MILANO – Elvira al Piccolo di Milano mette in scena l’arte recitativa. In un teatro chiuso l’opera porta il pubblico all’interno di un teatro chiuso, quasi a spiare tra platea e proscenio, con un maestro e un’allieva impegnati in un particolare momento di una vera e propria fenomenologia della creazione del personaggio.
ELVIRA – Fino al 18 dicembre 2016, in prima assoluta, Toni Servillo dirige e interpreta il protagonista dell’opera: “Dopo anni in cui le sue riflessioni sul teatro e sul lavoro di attore mi hanno fatto compagnia nell’affrontare repertori diversi, da Molière a Marivaux, da Eduardo a Goldoni – confessa Servillo – mi è parso necessario che arrivasse il momento di un incontro diretto”. Le prove quotidiane del monologo di Donna Elvira – alla ricerca della performance perfetta – nel quarto atto del Don Giovanni di Molière, mostrano lo scambio che c’è maestro e allieva, tra regista e attrice, e fra un un uomo e una donna.
SERVILLO – Servillo si accosta a Elvire Jouvet 40 – testo caro alla storia del Piccolo, in cui Brigitte Jaques trascrisse le Sette lezioni di Louis Jouvet a Claudia sulla seconda scena di Elvira nell’atto IV del “Don Giovanni” di Molière – affrontandolo nella nuova traduzione commissionata a Giuseppe Montesano e avendo accanto tre giovani interpreti: Petra Valentini, nel ruolo del titolo, Davide Cirri e Francesco Marino, che incarnano il futuro nella vitale trasmissione di sapere fra le generazioni. Trent’anni dopo Strehler, con Toni Servillo le riflessioni di Jouvet sul teatro e sul personaggio ritrovano nuovamente la stessa stringente attualità.
Credit foto: Fabio Esposito