“Pluribus”: la nuova serie tv di Vince Gilligan che ci spiega cos’è la felicità

13 Ottobre 2025

Dal creatore di Breaking Bad, Vince Gilligan, arriva Pluribus, dramedy sci-fi con Rhea Seehorn in arrivo su Apple TV+. Una serie ambiziosa, ironica e visionaria che ribalta l’idea stessa di salvezza e felicità.

“Pluribus”: la nuova serie tv di Vince Gilligan che ci spiega cos'è la felicità

Che cos’è davvero la felicità? Una meta da raggiungere, uno stato da difendere… o una minaccia da cui proteggersi? A scombinare le carte, ancora una volta, è Vince Gilligan, genio indiscusso della serialità americana, che dopo aver ridefinito i confini del crime con Breaking Bad e Better Call Saul, torna in scena con una nuova, ambiziosa creatura: “Pluribus”, disponibile dal 7 novembre su Apple TV+.

Il teaser diffuso in questi giorni promette una storia imprevedibile, densa di humour nero, colpi di scena e una buona dose di riflessione esistenziale. Perché “Pluribus” non è solo fantascienza: è anche una satira sociale, un thriller psicologico e una critica spietata all’ossessione collettiva per la perfezione.

“Pluribus” arriva su Apple+ la nuova serie tv del geniale Vince Gilligan

“Pluribus” si preannuncia come uno degli eventi seriali più attesi del 2025-2026. Non solo perché torna Vince Gilligan, ma perché mette al centro un tema tanto universale quanto perturbante: la tirannia della felicità. In un’epoca in cui ci sentiamo costantemente inadeguati se non siamo felici, “Pluribus” sembra volerci ricordare che anche la tristezza va bene ed è degna di essere vissuta , e che forse, per salvare il mondo, non serve un supereroe. Basta una donna disillusa, e molto, molto lucida.

Il paradosso: salvare il mondo dalla felicità

Al centro della storia troviamo Rhea Seehorn, l’amatissima Kim Wexler di Better Call Saul, che qui interpreta “la persona più infelice della Terra”. Una definizione estrema, certo, ma che nasconde un’intuizione geniale: e se proprio chi ha toccato il fondo fosse l’unica in grado di vedere oltre l’illusione? In un futuro dove la felicità sembra imposta, a suon di tecnologie, manipolazioni e consenso forzato, la protagonista si troverà a dover compiere l’impensabile: salvare il mondo dalla felicità stessa.

Il plot è volutamente criptico, ma quello che già emerge è il tono grottesco e intelligente che Gilligan sa gestire alla perfezione: un mondo dove il benessere è diventato dogma, la felicità un prodotto, e chi non si adegua è visto come un’anomalia da eliminare. Un tema che dialoga con le più attuali inquietudini: dalla salute mentale alla disinformazione, dalla tossicità delle performance fino al capitalismo dell’ottimismo.

Un cast affilatissimo per una serie di culto annunciata

Accanto a Rhea Seehorn, nel cast figurano volti noti e talenti affermati: Karolina Wydra (Sneaky Pete), Carlos-Manuel Vesga (Il sequestro del volo 601), con la partecipazione di Miriam Shor (American Fiction) e Samba Schutte (Our Flag Means Death). La regia, la scrittura e la produzione portano la firma di Vince Gilligan, affiancato da Gordon Smith (vincitore del WGA Award), Alison Tatlock, Diane Mercer, Allyce Ozarski e Jeff Frost.

Tra i co-produttori esecutivi spiccano Jenn Carroll e Trina Siopy. Apple TV+ ha già rinnovato la serie per una seconda stagione, a conferma della fiducia nel progetto e dell’interesse generato ancora prima della messa in onda. La prima stagione sarà composta da 10 episodi, con i primi due disponibili dal 7 novembre, seguiti da un episodio a settimana fino al 26 dicembre.

Gilligan oltre Breaking Bad: la dramedy come nuovo territorio

Con “Pluribus”, Vince Gilligan sperimenta un nuovo registro. Dopo l’epopea tragica e brutale di Walter White e la complessità morale di Saul Goodman, il creatore texano esplora un territorio narrativo inedito: la dramedy fantascientifica. Non un semplice sci-fi distopico alla Black Mirror, ma qualcosa di più vicino a Severance, The Good Place o persino Don’t Look Up: uno sguardo surreale e affilato sul nostro presente, mascherato da futuro.

In fondo, la felicità è già oggi un’ossessione misurabile: tra app per il benessere mentale, algoritmi per le emozioni, terapie lampo e positività tossica. Gilligan si inserisce in questo scenario con il suo stile tagliente, raccontando una distopia sorridente, dove la vera ribellione è sentirsi tristi, arrabbiati, umani.

Una nuova frontiera per Apple TV+

“Pluribus” conferma il posizionamento sempre più audace di Apple TV+, che dopo successi come Severance, Silo, Pachinko e Ted Lasso, si impone come una delle piattaforme più interessanti per le serie originali d’autore. Con 629 premi vinti e oltre 2800 nomination in pochi anni, Apple TV+ scommette ancora su qualità, visione e libertà creativa. E l’arrivo di Vince Gilligan nel suo roster di autori è un segnale forte.

Gilligan, Seehorn e la felicità come nemico

Vince Gilligan ha dichiarato che “Pluribus” sarà “un mix tra Ai confini della realtà, Brazil e The Truman Show”, ma con una protagonista femminile alla deriva.

Il titolo “Pluribus” fa riferimento alla formula latina “E pluribus unum” (da molti, uno): un indizio? Forse un mondo in cui l’uniformità è la nuova dittatura.

Per Rhea Seehorn è il primo ruolo da protagonista assoluto dopo il successo di Better Call Saul, dove ha interpretato uno dei personaggi più amati e complessi della serialità recente.

Apple TV+ lancerà la serie in 100 paesi contemporaneamente, con traduzioni in oltre 40 lingue.

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