosa Elizabeth e l’altezzoso Darcy; lo spirito di osservazione implacabile e quasi cinico, lo studio arguto dei caratteri, la satira delle vanità e delle debolezze della vita domestica, fanno di questo romanzo una delle più efficaci e indimenticabili commedie di costume del periodo Regency inglese.
Scorpione: “Delitto e castigo” di Fëdor Dostoevskij
Per l’intrigante, profondo e misterioso Scorpione abbiamo in mente, invece, un intenso classico russo: è “Delitto e castigo” di Dostoevskij.
Raskol’nikov è un giovane che è stato espulso dall’università e che uccide una vecchia usuraia per un’idea, per affermare la propria libertà e per dimostrare di essere superiore agli uomini comuni e alla loro morale.
Una volta compiuto l’omicidio, però, scopre di essere governato non dalla logica, ma dal caso, dalla malattia, dall’irrazionale che affiora nei sogni e negli impulsi autodistruttivi.
Si lancia cosi in allucinati vagabondaggi, percorrendo una Pietroburgo afosa e opprimente, una città-incubo popolata da reietti, da carnefici e vittime con cui è costretto a scontrarsi e a dialogare, alla disperata ricerca di una via d’uscita.
Sagittario: “Sulla strada” di Jack Kerouac
Il segno del Sagittario ha fra le sue caratteristiche distintive l’indipendenza e l’ottimismo, insieme al bisogno assoluto di avventura e libertà. Perciò non potrebbe essere più adatto a lui il romanzo manifesto della Beat Generation: “On the road”.
Sal Paradise, un giovane newyorkese con ambizioni letterarie, incontra Dean Moriarty, un ragazzo dell’Ovest. Uscito dal riformatorio, Dean comincia a girovagare sfidando le regole della vita borghese, sempre alla ricerca di esperienze intense.
Dean decide di ripartire per l’Ovest e Sal lo raggiunge; è il primo di una serie di viaggi che imprimono una dimensione nuova alla vita di Sal. La fuga continua di Dean ha in sé una caratteristica eroica, Sal non può fare a meno di ammirarlo, anche quando febbricitante, a Città del Messico, viene abbandonato dall’amico, che torna negli Stati Uniti.
Capricorno: “Il potere del cane” di Don Wislow
Per il Capricorno, ambizioso e determinato, consigliamo “Il potere del cane” di Don Wislow, un thriller forte e avvolgente dai tratti oscuri, ambientato nel mondo del narcotraffico.
Art Keller è un poliziotto ambizioso, con una mentalità da crociato, deciso a combattere in prima fila la guerra che gli Stati Uniti hanno lanciato contro il traffico internazionale di droga.
Miguel Angel Barrera è il boss della Federación, il cartello che riunisce tutti i narcos messicani, e i suoi nipoti, Adàn e Raùl, smaniano all’idea di ereditarne l’impero. Nora Hayden, dopo un’adolescenza complicata, è diventata una prostituta d’alto bordo, sempre in bilico tra il cinismo più spinto e un insolito senso morale.
Padre Parada è un sacerdote nato e cresciuto in mezzo al popolo, potente quanto incorruttibile. Sean Callan è un ragazzo irlandese di Hell’s Kitchen che si è trasformato quasi per caso in un killer spietato, al soldo della mafia.
Sono tutti, in modo diverso, coinvolti nel mondo feroce del narcotraffico messicano: una guerra senza esclusione di colpi, che coinvolge sicari senza scrupoli e politicanti corrotti, i servizi segreti americani e la mafia, tra inganni, tradimenti, vendette spietate.
Acquario: “Lo Hobbit. Un viaggio inaspettato” di J.R.R. Tolkien
Acquario è un segno d’acqua. Spirituale, visionario e anticonformista, apprezzerà di certo un romanzo come “Lo Hobbit”, meravigliosa avventura di un’introversa creatura che riscopre se stesso e il mondo grazie a un viaggio inaspettato.
Pubblicato per la prima volta nel 1937, Lo Hobbit è per i lettori di tutto il mondo il primo capitolo del Signore degli Anelli, uno dei massimi cicli narrativi del XX secolo.
Protagonisti della vicenda sono, per l’appunto, gli hobbit, piccoli esseri “dolci come il miele e resistenti come le radici di alberi secolari”, che vivono con semplicità e saggezza in un idillico scenario di campagna: la Contea. La placida esistenza degli hobbit viene turbata quando il mago Gandalf e tredici nani si presentano alla porta dell’ignaro Bilbo Baggins e lo trascinano in una pericolosa avventura.
Lo scopo è la riconquista di un leggendario tesoro, custodito da Smaug, un grande e temibile drago. Bilbo, riluttante, si imbarca nell’impresa, inconsapevole che lungo il cammino s’imbatterà in una strana creatura di nome Gollum.
Pesci: “L’isola di Arturo” di Elsa Morante
Torniamo alla letteratura italiana per l’ultimo segno zodiacale. Quello dei Pesci è, fra tutti, il segno più legato al mondo dell’immaginazione e della spiritualità. Sognatore, emotivo e amante dell’espressione artistica, non può che intraprendere con passione la lettura de “L’isola di Arturo”, capolavoro di Elsa Morante.
Il romanzo è un’esplorazione attenta della prima realtà verso le sorgenti non inquinate della vita. L’isola nativa rappresenta una felice reclusione originaria e, insieme, la tentazione delle terre ignote.
L’isola, dunque, è il punto di una scelta e a tale scelta finale, attraverso le varie prove necessarie, si prepara qui, nella sua isola, l’eroe ragazzo-Arturo. È una scelta rischiosa perché non si dà uscita dall’isola senza la traversata del mare materno; come dire il passaggio dalla preistoria infantile verso la storia e la coscienza.