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Ecco i 5 segreti per scrivere un racconto di successo

opo tanti consigli dati agli appassionati di lettura, in questi giorni abbiamo voluto dedicare anche un po’ di spazio a chi, oltre ad amare profondamente i libri, ama anche la scrittura: per lavoro, per passione o per aspirazione, poco importa....

Vi state avventurando nel magico mondo degli scrittori? Sentite l’impulso di scrivere qualcosa ma non sapete da dove cominciare? Niente paura, ecco i 5 segreti che vi aiuteranno a scrivere un racconto di successo

MILANO – Dopo tanti consigli dati agli appassionati di lettura, in questi giorni abbiamo voluto dedicare anche un po’ di spazio a chi, oltre ad amare profondamente i libri, ama anche la scrittura: per lavoro, per passione o per aspirazione, poco importa. Quello dello scrittore è un lavoro difficile. Questo week end vi abbiamo suggerito come superare il temutissimo blocco dello scrittore, ma se ancora non avete iniziato a scrivere nulla (ma ci state pensando) ecco qui i 7 consigli per buttare giù nero su bianco una storia avvincente. Ma i nostri consigli non finiscono qui. Se il vostro obiettivo è  quello di diventare scrittori di professione e magari partecipare a qualche concorso letterario, ecco i 5 segreti per scrivere un racconto di successo proposti dall’Huffington Post. Pronti? Prendete carta e penne e date libero sfogo ai vostri pensieri.

IL SEGRETO – Ogni storia ha un inizio, uno svolgimento, e una fine. Il segreto dei segreti quindi, per scrivere qualcosa di veramente eccezionale, è quello di aggiungere un ingrediente speciale alla ricetta di base, qualcosa che possa catturare l’attenzione del lettore (e ovviamente anche degli editori). E’ vero che nessuno può dirvi come scrivere un best seller, ma qualche piccolo suggerimento per scrivere una buona storia ve lo possiamo dare.

IDENTIFICATE IL CUORE DELLA STORIA – Ascolta i tuoi pensieri, capisci fino in fondo ciò che veramente vuoi raccontare e poi comincia a buttare giù le idee. Cerca di non perderti in troppi dettagli, flash back o robe simili. Rimani concentrato sul cuore della tua storia, come si dice il ‘troppo stroppia’ e rischi di distrarre chi legge, anziché attirare l’attenzione. Ricorda che le storie più apprezzate sono quelle più brevi

GUARDA LE COSE IN MANIERA DIVERSA – Tra gli errori comuni degli scrittori emergenti, c’è quello di far raccontare la storia ad un personaggio che alla fine risulta non essere centrale nella storia. Quindi: sii obiettivo. Cerca di uscire per una po’ dal tuo racconto e guardalo con occhi diversi, più critici, facendoti aiutare da qualcuno oppure da un registratore per riascoltare la tua storia. Non stancarti mai di rileggere.

GLI OPPOSTI SI ATTRAGGONO – Ricordatevi che la regola elementare, quella che da piccoli trovavate nelle favole, è anche quella che funziona meglio. Per tenere il lettore incollato alla vostra storia, ci deve essere sempre un elemento di disturbo, qualcosa che renda complicato il raggiungimento dell’obiettivo al vostro personaggio principale. I dialoghi, lo svolgimento e la trama ne guadagneranno sicuramente.

TITOLO AD EFFETTO – Sembra la cosa più banale e in realtà e la parte più difficile. Il titolo è la prima cosa che il lettore (e l’editore) legge e se non funziona quello, probabilmente la vostra storia non avrà molte chance. Ma come si fa a scegliere un titolo ad effetto? Anche in questo caso cercate di allontanarvi il più possibile dalla vostra storia, magari fatela leggere ad amici e parenti e chiedete loro quali sono le parti o le parole che li hanno colpiti di più. Fatevi suggerire un possibile titolo e poi decidete!

PIU’ CORTO E’ MEGLIO – Avete fatto fatica ad iniziare, ma una volta superato l’ostacolo siete un fiume in piena e vorreste scrivere un capitolo dietro l’altro? Alt! Questo è un gravissimo errore…cercate di controllarvi. Alcuni esperti del settore, sottolineano che gli editori non amano ricevere storie troppo lunghe. Che sia vero oppure no, noi non ve lo possiamo assicurare ma sicuramente quando una storia di dilunga troppo si rischia di far perdere il filo a chi vi legge e soprattutto annoiarlo! Quindi, mettetevi l’anima in pace…scrivere è un grande sacrificio e probabilmente sarete costretti a sacrificare qualche capitolo!

25 agosto 2014

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