Claudia Cardinale, 3 cose da sapere sulla scena del ballo ne “Il Gattopardo”

24 Settembre 2025

Tra le diverse, grandi, interpretazioni di Claudia Cardinale, una menzione d'onore la merita quella di Angelica Sedara ne "Il Gattopardo", il capolavoro di Luchino Visconti del 1963.

Claudia Cardinale Gattopardo

Claudia Cardinale, morta a Parigi all’età di 87 anni, è stata una delle più grandi attrici italiane di sempre; un’artista unica, dalla carriera irripetibile, capace di interpretare diversi tipi di donne, mettendo però dentro ognuna di queste qualcosa di suo, come se fossero tutte diverse ma un pochino tutte uguali.

Attrice da 150 e più film e donna altrettanto forte e determinata anche lontano dal set Claudia Cardinale è stata una di quelle persone capaci (dote rarissima) di restare se stessa indipendentemente dalle situazioni, dalle mode, dal passare del tempo.

Tra le diverse, grandi, interpretazioni una menzione d’onore la merita quella di Angelica Sedara ne “Il Gattopardo”, il capolavoro di Luchino Visconti del 1963. Claudia Cardinale (allora giovanissima ed alle prese con il primo grande successo universale della carriera) interpreta Angelica accanto a due “colossi” del cinema: Burt Lancaster (Il Principe di Salina) ed Alain Delon (nei panni del fascinoso Tancredi Falconeri). Un film immenso, un’icona per recitazione, regia, ma anche costumi e scenografia tra cui spicca la famosa scena del ballo, quel valzer che diventa perno centrale di tutto il film.

Claudia Cardinale e la scena del ballo ne “Il Gattopardo”

Una scena dove si unificano e confrontano non solo un uomo ed una giovane donna ma due generazioni, o forse sarebbe meglio dire due “mondi”. Da una parte la giovane Claudia Cardinale nell’abito bianco di Angelica, con la sua bellezza e la sua curiosità, la sua voglia di emergere e con tutta la vita davanti. Dall’altra un uomo, adulto, ormai quasi anziano, con i suoi rimpianti ed il desiderio di fermare il tempo, impossibile da realizzare.

Una scena che dura più di tre minuti in cui tutto è al massimo: il dialogo tra i due protagonisti, ma anche i silenzi che prendono forza, catturando non solo i presenti nella sala, ma anche tutti quelli che si imbattono in questa danza, in questo roteare di due persone dai tempi diversi ma per certi versi attratti l’uno dall’altro.

Ma non è solo una questione di persone. Anche il valzer, come tipo di musica, non è stata una scelta casuale. In quel continuo roteare, elegante ma continuo, come una trottola inarrestabile, c’è l’oscillare dei due mondi a confronto, alle prese con un cambiamento anche sociale. Il confronto tra vecchio e nuovo, tra la voglia di mantenere il potere dato dalla tradizione e la paura che tutto prima o poi sia destinato a finire. Per molti quindi questo ballo è come se fosse un ballo d’addio di un’epoca.

Per chi non lo sapesse va ricordato che il brano scelto fu uno dei Valzer realizzati da Giuseppe Verdi (il cosiddetto “Valzer Brillante”) rivisto ed arrangiato dal maestro Nino Rota a cui Luchino Visconti chiese aiuto per l’intera colonna sonora del film.

Il dialogo della scena del Ballo nel Gattopardo tra Claudia Cardinale e Burt Lancaster

Angelica: “Un valzer… Nemmeno mi fossi messa d’accordo con l’orchestra, Principe… Non le pare?”

Principe: “Come?”

A: “È un valzer… o forse si è già pentito?”

P: “Ah, no… certo. Ti prego, scusami…”

A: “Sono tutti felici con me ed io sono felice, tanto… Tancredi è proprio un amore, e anche lei è un amore, lo sa?”

P: “Meno male che Tancredi non sente quello che dice…”

A: “Dico davvero. So di doverle tutto, anche Tancredi lo deve, perché se lei non avesse voluto finiva che..”

P: “Finiva che Tancredi ti avrebbe sposato lo stesso. Eri tutta a te sola…”

A: “Non è vero…”

P: “Si, è vero, Angelica. Nessun Tan credi avrebbe resistito alla tua bellezza”.

A: “Avevo sentito dire che lei che era un ballerino, Principe…”

P: “Mi dispiace di averti ancora delusa…”

A: “È molto di più di un buon ballerino. Lei è un ballerino delizioso, veramente delizioso…”

P: “Ci stanno guardando tutti, Principe…”

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