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Caro libri, ecco il punto di vista degli insegnanti

Manca oramai pochissimo al suono della prima campanella che riporterà milioni di ragazzi di nuovo sui banchi di scuola. Ma se per loro è un sacrificio dimenticarsi del relax estivo, per i genitori è un sacrificio comprare i libri. Pare, infatti, che la spesa media per ogni studenti...

L’estate è oramai agli sgoccioli e la scuola, tra le tante polemiche e riforme di questi giorni, è pronta a ripartire. Milioni di ragazzi hanno tolto dagli zaini costumi e infradito per fare spazio ai libri. Quei libri che stanno mettendo a dura prova molti genitori a causa dei costi sempre più alti. E gli insegnanti, che ne pensano? Ecco il punto di vista di Gianluigi Dotti, Responsabile Centro studi nazionale Gilda degli Insegnanti

MILANO – Manca oramai pochissimo al suono della prima campanella che riporterà milioni di ragazzi di nuovo sui banchi di scuola. Ma se per loro è un sacrificio dimenticarsi del relax estivo, per i genitori è un sacrificio comprare i libri. Pare, infatti, che la spesa media per ogni studenti si aggiri intorno ai 529 euro. Mamme e papà, già dalle prime settimane di agosto, si sono messi a caccia di libri usati, nel tentativo di risparmiare. Ma se per i genitori la scuola è un salasso, che ne pensano gli insegnanti? Per approfondire meglio l’argomento, ecco cosa ci ha spiegato Gianluigi Dotti, Responsabile Centro studi nazionale Gilda degli Insegnanti.

Anche quest’anno per le spese scolastiche si parla di caro libri. A cosa sono dovute queste cifre? Editori, governo, aziende: di chi sono le principali responsabilità?

In premessa faccio notare che con la perdurante crisi economica l’aumento del costo dei libri di testo e del materiale di corredo risulta incomprensibile e quindi ancora più gravoso per le famiglie.
Quali sono i motivi, e di conseguenza le responsabilità, di questi costi bisognerebbe chiederlo agli attori economici e al Governo, ma è molto probabile che tra queste ci sia la questione della tassazione.

Cosa possono fare gli insegnanti, per venire incontro alle esigenze delle famiglie?
Come Associazione professionale di docenti non possiamo non sottolineare che prima di tutto un libro di testo va scelto per la sua efficacia didattica, perchè è utile a sollecitare e realizzare il processo di apprendimento degli studenti. Il libro di testo deve essere utilizzato dagli studenti per acquisire, consolidare e perfezionare le abilità e capacità nella disciplina.
Faremmo un errore simile a quello degli ultimi Governi se guardassimo alle questioni didattiche solo con un’ottica economica, da taglio delle spese.
A questo punto, considerato che anche i docenti sono genitori e che acquistano i libri e il corredo per i figli studenti, le indicazioni, che la stragrande maggioranza degli insegnanti già segue, sono quelle di far acquistare i testi, e il materiale dic orredo, strettamente necessari (la nuova normativa in materia di adozione dei libri di testo risulta più flessibile che nel passato), di controllare il prezzo e a parità di qualità didattica scegliere il meno costoso, di utilizzare le biblioteche scolastiche e/o pubbliche, di utilizzare appunti e dispense prodotti in proprio o in classe.
Al momento, le speranze riposte nell’informatica per l’abbattimento dei costi dei libri di testo non sono state ripagate. Al di là della qualità, che non si mette in discussione, i libri in formato elettronico non hanno una significativa diffusione e non garantiscono il risparmio sperato. Forse nel futuro, chissà …

Cosa si sente di consigliare alle famiglie?
Ai genitori direi che i soldi spesi per un libro, che sia un testo scolastico o un  libro di lettura, non sono mai soldi sprecati, ma sono un investimento per il futuro e la crescita dei giovani.
Naturalmente ci sono diverse modalità di acquisto, compresi i mercati dell’usato o quello del comodato di alcune scuole, e bisogna scegliere la più conveniente affinchè l’investimento sia il più accorto possibile.
Per quanto riguarda il materiale di corredo consiglierei i genitori di non cadere nell’errore/orrore del consumismo (il marketing per bambini e adolescenti è il più aggressivo). Innanzitutto sono da acquistare gli strumenti di corredo che indicano i docenti e, in secondo luogo, per esperienza posso dire che ciò che serve per la normale attività didattica non ha bisogno di firme alla moda, risulta assolutamente efficace e viene impiegato con ottimi risultati anche un prodotto low-cost.

27 agosto 2014

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