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C’era una volta ”Ecce Pinocchio”, la celebre favola reinterpretata in chiave contemporanea

''Le avventure di Pinocchio'' è la fiaba italiana per eccellenza, il libro più letto, più tradotto, più interpretato, tanto da poter essere considerato a pieno titolo un capolavoro mondiale. Illustrazione, teatro, cinema, musica...

Una delle fiabe più amate dai piccini, e anche dai grandi per ricordarsi quand’erano bambini è senza dubbio Pinocchio, scritta da Carlo Lorenzini, detto Collodi. Fino a metà ottobre, sulla splendida Isola del Garda, è possibile visitare la mostra ”Ecce Pinocchio. 12 artisti contemporanei rileggono Collodi”, re-interpretazione in chiave artistica del celebre capolavoro letterario

MILANO – ”Le avventure di Pinocchio” è la fiaba italiana per eccellenza, il libro più letto, più tradotto, più interpretato, tanto da poter essere considerato a pieno titolo un capolavoro mondiale. Illustrazione, teatro, cinema, musica…tutti prima o poi si sono cimentati con la piccola grande fiaba. E ora tocca al mondo dell’arte: fino a metà ottobre l’intera Isola del Garda ospita la collettiva d’arte contemporanea ”Ecce Pinocchio”, un viaggio attraverso scultura, fotografia, installazione, pittura, per rileggere l’opera di Collodi. Le opere sono infatti collocate nel parco, nei rustici dell’isola e nella villa.

LA MOSTRA – Il percorso espositivo vuole essere un viaggio di scoperta che, mediante le stimolazioni offerte dagli artisti, porta il visitatore tra i meandri del pensiero, inducendo alla riflessione ma anche al gioco. “Un’isola da favola” è infatti un progetto ambizioso che vuole di anno in anno creare una diversa scenografia fiabesca, attraverso il dialogo del luogo, di straordinaria bellezza paesaggistica e architettonica, e l’arte contemporanea. “Soltanto la nostra immaginazione potrà guidarci in questo percorso fantastico, al termine del quale, forse, ci renderemo conto che l’Isola non è altro che il famoso Paese dei balocchi, dove tutte le regole della vita quotidiana sulla terraferma sono sovvertite e allora, improvvisamente, ci verrà l’istinto di specchiarci per un istante nelle acque cristalline del lago per controllare di soppiatto che non ci stiano crescendo le orecchie!”. Così il percorso espositivo viene presentato dalla famiglia Cavazza che dai primi del Novecento protegge e salvaguardia questa straordinaria isola. In mostra 12 artisti hanno riletto l’opera letteraria in chiave contemporanea, attraverso la pittura, la scultura, l’installazione, la video arte, la fotografia: Mirko Baricchi, Stefano Bombardieri, Calogero Canalella, Francesca Casolani, Francesco De Molfetta, Patrizia Fratus, Armida Gandini, Ettore Greco, Stefano Mazzanti, Fausto Salvi, Livio Scarpella, Paolo Schmidlin giocano con le figure, danno vita ai personaggi, sperimentano la materia per rendere le emozioni.

PINOCCHIO NELL’ARTE – La marionetta-bambino, che acquisisce per errore la definizione di burattino, è uscita sin da subito dalle pagine collodiane, per entrare nel nostro immaginario attraverso le suggestioni create dagli illustratori. Alle figure cartacee si sono sovrapposte quelle animate, celeberrima quella di Walt Disney (1940) che è diventata la più popolare, ma anche tra le più fantasiose, trasferendo Pinocchio dalla Toscana al Tirolo. Dall’illustrazione al cartone animato, dalle versioni teatrali (storica quella di Carmelo Bene) a quelle cinematografiche (Benigni nel 2002 interpreta il celebre burattino) e televisive (come lo sceneggiato di Comencini del 1971), fino alla musica, testo e immagini si sono uniti, ma più spesso scissi, per creare la visione di un nuovo Pinocchio, eterno quanto contemporaneo. La mostra ‘Ecce Pinocchio’ si colloca sulla scia di questa tradizione.

16 agosto 2014

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