Dopo il successo delle stagioni dedicate a Jeffrey Dahmer e ai fratelli Menendez, Monster torna con una stagione che promette di scendere ancora più in profondità nell’orrore e nella psiche disturbata: Monster 3: La storia di Ed Gein.
Il nome stesso evoca baratri: Ed Gein è una figura leggendaria del crimine americano, un uomo che profanò tombe, costruì “oggetti” fatti di resti umani, uccise (almeno ufficialmente) due persone e rimase una sorta di archetipo per molti mostri della cultura horror.
Interpretato da Charlie Hunnam, questo nuovo capitolo dell’antologia Netflix si propone non solo come cronaca dei delitti, ma come sondaggio psicologico e tragico ritratto dell’uomo dietro il mito.
Monster 3: finalmente la nuova serie dal genio di Ryan Murphy
Monster: La storia di Ed Gein, si presenta come la stagione definitiva dell’antologia Monster. Un tuffo nell’abisso dell’anima umana, tra follia, ossessione e isolamento.
Ma più di tutto, una sfida narrativa: trasformare un mostro storicamente noto in un uomo vulnerabile, disturbato, spezzato. Charlie Hunnam, Laurie Metcalf e tutto il cast sono chiamati a re-umanizzare l’orrore, a mostrare che il vero mostro non è sempre ciò che immaginiamo.
Questa stagione non è per i deboli di stomaco. È per chi vuole guardare dentro il buio. E capirne le crepe.
Trama e ispirazione: chi era Ed Gein
Edward “Ed” Gein nacque nel 1906 a La Crosse, nel Wisconsin. Ufficialmente accusato di aver ucciso due donne, Mary Hogan nel 1954 e Bernice Worden nel 1957, resta tuttavia sospettato di aver preso parte in altri sette omicidi.
Ciò che lo colloca nell’immaginario horror non sono solo i delitti, ma le modalità: Gein profanava tombe, ricavava oggetti casalinghi (sedie, maschere, vestiti) fatti di pelle, parti umane, ossa. Un “laboratorio macabro” all’interno della sua fattoria rurale.
Nella narrazione di Monster , la stagione si propone di esplorare non solo i fatti, ma il contesto, il trauma, i legami familiari (in particolare quello con la madre Augusta Gein, interpretata da Laurie Metcalf) e le radici psicologiche di un uomo che divenne mito del terrore moderno.
Il creatore Ryan Murphy ha affermato che una delle domande centrali della serie è: “I mostri nascono o sono creati?” e in questo caso vuole mostrare quell’ambiguità, quell’oscillazione tra destino personale e ambienti resi ostili.
Cast e figure chiave
Charlie Hunnam interpreta Ed Gein. L’attore ha intrapreso una trasformazione fisica notevole, perdendo peso e studiando interviste e registrazioni rare per catturare la voce e la gestualità del personaggio.
Laurie Metcalf assume il ruolo della madre Augusta Gein, figura dominante e centrale nella psiche del figlio. Tom Hollander interpreta Alfred Hitchcock, una scelta intrigante che connette Gein alla cultura horror hollywoodiana.
Olivia Williams interpreta Alma Reville, moglie e collaboratrice di Hitchcock. Suzanna Son è Adeline Watkins, una donna che dichiarò una relazione con Gein, una versione controversa e forse romanzata che il racconto della serie proverà a reinterpretare.
Lesley Manville nel ruolo di Bernice Worden, vittima legata indissolubilmente al caso principale. La stagione è composta da 8 episodi che saranno distribuiti su Netflix a partire dal 3 ottobre 2025
Produzione, atmosfera e stile
La produzione è stata pensata per rendere autentica l’esperienza: ambientazioni rurali, ricostruzioni d’epoca, uso accurato di scenografie e del costume.
Il trailer lascia trapelare un’atmosfera glaciale, un senso di claustrofobia e uno sguardo diretto: verso la follia, la solitudine, la genesi del mostro.
Murphy e Ian Brennan hanno dichiarato che questa stagione è forse la più “umana” finora, perché più che mostrare il crimine, vuole scavare nella vita interiore di un uomo ai limiti del patologico.
Charlie Hunnam ha raccontato che, durante le riprese, si è imbattuto in registrazioni audio molto rare che anche i ricercatori Netflix non avevano trovato.
Temi e ambizioni narrative
Monster 3 esplora diversi piani tematici: Madre e ossessione: il rapporto disturbato con la madre Augusta è centrale. Molti degli atti di Gein sembrano motivati da un desiderio di ricrearla, mimarla, ritornare a lei nella morte.
Isolamento e follia rurale: la vita nella fattoria, lontana dalla società, alimenta l’alienazione e la rottura col reale. Il “mostro” nell’uomo: non è solo la malvagità visibile, ma l’ombra che nasce dal trauma, dalla repressione e da una mente spezzata.
Eredità nell’horror: la serie traccia il filo che lega Gein ai mostri cinematografici (Norman Bates, Leatherface, Buffalo Bill). Colpa, memoria e identità: cosa resta dell’essere umano quando ogni limite è sconfinato? Cosa aspettarsi e cosa differenzia questa stagione Rispetto alle precedenti, Monster 3 promette di essere più provocatorio, più introspectivo.
Non si limiterà ai fatti macabri, ma cercherà di fare i conti con il perché, con le pieghe invisibili della mente. Non è necessario aver visto le stagioni precedenti (Dahmer, Menendez) per comprendere questa storia: ogni capitolo è autoconclusivo.
Questa stagione è molto attesa non solo dai fan del true crime, ma dagli appassionati di horror, psicologia e letteratura del male.
Anticipazioni, trailer e curiosità
Il trailer mostra Gein che “rompe la quarta parete”: un gesto che amplifica il disagio e richiama lo spettatore a guardare oltre. La scelta di includere Hitchcock (Tom Hollander) e Alma Reville (Olivia Williams) aggiunge un meta-livello: il crimine di Gein parla anche al cinema horror.
La serie certifica una scelta: non tutti i sospetti attribuiti a Gein sono provati. Egli stesso ammise solo due omicidi, mentre gli altri restano nel territorio delle congetture.
Un caso curioso: Adeline Watkins, interpretata da Suzanna Son, dichiarò una relazione ventennale con Gein, una versione dibattuta, che fu poi ritratta.