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1 maggio, i 10 libri da leggere in occasione della Festa dei Lavoratori

Thomas Carlyle diceva ''Felice colui che ha trovato il suo lavoro; non chieda altra felicità''. Una riflessione a tema con la giornata di oggi, che è in quasi tutto il mondo riconosciuta come la Festa dei Lavoratori...

Da ”Il lavoro senza virgola che sogno” di Michele Palazzetti a ”Cambiamo tutto! La rivoluzione degli innovatori”, ecco i nostri consigli di lettura in occasione di questa giornata

MILANO – Thomas Carlyle diceva ”Felice colui che ha trovato il suo lavoro; non chieda altra felicità”. Una riflessione a tema con la giornata di oggi, che è in quasi tutto il mondo riconosciuta come la Festa dei Lavoratori. Per celebrare questa giornata importante, dopo avervi proposto i più begli aforismi d’autore dedicati al lavoro, eccovi una classifica di dieci libri molto interessanti dedicati a questo tema.

1.    Il lavoro senza virgola che sogno – di Michele Palazzetti, edizione Youcanprint, 2014. Questo libro raccoglie le speranze e le paure dei ragazzi di diciotto anni ed è strutturato in venti temi e cinque disegni. L’autore sottolinea l’importanza di chiedere ai più giovani quali siano i loro sogni e quali siano i loro progetti per il futuro; così facendo e, soprattutto, ascoltando le loro risposte avremmo più chiara la visione del presente che stiamo vivendo.

2.    Come preparare il Curriculum vincente –  di Alessandro Amadori, edizione Giunti. I ragazzi devono sognare e devono cercare di realizzare i loro sogni, ma per far sì che questo accada è indispensabile presentare un biglietto da visita vincente. Il curriculum vitae è fondamentale per chi si trova alla ricerca di un’occupazione e si propone sul mercato del lavoro. Deve essere sintetico, ma è necessario che contenga le informazioni essenziali per una prima valutazione delle capacità e delle potenzialità del candidato. In questo libro l’autore fornisce una guida di consigli preziosi utili a chi non ha mai scritto un curriculum e vuole  emergere tra le centinaia di candidature che i selezionatori ricevono tutti i giorni. Passo dopo passo sarete guidati verso la stesura di un curriculum vitae che faccia centro.

3.    Job 100: Le professioni più richieste dal mercato del lavoro – di Rosamaria Sarno, edizione Aliberti Editore, 2009. Milioni sono i giovani che annualmente cercano un’ occupazione lavorativa in un’epoca in cui il tasso di disoccupazione avanza, preoccupando un’intera generazione. Subito dopo il diploma o la laurea molti si ritrovano in preda all’ansia e alla paura di non riuscire a trovare il lavoro dei propri sogni. Per evitare di perdersi durante la ricerca, Rosamaria Sarno ha stilato un vero e proprio manuale per tutti coloro che sono in cerca di una collocazione professionale. “Job 100. Le professioni più richieste dal mercato del lavoro”, infatti, è  un manuale di facile consultazione che offre un’attenta disamina delle cento professioni più richieste dal mercato nei vari settori.

4.    Mi invento un lavoro. Piccola guida per trovare nuove opportunità –  di Giulia Settimo, edito da Red Edizioni, 2013. In un momento storico in cui trovare un lavoro è diventato difficile, Giulia Settimo propone una guida che offre spunti e idee pratiche per crearsi un’occupazione su misura, inventandosi un lavoro con gli strumenti e le competenze a disposizione di ognuno. Se non c’è più spazio in lavori considerati canonici, è arrivato il momento di inventare lavori inediti. In questo libro potrete leggere svariate testimonianze di persone che sono riuscite nell’impresa di inventarsi un lavoro su misura.

5.    Lavorare in nero. Breve manuale a tutela del lavoratore irregolare – di Roberto Colantonio edito da Iemme Edizioni, 2014. Oltre due milioni e mezzo, questa la stima ufficiale (e prudente) dell’Istat sull’esercito dei lavoratori in nero in Italia. Sottopagati e spesso ridotti a lavorare oltre l’orario massimo di straordinario consentito e in luoghi di lavoro insicuri. Della pensione neanche a parlarne. Lo Stato arranca dietro a questo fenomeno, con incentivi e sanzioni, ma il lavoratore irregolare continua a convenire economicamente: costa circa la metà di un dipendente regolare in termini di imposte, di minimi retributivi e di contributi previdenziali. Questo libro vuole spiegare i diritti negati del lavoratore in nero e cosa può fare da subito per cercare di cambiare le cose.

