La nuova serie targata Ryan Murphy, disponibile dal 4 novembre su Disney+, si apre come un classicissimo drama legale, ma al suo interno cela molte più stratificazioni: donne che non solo litigano in tribunale, ma ricostruiscono alleanze, identità e spazi in un mondo tradizionalmente maschile.
In All’s fair, le protagoniste sfidano le convenzioni e mostrano come le dinamiche di potere si possano trasformare in un campo di battaglia legale e personale.
Questa nuova serie, da tanto attesa, rivede il ritorno di Sarah Pulson e la conferma di Kim Kardashian, interprete preferite da Murphy, che tutti i fan stavano aspettando.
All’s fair: la nuova serie tv di Ryan Murphy tutta al femminile
“All’s Fair” è più di un legal‑drama: è un ritratto al femminile del potere, un racconto di donne che non chiedono permesso, che sfidano lo status quo, che non temono di ferirsi pur di ristabilire le regole del gioco. Su Disney+ dal 4 novembre, è una proposta da segnare, per chi ama storie forti, cast brillanti e narrazioni che lasciano il segno.
Trama in sintesi Al centro della storia troviamo Kim Kardashian nei panni di Allura Grant, avvocatessa determinata a creare uno studio legale tutto al femminile insieme alle colleghe Naomi Watts (Liberty Ronson) e Niecy Nash‑Betts (Emerald Greene). Dieci anni dopo la fondazione dello studio, l’equilibrio viene messo in crisi dal ritorno di Carrington “Carr” Lane (Sarah Paulson), un’ex collega esclusa in passato, che ora cerca vendetta.
Accanto a loro una figura veterana, Dina Standish (Glenn Close), che funge da ponte generazionale e da coscienza nella serie. La serie non si concentra solo sui casi in tribunale: mette al centro «le scelte personali, le ferite che riemergono, le strategie dietro le quinte».
Temi e profondità
Sorellanza vs competizione: la serie esplora quanto le alleanze femminili possano essere potenti ma anche fragili, segnate da sospetti, tradimenti e ambizioni contrastanti. Potere e genere: in uno studio legale dominato da uomini, lo spazio che le protagoniste conquistano diventa simbolo di una nuova era.
L’ arma non è solo la legge, ma anche la strategia, la rete, la vulnerabilità. Memoria e identità: il passato dei personaggi non resta sepolto: ex esclusi, vecchie rivalità, cicatrici professionali. Carr incarna quel passato che torna per scuotere, non solo per vendetta. Eticità del successo: vincere non è solo ottenere un verdetto favorevole, ma ridefinire cosa significhi “avere spazio”, “essere ascoltata”, “non tornare indietro”.
Produzione e cast
La firma di Ryan Murphy, noto per serie dove stile e messinscena hanno un peso forte (basti pensare a American Crime Story, Glee, The Politician ), porta in questa produzione di Disney+ un mix di glamour, tensione e profondità drammatica. L’inclusione di volti noti come Kim Kardashian è strategia e audacia: un elemento pop che però non svilisce il tono autoriale.
Perché vederla?
Se ti appassionano i drama legali, con tribunali, arringhe e tensioni emotive, questa serie offre tutto ciò ma con un taglio moderno e femminile. Se cerchi personaggi complessi, non eroine perfette ma donne che combattono, cadono, rinascono. Se vuoi una serie che unisca intrattenimento e riflessione, sul genere, sul potere, sui legami.
Qualche spunto critico Il rischio che prende la serie è non cadere nel cliché della “rivalsa femminile semplificata”. Per fortuna, a leggere la recensione, sembra evitarlo: «le protagoniste sono complesse, ambigue».
Quanto la presenza di star come Kardashian influirà sulla percezione del pubblico e sul tono della serie? Potrebbe attrarre un pubblico più vasto ma anche rischiare distrazioni dal nucleo narrativo. L’ambientazione californiana e il mondo del divorzio e del diritto privato americano offrono una cornice meno frequentata in Italia: questo può essere terreno fertile per nuove visioni ma anche richiedere al pubblico una buona dose di contesto. Ryan Murphy ha saputo distinguersi nel panorama dell’intrattenimento, dimostrandolo grazie alla sua versatilità. Dal horror al musical, sicuramente un regista e sceneggiatore eclettico che difficilmente sbaglia qualcosa.
