“Senza sangue”: Angelina Jolie dirige Salma Hayek nel film tratto dal romanzo di Alessandro Baricco

14 Settembre 2025

Arriva su Sky Senza sangue, il film diretto da Angelina Jolie tratto dal romanzo di Alessandro Baricco. Con Salma Hayek e Demián Bichir, un intenso duetto sul perdono, la memoria e la guerra.

“Senza sangue”: Angelina Jolie dirige Salma Hayek nel film tratto dal romanzo di Alessandro Baricco

Domenica 14 settembre, in prima TV su Sky Cinema Uno e in streaming su NOW, arriva “Senza sangue”, il nuovo, attesissimo film scritto e diretto da Angelina Jolie. Ispirato all’omonimo romanzo di Alessandro Baricco, pubblicato in Italia da Feltrinelli, il film è un’opera intensa e minimalista, che scava nel dolore della memoria e nell’ambiguo terreno della vendetta e del perdono. Con protagonisti Salma Hayek Pinault e Demián Bichir, Senza sangue è destinato a far parlare di sé per il suo stile sobrio, emotivamente profondo e lontano dai canoni narrativi convenzionali.

Curiosità: lo sapevi che…?

Angelina Jolie ha voluto fortemente adattare “Senza sangue”, che aveva letto subito dopo l’uscita nel 2002. La lavorazione del film è stata posticipata più volte per ragioni personali, ed è ripresa solo nel 2023.

Salma Hayek, da tempo amica della regista, ha accettato il ruolo di Nina senza nemmeno leggere il copione, dichiarando: “Conoscevo il libro, e conoscevo la profondità di Angelina. Sapevo che sarebbe stato un progetto unico”.

Le riprese si sono svolte tra l’Italia e la Spagna, in location volutamente spoglie, per lasciare spazio alle emozioni e ai paesaggi interiori dei protagonisti.

Il romanzo “Senza sangue” è stato tradotto in oltre 20 lingue e ha venduto centinaia di migliaia di copie in tutto il mondo.

“Senza Sangue” dalla carta alla pellicola, Angelina Jolie scrive e dirige il film tratto dal romanzo di Baricco

“Senza sangue” è un film per spettatori attenti, che non cercano l’azione, ma la riflessione. È un’opera sul dolore che non grida, sull’amore che non guarisce tutto, ma aiuta a guardare in faccia il passato.

Jolie firma uno dei suoi lavori più maturi e intensi, e porta alla ribalta un classico italiano spesso dimenticato. Per chi ha amato “The Reader, Le vite degli altri” o “La scelta di Sophie”, questo film è una tappa obbligata.

Una regista che guarda nel cuore del trauma

Con “Senza sangue”, Angelina Jolie torna dietro la macchina da presa con una nuova maturità espressiva. Dopo opere come “In the Land of Blood and Honey” e “Unbroken”, la regista sceglie una narrazione raccolta, costruita quasi interamente su un dialogo a due, dove la tensione non esplode ma brucia lentamente sotto la superficie.

La guerra, stavolta, non è mostrata: è l’eco del trauma, il sussurro delle sue conseguenze, che si insinua nel presente. La Jolie sceglie di adattare uno dei testi più enigmatici e simbolici di Baricco, e lo fa con rispetto e misura, affidandosi a una fotografia calda e austera, e a due attori di raro magnetismo.

Dal romanzo alla sceneggiatura: Baricco tradotto in immagini

Pubblicato nel 2002, “Senza sangue” è un romanzo breve, quasi una parabola sul male e la redenzione. Ambientato in una terra di frontiera non meglio specificata, ma che richiama i conflitti del Novecento europeo, racconta la storia di una bambina sopravvissuta a un massacro, e del suo incontro, anni dopo, con uno degli uomini coinvolti nella strage.

Baricco, con il suo stile rarefatto, costruisce un confronto silenzioso, carico di tensione emotiva, che Jolie decide di trasporre con fedeltà e pudore.

Il testo, apparentemente semplice, è in realtà un’opera densissima, in cui ogni parola pesa come una pietra, e ogni gesto può essere interpretato in mille modi.

La regia di Jolie non aggiunge orpelli, ma amplifica il non detto, lasciando che siano i corpi e gli sguardi a raccontare ciò che le parole non osano dire.

Salma Hayek e Demián Bichir: un duetto di sguardi e silenzi

Salma Hayek Pinault è Nina, la bambina sopravvissuta a un eccidio, diventata una donna silenziosa e in cerca di qualcosa che somiglia a giustizia, o forse a pace.

La sua interpretazione è intensa, controllata, mai sopra le righe: incarna perfettamente una figura spezzata ma non distrutta. Demián Bichir, nei panni di Tito, è il venditore ambulante che Nina rintraccia dopo anni.

L’uomo è consapevole della colpa, ma non cerca né redenzione né assoluzione. Tra i due si consuma un duello sottile, in una stanza che diventa teatro di tutto: del passato e del presente, del dolore e del perdono.

Jolie costruisce una sceneggiatura che lascia ampio spazio agli attori, e la chimica tra Hayek e Bichir è palpabile. È un film di attese e di resistenze, che sfugge alla facile categorizzazione: né thriller, né dramma psicologico, Senza sangue è una riflessione filosofica sul male, sull’umanità e sull’ambiguità del perdono.

 Una coproduzione internazionale per una storia universale

Il film è una coproduzione tra FremantleMedia North America, The Apartment (gruppo Fremantle), Jolie Productions e De Maio Entertainment, con Vision Distribution e Sky.

L’impostazione è internazionale, ma il cuore resta italiano. Baricco è tra gli scrittori italiani più tradotti nel mondo, e Senza sangue è forse il suo testo più “filmico”, con una costruzione che richiama le tragedie classiche ma anche il western crepuscolare.

La regia di Jolie, pur essendo firmata da una star hollywoodiana, non invade mai il testo: c’è rispetto, equilibrio, ma anche una chiara visione autoriale, che si traduce in una direzione degli attori asciutta e rigorosa.

La guerra, il perdono, la memoria

In Senza sangue il conflitto armato resta sullo sfondo, ma è ovunque. È nei gesti spezzati di Nina, nelle esitazioni di Tito, nella fatica del silenzio che avvolge la stanza in cui i due si ritrovano dopo anni.

L’incontro tra carnefice e vittima è raccontato senza moralismi, senza finali consolatori, ma anche senza cinismo. È un film che pone domande: è possibile perdonare? È giusto vendicarsi? Si può dimenticare? E soprattutto: cosa resta di noi, dopo che la guerra ha smesso di fare rumore?

© Riproduzione Riservata