“Chainsaw Man”: il film atteso arriva finalmente in Italia

19 Ottobre 2025

Il film “Chainsaw Man” atteso dai fan arriva finalmente in Italia, promettendo emozioni e avventure senza precedenti. Non perderlo!

“Chainsaw Man”: il film atteso arriva finalmente in Italia

La fama di Chainsaw Man non è più confinata al manga o all’anime: il fenomeno curato da Tatsuki Fujimoto compie il salto cinematografico. È stato realizzato un film evento che promette di espandere l’universo già ricco e disturbante della serie, esplorando nuove prospettive, personaggi e drammi. Tra le trame annunciate spicca la storia di Reze, un’ombra enigmatica che ha lasciato un segno indelebile nell’arco narrativo originale.

“Chainsaw Man”: il film atteso tra demoni, amore e follia

Trama

La versione cinematografica di “Chainsaw Man” adotterà un punto di vista specifico: la vicenda di Reze, figura femminile ambigua e tragica, capace di affascinare e distruggere. Nel manga e nell’anime, Reze rappresenta uno snodo narrativo potentissimo: tra amore, inganno e sacrificio, la sua presenza ha scosso profondamente il protagonista Denji.

Il film sembra concentrarsi su questo cuore emotivo, più che su una mera trasposizione action. Potremmo vedere la sua origine, i conflitti interiori, la scelta fatale che la porta in conflitto con sé stessa e con gli altri demoni. Reze diventa archetipo dell’eroina dannata: amata e temuta, potente e fragile.

Produzione e cast: attese e speculazioni

Il film “Chainsaw Man” è già oggetto di forte interesse globale. Il trailer italiano suggerisce che molta attenzione verrà data alla lingua e all’adattamento, una produzione che probabilmente sarà internazionale, con versioni localizzate. Sono confermati nomi di spicco nel cast, attori giapponesi di punta per i ruoli di Denji, Power, Makima e lo stesso Reze, con doppiaggio per l’Italia.

Sul fronte registico e produttivo, è plausibile che la produzione coinvolga studi giapponesi specializzati e partner internazionali per consentire effetti, ambientazioni e budget adeguati a una trasposizione tanto ambiziosa.

Temi e potenziale narrativo

Se già l’anime ha esplorato la fusione tra demoni e uomini, l’ossessione per il potere e il prezzo della felicità, il film può spingersi ancora più in là. Concentrandosi su Reze, l’opera potrà:approfondire il tema dell’ identità spezzata, tra umanità e demoniaco; esplorare il sacrificio come limite estremo dell’amore e della rivolta; mostrare la frattura psicologica di un personaggio che cammina sul filo del tradimento e della lealtà; immettere nuove sequenze visive ed espansioni della mitologia del manga.

Anche l’estetica diventa cruciale: “Chainsaw Man” è noto per il suo crudo dinamismo visivo, per l’ibridazione assurda di orrore e comicità, per demoni con motoseghe che spezzano corpi e linguaggi. Il film dovrà trovare l’equilibrio tra spettacolo e introspezione.

Sfide e aspettative

Adattare “Chainsaw Man” significa confrontarsi con alcune sfide radicali: Fedeltà o reinterpretazione: quanto si può cambiare senza tradire lo spirito originale?

Violenza e censura: il manga è estremamente crudo. Il film dovrà decidere il grado di esplicità per differenti pubblici. Approfondimento psicologico: Reze non è solo un personaggio esteriore, ma un prisma psicologico complesso. Il film rischia di mostrarsi superficiale se non studierà a fondo le motivazioni interiori.

Effetti visivi e budget: le sequenze demoniache, le trasformazioni, le ambientazioni esigono un alto livello di tecnica visiva. Ma le aspettative sono alte: il fandom è già in trepidazione, attendendo di vedere se il film riuscirà a trasmettere la stessa forza emotiva e visiva del materiale originale.

“Chainsaw Man”, il manga

Per comprendere fino in fondo l’impatto del film “Chainsaw Man: La storia di Reze” , è impossibile non soffermarsi sulla potenza narrativa e stilistica dell’opera da cui tutto è nato: il manga originale di Tatsuki Fujimoto, pubblicato in Italia da Planet Manga (Panini Comics).

Apparso per la prima volta nel 2018 sulle pagine di Weekly Shonen Jump, “Chainsaw Man” è diventato in pochi anni un fenomeno globale. La storia, a metà tra horror, azione splatter, e malinconico slice of life, segue le vicende di Denji, un ragazzo poverissimo che si guadagna da vivere cacciando diavoli in compagnia del suo cane-motosega, Pochita.

Dopo essere stato ucciso, Denji si fonde con Pochita, trasformandosi in un ibrido umano-diavolo armato… di motoseghe. Ma sarebbe riduttivo definirlo solo “uno shonen horror”. Il manga di Fujimoto è un racconto sulla solitudine, sul desiderio, sul bisogno disperato di essere amati.

La scrittura è frenetica, irregolare, spesso destabilizzante, capace di passare da un momento grottesco a una scena di toccante vulnerabilità nel giro di poche pagine. I personaggi secondari, come Makima, Aki, Power, e naturalmente Reze, sono costruiti con sfumature ambigue e contraddittorie: sono spettri, icone, simboli, ma anche persone profondamente umane.

Uno degli elementi più innovativi dell’opera è il ritmo cinematografico: Fujimoto è un amante del cinema, e ogni capitolo è costruito con inquadrature, tempi e tagli da storyboard. Lo si vede nei silenzi, nelle splash page, nei dialoghi laconici, nei colpi di scena improvvisi.

Anche dal punto di vista grafico, “Chainsaw Man” rompe gli schemi: i combattimenti sono caotici, sporchi, viscerali, spesso volutamente “non leggibili” nel senso tradizionale.

La tavola si apre all’effetto disturbante e al simbolico. Fujimoto non cerca la bellezza: cerca l’impatto. Non a caso, “Chainsaw Man” è stato spesso letto anche in chiave politica o psicoanalitica: una riflessione sul capitalismo (Denji è pronto a tutto pur di mangiare una fetta di pane con marmellata), sulla manipolazione, sulla perdita dell’identità. Ma è soprattutto un coming-of-age tragico e visionario, in cui la crescita coincide con la scoperta che il mondo adulto è fatto di compromessi, di morte e di desideri mai soddisfatti.

Il manga in numeri e premi

Il manga “Chainsaw Man” ha superato 25 milioni di copie vendute nel mondo (dato aggiornato al 2024). È stato vincitore del Premio Shogakukan 2021 per la categoria shonen. L’autore Tatsuki Fujimoto è noto anche per altre opere di culto come “Fire Punch”, “Goodbye, Eri” e “Look Back” . In Italia, il primo volume è stato pubblicato nel 2020 da Planet Manga, con grande successo di pubblico e critica.

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