Qual è la serie tv del momento e perché sta facendo discutere tutti?

21 Luglio 2025

Scopri qual è la serie tv del momento e perché sta facendo discutere tutti. Approfondisci i motivi del suo successo e della sua popolarità.

Qual è la serie tv del momento e perché sta facendo discutere tutti?

La serie tv di cui tutti stanno discutendo al momento ha una protagonista imperfetta, vive in una Londra dolceamara e ha una voce caustica che divide (ancora una volta) il pubblico: “Too Much”, la nuova serie firmata da Lena Dunham, è il caos delle emozioni moderne con tutte le sue contraddizioni.

Cosa significa oggi raccontare una storia d’amore, quando la realtà supera la fiction, le relazioni si fanno liquide e le emozioni non seguono più uno schema lineare? “Too Much”, la nuova serie Netflix firmata da Lena Dunham, prova a dare una risposta scomoda, ironica, a volte sgraziata. Ed è proprio per questo che sta facendo discutere. Dopo il successo (e le polemiche) di Girls , la regista e sceneggiatrice torna con una serie scritta insieme al marito Luis Felber, costruita attorno a una protagonista esagerata, fragile, tenera e irritante. Una commedia romantica sui generis che ha il coraggio di farsi disordinata , di non piacere a tutti, e di non volersi giustificare.

Serie tv: Too much la serie che sta facendo discutere tutti

“Too Much” è, come dice il titolo, esagerata. Ma è anche necessaria. In un panorama di storie tutte uguali, tutte levigate, tutte corrette, ci vuole coraggio per raccontare una protagonista sbagliata e tenera. Per mostrare una relazione che non funziona perfettamente. Per dare spazio al disordine emotivo senza paura del giudizio.

Che piaccia o meno, la nuova serie Netflix porta a galla qualcosa di vero.

La trama: una nuova vita in una nuova città

Jessica è americana, ha trent’anni passati, una carriera in crisi e un cuore a pezzi. Decide di trasferirsi a Londra per lasciarsi tutto alle spalle: un ex troppo ingombrante, un passato che pesa, e un’identità da ridefinire.

Nella capitale britannica incontra Felix, musicista e spirito inquieto. Tra loro scatta qualcosa, ma non è il classico colpo di fulmine da manuale. È più simile a un malinteso, un cortocircuito emotivo.

E proprio da lì parte “Too Much”: da una relazione che non ha niente di perfetto ma tutto di reale.

 

Perché questa serie fa parlare tutti?

Questa serie è firmata da Lena Dunham. Chi conosce il suo stile sa che nulla in Dunham è mai neutro. I suoi personaggi non sono mai eroine da copertina, anzi: sono vulnerabili, spesso disfunzionali. “Too Much” mantiene questa cifra stilistica, e anzi la amplifica, provocando una spaccatura netta tra chi la ama e chi la detesta.

Ci costringe a guardare in faccia il disordine emotivo di Jessica che risulta essere  “troppo”. Troppo rumorosa, troppo emotiva, troppo fuori luogo.

Ma è proprio questo “troppo” a renderla vera. È una protagonista plus-size che non chiede scusa per il proprio corpo, e che non fa del suo aspetto fisico un tema narrativo centrale.

La sua storia è fatta di cadute, figuracce, piccoli gesti di coraggio e tanta solitudine, ed è in questa onestà che il pubblico si divide.

La Londra di “Too Much” è iperconnessa, caotica, ironica. Gli influencer sono ridicoli, i rapporti sono complessi, i genitori disfunzionali, le sorelle assenti o troppo presenti.

C’è tutto un microcosmo che parla direttamente alla generazione dei trentenni e quarantenni post-pandemia, quella che vive a cavallo tra Instagram e terapie settimanali.

Se ci si aspetta una storia d’amore lineare, si resta spiazzati. “Too Much” si muove per inciampi, silenzi, battute sbagliate, cene imbarazzanti. Ma in questo caos si annida una verità più grande: amare, oggi, è anche sopportare il disordine emotivo dell’altro. E accettare il proprio.

Una serie che pone diverse domande esistenziali 

Che cos’è il successo? Chi siamo quando non vogliamo più essere quello che eravamo? Possiamo cambiare vita davvero o ci portiamo tutto dietro? “Too Much” non offre risposte facili. Ma solleva tutte queste domande e le lascia in sospeso, come fa la vita.

C’è un episodio, a metà serie, che ha conquistato molti spettatori. Jessica e Felix passano un’intera notte insieme, vagando per Londra, raccontandosi a pezzi.

È una scena sospesa, piena di non detti, di imbarazzi e momenti di dolcezza. Una notte “magica” in senso umano, non romantico. Dove non succede niente di clamoroso, ma succede tutto.

È lì che la serie trova il suo cuore pulsante. Non nei colpi di scena, ma nelle crepe. Nei dettagli.

 

Il cast 

Un cast che funziona per alchimia, non per glamour Megan Stalter, nei panni di Jessica, regge da sola la narrazione con una vulnerabilità che spiazza.

Will Sharpe, nel ruolo di Felix, è affascinante nella sua ambiguità emotiva. E attorno a loro ruota un cast di comprimari che sembrano presi da un collage disfunzionale: la madre interpretata da Rita Wilson, la nonna (splendida Rhea Perlman), Lena Dunham stessa che compare come sorella cinica e scomoda.

Cosa ci dice, davvero, “Too Much” ?

Che forse abbiamo bisogno di più storie imperfette. Di protagonisti goffi. Di dialoghi non sempre brillanti ma veri. Di racconti in cui la “com” delle commedie romantiche non annulli la “rom”, e dove i finali non siano lieti, ma onesti. Too Much ci ricorda che non è necessario piacere a tutti per avere qualcosa da dire. E che non sempre serve essere ordinati per essere profondi.

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