6.    Lavoro da morire. Racconti di un’Italia sfruttata – Einaudi, collana Super ET, 2009. Si tratta di una raccolta di undici racconti che nascono dal bisogno di abbandonare questi fenomeni così frequenti al giorno d’oggi (lavoro nero, disoccupazione, precarietà, morti bianche), per avvicinare l’orecchio a storie di vita ed esperienze professionali di donne e uomini che hanno lavorato, lavorano o vorrebbero farlo, che hanno da raccontare vicende minime di ordinario sopruso o, se si preferisce, di quotidiana fatica spesa a difendere diritti che con grande facilità finiscono calpestati. Se la letteratura di oggi non tratta questo tema molto spesso, le undici penne che hanno collaborato a questa raccolta decidono di esporsi e di denunciare ciò che normalmente viene nascosto.

7.    Io non lavoro – di Serena Bortone e Mariano Cirino, edizione Neri Pozza, 2010. Sono tutti sono alla ricerca affannosa (e spesso vana) di un lavoro, ma c’è anche chi decide di andare controcorrente e di rimanere nell’ozio, completamente libero. In “Io non lavoro” si raccontano le storie di un’ereditiera, un manager, una sognatrice, uno sfaccendato che scelgono una via solo apparentemente più semplice: quella di non lavorare e godersi la vita. Anche se un’esistenza del genere presenta molte difficoltà e altrettanti ostacoli. In una serie di storie vere, appassionanti come un romanzo, scopriamo come vive, cosa pensa, cosa fa tutto il giorno chi ha deciso di rifiutare il lavoro. Sono ribelli romantici o vigliacchi da disprezzare? E tutti noi, dobbiamo sognare di diventare come loro? Il ritratto di una realtà vera e al tempo stesso inverosimile, nel bene e nel male tipicamente italiana.

8.    Malati di Lavoro – di Andrea Castiello D’Antonio, edito da Cooper Editore. Un manuale che offre un quadro completo di cosa sia, come si manifesta e come si può gestire il workaholism. Vera  e propria dipendenza dal lavoro che si sviluppa nelle persone che non sanno e non possono allontanarsi, fisicamente e mentalmente, dalle proprie occupazioni professionali. Anche se viene considerata una “dipendenza” rispettabile e socialmente tollerata, spesso è fin troppo sottovaluta dai soggetti che ne soffrono.  L’elevata ambizione professionale, la necessità di avere tutto sotto controllo, la perdita del concetto di privacy, l’incapacità di rilassarsi, i disturbi nel sonno e la rigidità comportamentale sono solo alcuni dei sintomi di questa dipendenza che, oltre ad avere effetti sulla salute psicofisica, possono presentarsi e danneggiare anche il contesto privato e la vita sociale.

9.    40-50 anni. Trovare, ritrovare e cambiare lavoro – di Luisa Adani, edizione Etas Libri. Cambiare lavoro a quarant’anni o a cinquanta non è come cambiarlo a venti. Chi perde il lavoro in questa particolare fascia d’età, spesso, si lascia scoraggiare dai luoghi comuni come “Dopo i 40 anni non si fa più carriera” o “Le aziende preferiscono i giovani”. Luisa Adani, esperta di orientamento e consulenza di carriera, fornisce indicazioni pratiche per capire le potenzialità dell’esperienza acquisita da ognuno, monitorare il mercato e valutare tutte le opportunità disponibili. “È sulla propria esperienza che bisogna puntare” afferma l’autrice “riconoscendone nel dettaglio caratterizzazioni e potenzialità anche se il vero segreto è riuscire ad  impegnarsi affinché l’età rappresenti una risorsa e non un limite”. Durante la lettura di questo manuale verrete accompagnati in un percorso utile a saper presentare ogni esperienza in modo che risulti in linea con le esigenze del mercato del lavoro.

10.    Cambiamo tutto! La rivoluzione degli innovatori – di Riccardo Luna, giornalista e fondatore di Wired, Edizione Laterza 2013. Ci sono migliaia di startupper che il lavoro non lo cercano perché provano a crearselo inseguendo un’idea innovativa, stiamo parlando degli artigiani digitali che hanno aperto una fabbrica di oggetti sul proprio computer, ad esempio, i veri e propri innovatori sociali che stanno modificando le istituzioni. Sta cambiando tutto perché abbiamo a disposizione la prima arma di costruzione di massa: Internet, e non si tratta di una rete di computer, ma di una rete di persone che provano a migliorare le cose senza aspettare niente e nessuno. Per questo ‘Cambiamo tutto!’ è un libro sull’ottimismo. Sul perché dobbiamo essere ottimisti oggi in Italia. Il mondo attorno a noi può cambiare in meglio grazie a tre parole d’ordine: trasparenza, partecipazione, collaborazione. E alla voglia di ciascuno di noi di provarci.

Martina Brunetti

1 maggio 2014

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