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Pasolini, il tributo di Franco Califano con la canzone “Pier Paolo”

Scopri "Pier Paolo" la commovente canzone dedicata da Franco Califano a Pasolini tragicamente assassinato il 2 novembre 1975

Pier Paolo Pasolini, figura centrale nella cultura italiana del Novecento, fu brutalmente assassinato il 2 novembre 1975 all’Idroscalo di Ostia. Questo evento ha lasciato un segno profondo non solo tra coloro che lo conoscevano personalmente, ma anche nell’itera comunità artistica e intellettuale italiana. Pasolini non era solo un regista di fama internazionale, ma anche un poeta, romanziere e saggista capace di toccare corde emotive e politiche con una profondità e una lucidità uniche.

Diversi artisti hanno trovato nell’arte il mezzo più adeguato per commemorare il poeta. Tra i più celebri, Elsa Morante dedicò il componimento A P.P.P. in nessun posto, mentre Fabrizio De André, uno dei cantautori più influenti del panorama italiano, espresse il suo dolore per la perdita di Pasolini in una dichiarazione toccante, affermando che la morte del poeta era stata come ammazzare una grossa fetta di cultura. De André, inoltre, scrisse il brano Una storia sbagliata insieme a Massimo Bubola, nel 1995, per ricordare la tragica fine del poeta.

Anche Dacia Maraini e Franco Califano, noti rappresentanti della scena culturale romana, hanno dedicato parole e opere alla memoria di Pasolini. In particolare, Califano ha reso omaggio al poeta con la canzone Pier Paolo, una composizione densa di poesia e malinconia.

Franco Califano in onore alla memoria dell’intellettuale romano  dirà: scriveva delle grandi poesie. Non era velenoso, non era bugiardo. E poi, era un poeta… un poeta vero. Il Califfo che ha raccontato il sottoproletariato romano dedicherà a Pasolini la canzone dal titolo Pierpaolo.

La canzone Pier Paolo di Franco Califano non è solo un tributo alla sua figura, ma è anche una riflessione sulla condizione umana e sull’importanza di lottare per la verità e la libertà. Attraverso immagini poetiche e suggestive, Califano riesce a catturare l’anima inquieta e profonda di Pasolini, celebrandone la vita e l’opera. In un contesto di violenza e disprezzo, emerge comunque la speranza: un raggio di sole, un nuovo canto che nasce tra le periferie e le borgate, dove l’intellettuale romano aveva trovato la sua verità.

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Pier Paolo: il tributo di Franco Califano

La canzone Pier Paolo, scritta e interpretata da Franco Califano, rappresenta uno dei più sentiti omaggi musicali a Pasolini. Con questa composizione, Califano non solo rende omaggio al poeta, ma riflette anche sulle tematiche profonde che caratterizzavano l’opera e la vita dell’intellettuale romano: l’alienazione, la ricerca della verità, l’umanità e la lotta contro le ingiustizie sociali.

Califano, noto per la sua capacità di raccontare il sottoproletariato romano, s’ispira a Pasolini, che aveva descritto con grande sensibilità le borgate e i margini della società. La canzone esprime la desolazione e il dolore per la perdita del poeta, ma allo stesso tempo celebra la sua eredità culturale.

Pier Paolo di Franco Califano 

E il tram ti lascia qui
all’ultima fermata
in un cappotto grande
come non è la vita
che torna vita solo
in fondo ad un quartiere
la santità dei ragazzi
il prezzo dell’amore
e mentre la sera gela le ringhiere
ti appoggi nelle tasche
arrotoli il Corriere

E questa notte Roma è tutta nera nera
tutto il disprezzo degli altri
è falsa letteratura
ma nessun parafango può schiacciare un cuore
e tra cartoni e lamiere nasce un raggio di sole

Ho sognato qua la mia libertà
era una farfalla sopra la mia bocca era l’amore
Ho sognato qua la mia umanità
erano felici anche gli infelici
che nessuno sa
che nessuno sa

E questa luna sporca con i riccioli neri
ti stringe il cuore al cappotto
tra i dialetti e gli odori
a volte una carezza può piegare i ginocchi
portare lividi nuovi
sui lividi vecchi
ma dove non arriva la parola del mondo
tra prati e borgate nasce un altro canto

Ho sognato qua la mia libertà
Era l’innocenza oltre le bandiere
Era l’amore
Ho sognato qua la mia umanità
erano felici anche gli infelici
che nessuno sa
che nessuno sa

E questa notte Roma è tutta nera nera
Tra i prati e le borgate nasce un nuovo canto.

 

Il significato di Pier Paolo 

Nel brano Pier Paolo, Califano dipinge un quadro emotivo e nostalgico di Roma, teatro delle opere e delle lotte di Pasolini.

Il tram ti lascia qui all’ultima fermata

Inizia con l’immagine del tram che lascia l’interlocutore all’ultima fermata, simboleggiando la fine di un viaggio, forse quello della vita di Pasolini. Il poeta è avvolto in un cappotto troppo grande, simbolo di una vita che sembra non trovare la sua misura, troppo complessa e dolorosa per essere vissuta con leggerezza.

E mentre la sera gela le ringhiere

L’atmosfera si fa fredda, gelida, e lo scrittore romano, solitario, si rifugia nei gesti quotidiani, come arrotolare un giornale, probabilmente il Corriere, per affrontare la notte e la vita. Ma questa notte romana non è solo buia; è tutta nera, piena di disprezzo e violenza, simbolo di una società che non comprende e disprezza il diverso, l’emarginato, come lo stesso Pasolini.

Ma nessun parafango può schiacciare un cuore

Tuttavia, nonostante la durezza della realtà, Califano ci ricorda che nulla può distruggere l’anima o il cuore di un uomo. Anche tra la miseria dei cartoni e lamiere delle borgate, nasce un raggio di sole, una speranza, un barlume di libertà.

Ho sognato qua la mia libertà

La libertà, per Pasolini e per Califano, è un sogno fragile, come una farfalla sopra la bocca, simbolo di delicatezza ma anche di silenzio, di verità non dette. In questo sogno, l’umanità è felice, anche per gli infelici, quelli che la società dimentica o disprezza, e che nessuno sa, invisibili agli occhi del mondo.

E questa luna sporca con i riccioli neri

La luna, simbolo spesso di purezza, in questa canzone è sporca, forse contaminata dalla realtà dura e ingiusta, ma stringe comunque il cuore del poeta, tra i dialetti e gli odori della città. A volte, una semplice carezza può essere devastante, può piegare i ginocchi, portando nuovi lividi su quelli già esistenti, metafora di un dolore che non smette mai di rinnovarsi.

Nasce un altro canto

Nonostante tutto, tra i prati e le borgate della periferia romana, luogo caro a Pasolini, nasce un nuovo canto, un nuovo messaggio di speranza e di resistenza. Questo canto è la voce di chi non si arrende, di chi, come l’intellettuale romano, ha vissuto cercando la verità anche nelle situazioni più disperate.

 

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