L’autunno è di sicuro una delle stagioni che più ha stimolato artisti di ogni tipo. Scrittori, pittori, cantanti ed ovviamente registi e sceneggiatori del mondo del cinema hanno dedicato a questo periodo dell’anno molte delle loro opere.
Questi i 10 film scelti per voi come simbolo dell’autunno.
A piedi nudi nel parco (1967)
Una commedia romantica indimenticabile. Merito dei due protagonisti, allora giovanissimi. Lui, Paul, interpretato da Robert Redford e lei, Corie, una bellissima Jane Fonda, sono due sposini che dopo la luna di miele si trasferiscono nel loro appartamento a New York. Una casa malconcia, una taverna con uno dei vetri rotto e neve e freddo che entrano nell’appartamento ed i primi problemi di coppia. Da una parte l’energia della donna, brillante, ironica, gioiosa, dall’altra lui, posato, pacato, forse troppo serio.
La crisi arriva in autunno, in mezzo a scene indimenticabili con protagonista la mamma di lei ed uno stravagante vicino di casa. La richiesta di divorzio arriva in fretta ma alla fine, passeggiando in pieno autunno a piedi nudi in un parco della Grande Mela, i due ritrovano l’amore per il più classico dei lieto fine
Autumn in New York (2000)
Restiamo a Manhattan, dove i colori di Central Park sono il perfetto fondale per le più struggenti storie d’amore. Come quella raccontata in questo film che vede come protagonisti Richard Gere e Winona Ryder. Lui è Will Keane, ricco e facoltoso uomo d’affari con una notevole difficoltà nell’instaurare una vera e propria relazione con una donna. Questo fino all’incontro con Charlotte, bella, giovane, ironica e speciale. L’esatto contrario delle donne che avevano provato ad avvicinarlo fino a quel momento.
La scintilla tra i due è immediata ed un poco scontata nel rossore d’autunno degli alberi in Central Park. Ma questa volta, niente lieto fine.
Charlotte ha una grave malattia ed i due staranno insieme fino all’ultimo. Lacrime assicurate.
Harry ti presento Sally (1989)
Tripletta newyorkese per questa commedia di quelle che si guardano e riguardano sempre volentieri. Harry (un fantastico Billy Cristal) e Sally (bellissima e bravissima Meg Ryan che con questo film ha fatto innamorare di lei mezzo mondo…) sono compagni di università che da Chicago si trasferiscono nella Grande mela per dare il via alle proprie carriere. I due restano in contatto tra alti e bassi legati soprattutto all’idea di Harry secondo cui non può esistere amicizia tra uomo e donna, a causa del sesso, mentre lei la pensa in maniera opposta.
Inutile dire che la notte di Capodanno segnerà non solo l’inizio dell’anno solare ma la nascita dell’amore tra i due. Indimenticabile la scena dell’orgasmo simulato da lei nel ristorante, emulata e copiata da almeno mezza Hollywood.
L’attimo fuggente (1989)
“Capitano, mio capitano”. Basta questo per raccontare il film di Peter Weir che conquistò il mondo intero con la storia di un professore, John Keating, interpretato da un magistrale Robin Williams, che prova un nuovo metodo di insegnamento con i suoi studenti: niente più regole ferree del vecchio college ma una nuova visione non solo della scuola, della vita stessa tra le nebbie dell’autunno Usa.
In tutto questo le storie di questi giovani studenti tra un suicidio, un ragazzo che deve vivere di fatto senza avere genitori, un gruppo segreto e misterioso di poeti e quell’immagine finale, con gran parte della classe che saluta, mettendosi in piedi sui banchi, il professore amato ma cacciato. Da vincitore…
Mona Lisa Smile (2003)
Da un professore fuori dagli schemi ad una professoressa altrettanto innovativa. Nella parte di chi siede sulla cattedra c’è Julia Roberts al secondo grande film della carriera, dopo Mystic Pizza, che arriva nella scuola dove aveva studiato con un nuovo metodo educativo. Dall’altra parte c’è una classe di ragazze che reagiscono in modi diversi a tanta novità. C’è chi le accetta con favore e chi si ribella con forza. Il tutto tra le inquietudini giovanili ed inquadrature ampie con le foglie che arrossiscono giorno dopo giorno e poi cadono.
Degno di nota anche i look delle protagoniste, tutte gonnellini e cardigan di color pastello perfetto per l’autunno.
Casper (1995)
Dici autunno e, soprattutto in America, dici Halloween. Una festa negli Usa popolarissima e che sta spopolando anche in Italia a cui sono stati dedicate decine di pellicole (compresi alcuni film horror). Ai bambini è dedicato Casper. Un film che racconta la strana amicizia nata tra un fantasma ed una ragazza. Lui, con altri familiari, ovviamente fantasmi, vivono in un castello nel Maine. Una vita serena fino all’arrivo di un nuovo proprietario che chiede aiuto ad un medium di intervenire per ripulire la casa da questi esseri misteriosi.
Il medium nel suo lavoro porta con se la figlia Kat (la bravissima ed allora giovanissima Christina Ricci) che però ha un altra identità del rapporto con i fantasmi: non più nemici, ma addirittura quasi amici. La morale è che, alla fine, l’amore è sempre la scelta migliore.
Piccole Donne (2019)
La pellicola legata al libro di Louisa May Alcott (decisamente meglio del film) ha in una scena tipica dell’autunno il suo picco di romanticismo con uno dei grandi idoli del cinema di oggi, Timotheé Chalamet, nei panni di Laurie assieme a Jo (Saoirse Ronan) in una sorta di confessione proprio tra il più classico dei panorami rosso fuoco.
Il profumo del mosto selvatico (1995)
Se c’è un rito classico dell’autunno questo è la vendemmia. Ed è attorno ad un vigneto che ruota la storia di Paul, un soldato di ritorno dalla guerra che però nella sua vecchia casa con una moglie che in realtà scopre essere sempre più lontana. Un viaggio in treno, viaggio di lavoro, conosce Victoria, giovane, bella e figlia di uno dei principali viticoltori della Napa Valley. Lui vuole cambiare vita, a lei serve un finto marito e un finto padre del bambino che ha nel grembo.
La storia ovviamente avrà il suo lieto fine, sia per la coppia che per il vigneto…
Un’ottima annata (2006)
Analoga alla precedente è la trama di questo film che vede nei panni del maschio, insoddisfatto della sua vita da banchiere londinese, Russell Crowe. Un’eredità lo porta in Provenza nel terreno di un lontano parente con annesso vigneto. L’idea è di vendere la proprietà ma giorno dopo giorno, in quella terra dove aveva vissuto parte della sua infanzia, ritrova il piacere della vita vera, la semplicità e la gioia anche grazie a Fanny, proprietaria di uno dei pochi locali che si trovano nella zona. L’amore tra i due è immediato e scontato.
Il film perfetto per chi pensa di scappare da tutto e da tutti, non solo in autunno…
Halloween (1978)
John Carpenter regala, ambientandola in questa giornata di festa a stelle e strisce tipica dell’autunno forse uno dei primi e principali film horror della storia del cinema.
Michael Myers è uno psicopatico mascherato libero di scorrazzare tra un “dolcetto e scherzetto” in uno dei più americani possibili quartieri di periferia tra ville e giardinetti ben curati. Da sottolineare che il regista fu anche autore delle musiche, che rendono il film ancor più terrorizzante.
Il successo fu così ampio da far scattare decine e decine di imitazioni e citazioni, compresa una parodia comica…