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illibraio.it, il nuovo punto di incontro per lettori, autori, librai, media e professionisti dell’editoria

L’industria libraria vive una fase complessa, di grandi trasformazioni e, allo stesso tempo, di grandi opportunità. L’impatto della rete e della rivoluzione digitale coinvolge i lettori come l’intera filiera del libro...

MILANO – L’industria libraria vive una fase complessa, di grandi trasformazioni e, allo stesso tempo, di grandi opportunità. L’impatto della rete e della rivoluzione digitale coinvolge i lettori come l’intera filiera del libro. In questo contesto in rapida evoluzione, il Gruppo Editoriale Mauri Spagnol non considera il digitale come una minaccia, anzi prosegue i suoi investimenti in quest’area con un nuovo progetto digitale, e rilancia lo storico marchio Il Libraio che ambisce ad essere il punto di incontro per i lettori (“forti” e non), gli autori, i librai, i media e gli addetti ai lavori dell’editoria.

 

I CONTENUTI – I contenuti di illibraio.it sono curati dal giornalista Antonio Prudenzano, dallo scorso luglio Web Content Manager di GeMS. Il progetto vede protagonista l’Area Digital diretta da Alessandro Magno, con Mauro Tosca Responsabile della Produzione Digitale, e l’Area Marketing guidata da Elena Pavanetto, con Caterina Sonato, Digital Marketing Manager. Il progetto è sviluppato con l’agenzia IAKI, guidata da Sandro Marchetti.

 

LE LIBRERIE E NON SOLO – Grande attenzione è rivolta alle librerie – e ai librai indipendenti in particolare – a cui è dedicata un’apposita sezione, che dà spazio a notizie, interviste, curiosità, storie e, naturalmente, ai problemi del settore e ai modi per superarli. Non solo: nelle sezioni “d’autore” ed “editoriali” si possono leggere contenuti esclusivi di scrittori, editor e professionisti del settore. Il sito si possono scoprire romanzi e saggi in arrivo nelle librerie nella sezione “novità”, in cui vengono valorizzati format multimediali pensati per i lettori abituati a frequentare la rete e i social network.

 

FOCUS E INCHIESTE – Tra i “focus” proposti, quello sullo scontro tra Amazon e gli editori tradizionali (inchiesta a puntate cominciata la scorsa estate su Cado in piedi), che ospita le interviste, tra gli altri, al ministro dei Beni e le Attività Culturali Dario Franceschini, a Elisabetta Sgarbi (Bompiani) a Massimo Turchetta (Rcs Libri) e a Gianluca Foglia (Feltrinelli). In attesa dei tanti nuovi contenuti che saranno pubblicati a novembre, sono già online, tra le altre, l’inchiesta sulle “strategie di resistenza in libreria”, un approfondimento sulla tendenza che vede sempre romanzi e saggi parlare delle librerie e sull’aumento dei libri scritti dai librai, un viaggio virtuale tra i blog curati dai librai e, ancora, notizie su nuove collane e nuovi marchi editoriali (anche internazionali), anticipazioni legate a tendenze in arrivo dall’estero, cambi di poltrona nell’ambiente editoriale e molto altro ancora.

 

EDITORI E DIGITAL – Per Stefano Mauri, Presidente e Amministratore Delegato di GeMS, “la verità è che gli editori avrebbero sempre voluto avere internet. Dopo aver scelto un libro, aver investito risorse, lavoro e passione, gli editori con i costosi mezzi tradizionali hanno, infatti, sempre avuto difficoltà a informare il pubblico adeguatamente del perché ogni libro, a suo modo, era necessario, e delle caratteristiche che ne consigliavano la lettura. Oggi, perlomeno, esiste una bottiglia in cui infilare il proprio messaggio sperando che i lettori lo raccolgano”. Aggiunge l’editore: “Non tutti i libri hanno la fortuna di diventare dei bestseller, ma attraverso il web, le notizie che noi diamo, i motori di ricerca e i negozi online i lettori possono imbattersi nelle informazioni necessarie a far scoprire loro i libri che cercavano. È naturale, dunque, investire perché queste bottiglie viaggino il più possibile e incontrino coloro che le desiderano, magari a loro insaputa”. Quanto alla scelta di aprire anche ad autori ed editori esterni a GeMS, per Mauri “nessun editore è mai stato così pazzo da dire: solo i miei libri sono belli. Noi editori ci appassioniamo anche dei libri altrui. E i libri parlano di libri. Sono fatti di altri libri, letti da chi li ha scritti. In qualche modo è indispensabile parlare dei libri degli altri, anche solo nell’esprimere le proprie linee. E nessun lettore legge i libri di una sola casa editrice”.

10 novembre 2014

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