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“The Whale”, il film capolavoro candidato agli Oscar

"The Whale" è uno dei film candidati agli Oscar 2023 e, in questi giorni, nelle nostre sale cinematografiche. Scopriamo la trama del film e perché vale la pena vederlo

“The Whale” è uno dei film candidati agli Oscar 2023 e, in questi giorni, nelle nostre sale cinematografiche. Scopriamo insieme la trama e gli aspetti di questa pellicola che la rendono, ad oggi, una delle favorite e più amate degli ultimi anni.

 

La trama e la storia di “The Whale”

Basato su un’opera teatrale del 2012 di Samuel D. Hunter, “The Whale” segue una settimana nella vita del solitario insegnante di inglese Charlie (Brendan Fraser), la cui sofferenza non si limita a quella causata dalla sua morbosa obesità.

Nel suo grande ritorno al cinema, il rubacuori degli anni ’90 Brendan Fraser offre la migliore interpretazione della sua carriera. Ti strappa il cuore con la sua devastante interpretazione di un uomo consumato dal senso di colpa, dalla depressione e dal disgusto per se stesso. Si maledice per aver lasciato che il suo peso e il suo dolore sfuggissero al controllo e disprezza la sua stessa ombra. In un momento di estrema vulnerabilità, chiede alla figlia allontanata: “Chi avrebbe potuto volere che io facessi parte della loro vita?”. Incapace di accettare la perdita del suo ragazzo, l’unica persona che lo considerava bello, Charlie fa di tutto per accelerare la sua strada verso la morte. Dato il deterioramento della sua salute e l’ira della figlia adolescente per averla allontanata a 8 anni, il dolore di Charlie è più profondo di quello visibile in superficie. Con una visione cinica del mondo, dice a se stesso e alla sua unica amica e infermiera Liz (Hong Chau) che non ha bisogno di essere salvato, né qualcuno può salvarlo.

Tuttavia, nonostante le circostanze, nel profondo spera che le persone siano incapaci di non preoccuparsi. Si nasconde dagli occhi indiscreti del mondo giudicante, temendo che il suo aspetto fisico sia “disgustoso”. Si scusa continuamente con tutti, senza motivo o ragione, perché crede davvero di non meritare di essere felice. Fraser interiorizza l’ansia e il turbamento interiore del suo personaggio. Il fatto che lui stesso sia stato ostracizzato e isolato da Hollywood per la sua onestà, rende la sua interpretazione di Charlie più rilevante. Charlie tiene lezioni online spegnendo il video della chat, finché non si rende conto che deve essere onesto con se stesso e con gli altri, così come si aspetta che loro lo siano con lui.

Fedele all’opera originale, il film di Darren Aronofsky si svolge come un’opera teatrale nello spazio ristretto dell’appartamento di Charlie nell’Idaho, scarsamente illuminato e che raramente vede la luce del sole o la pioggia. Funziona come metafora della mancanza di speranza.

 

The Whale: Claustrofobico e necessario

Sebbene il film sia in gran parte un one-man show e orientato alla performance, la direzione artistica e il design della produzione giocano un ruolo fondamentale nel plasmare questa storia in un’esperienza intima, emotivamente annegante e affondante. Aronofsky intreccia abilmente nella sua narrazione la religione, l’isolamento e persino le relazioni transazionali tra genitori e figli.

Il film mette magistralmente in luce il lavoro ingrato di chi si prende cura dei figli e l’abbandono che devono affrontare. Hong Chau è eccezionale nel ruolo di Liz. Sadie Sink interpreta con sicurezza l’adolescente angosciata, forse un’estensione del suo personaggio di Stranger Things. Le musiche malinconiche di Rob Simonsen e la fotografia di Matthew Libatique contribuiscono all’atmosfera. The Whale non si esime dal mettere in discussione la propria esistenza e lo scopo della vita. Non è un film facile da guardare e risulta profondamente personale e traumatico.

 

Brendan Fraser vincerà l’Oscar per “The Whale”?

Brendan Fraser è sicuramente il favorito per la vittoria dell’Oscar come miglior attore quest’anno per la sua acclamata interpretazione di Charlie in “The Whale”, diretto da Darren Aronofsky. Il pluripremiato dramma, che racconta di un insegnante di inglese solitario e obeso che cerca di riallacciare i rapporti con la figlia adolescente (Sadie Sink), permette a Fraser di brillare in un ruolo complesso ed emotivamente impegnativo. Il film è stato nominato ai Golden Globes, ai SAG Awards, ai BAFTA e agli Oscar e il mese scorso ha vinto il Critics Choice Award come miglior attore.

Fraser è stato un attore di primo piano negli anni ’90 e 2000, ma il suo status di star si è ingiustamente affievolito negli ultimi anni dopo aver accusato l’allora presidente della Hollywood Foreign Press Association di averlo aggredito sessualmente. Ma il suo ritorno in forma in “The Whale” dimostra quanto possa essere grande l’attore e finalmente, giustamente, è stato riaccolto. Uno dei motivi per cui sta ottenendo così tanto successo alle premiazioni ed è il più probabile candidato alla vittoria dell’Oscar come miglior attore è l’intensa trasformazione fisica a cui si sottopone per diventare un uomo che pesa 600 chili, e il modo in cui la sua performance risuona costantemente sotto le protesi. L’Academy adora le trasformazioni fisiche – si pensi a Gary Oldman ne “L’ora più buia” e a Matthew McConaughey in “Dallas Buyers Club” – e molti considereranno l’interpretazione di Fraser come una sfida importante che alla fine è riuscita.

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