Le registe, negli ultimi anni, stanno rivoluzionando la storia del cinema. Il cinema ha assistito a un’autentica rivoluzione grazie a registe che stanno ridefinendo il linguaggio cinematografico, rompendo schemi e portando in primo piano storie complesse e visivamente audaci. Da thriller provocatori a film d’autore profondamente intimi, queste cineaste non solo stanno riscrivendo le regole del cinema contemporaneo, ma stanno anche ridefinendo cosa significhi essere una regista oggi.
Queste cinque registe stanno ridefinendo il cinema contemporaneo con le loro visioni uniche e audaci. Dall’horror radicale di Coralie Fargeat e Julia Ducournau alla poesia visiva di Céline Sciamma e Chloé Zhao, fino alla magia neorealista di Alice Rohrwacher, il cinema di oggi è più vario, sperimentale e rivoluzionario che mai. E per chi vuole scoprire di più sul ruolo delle donne nella settima arte, Lady Cinema è il libro perfetto per approfondire la storia delle registe che hanno segnato il passato e quelle che stanno scrivendo il futuro.
5 Registe rivoluzionarie da recuperare assolutamente
Coralie Fargeat – La regista che sta ridefinendo il body horror
La regista francese Coralie Fargeat ha conquistato l’attenzione internazionale con il suo primo lungometraggio Revenge (2017), un feroce rape & revenge movie che ribalta i canoni del genere con una protagonista femminile che sfida la narrazione tradizionale della vittima. Ma è con The Substance (2024) che Fargeat si impone come una delle registe più innovative del panorama contemporaneo.
Con The Substance, interpretato da Demi Moore e Margaret Qualley, Fargeat esplora il culto della bellezza, il corpo femminile e le pressioni sociali in un horror estremo che mescola il body horror di Cronenberg con una critica feroce all’ossessione per l’eterna giovinezza. Il film è stato acclamato al Festival di Cannes per il suo approccio radicale e visivamente scioccante, confermando Fargeat come una delle voci più audaci del cinema horror contemporaneo.
Curiosità: Coralie Fargeat è una grande appassionata di effetti speciali pratici e ha lavorato a stretto contatto con gli artisti degli effetti visivi per rendere The Substance il più disturbante e realistico possibile.
Céline Sciamma – La poetessa dell’identità e dello sguardo femminile
Céline Sciamma è una delle registe più importanti registe del cinema francese contemporaneo. Con film come Tomboy (2011), Diamante nero (2014) e il capolavoro Ritratto della giovane in fiamme (2019), Sciamma ha ridefinito il modo in cui il desiderio, l’identità e lo sguardo femminile vengono rappresentati sullo schermo.
La sua regia è caratterizzata da un’estrema sensibilità estetica, una profonda attenzione ai dettagli e una narrazione che privilegia il non detto e il potere delle immagini. I suoi film sono spesso incentrati su protagoniste femminili che vivono momenti di trasformazione e scoperta di sé, raccontati con una delicatezza rara nel cinema contemporaneo.
Curiosità: Ritratto della giovane in fiamme è uno dei pochi film della storia a essere stato realizzato senza il cosiddetto “male gaze” (sguardo maschile), con una narrazione interamente costruita dal punto di vista femminile.
Julia Ducournau – La visionaria del body horror francese
Julia Ducournau è un nome che è diventato sinonimo di cinema estremo e innovativo. Dopo il successo di Raw (2016), un horror sul cannibalismo che ha scioccato il pubblico e la critica, Ducournau ha vinto la Palma d’Oro a Cannes con Titane (2021), un’opera estrema che mescola body horror, fantascienza e dramma esistenziale in una storia di trasformazione e identità fluida.
Ducournau è una regista che sfida costantemente i confini tra il grottesco e il sublime, portando sullo schermo storie di corpi mutanti e identità in evoluzione. Il suo stile visivo è potente e disturbante, rendendola una delle registe più radicali e innovative del cinema contemporaneo.
Curiosità: Titane è stato uno dei film più controversi del Festival di Cannes, con spettatori che lasciavano la sala per l’estremo livello di violenza e intensità emotiva.
Chloé Zhao – La poetessa delle terre desolate
Chloé Zhao è una delle registe più originali della sua generazione, capace di coniugare sensibilità poetica e realismo documentaristico. Con Nomadland (2020), ha vinto l’Oscar per la miglior regia, diventando la seconda donna nella storia a ottenere questo riconoscimento.
Il suo cinema è caratterizzato da una profonda empatia per i suoi personaggi e da un uso magistrale degli spazi aperti. I suoi film raccontano storie di outsider, di persone alla ricerca di un senso in un mondo in continua trasformazione. Anche con Eternals (2021), il suo primo film per Marvel Studios, Zhao ha dimostrato di saper portare il suo stile personale in un blockbuster.
Curiosità: Chloé Zhao ha girato Nomadland in gran parte con attori non professionisti, creando un film che sfuma il confine tra documentario e fiction.
Alice Rohrwacher – La regista che ha reso il cinema una fiaba moderna
Alice Rohrwacher è una delle cineaste italiane più apprezzate a livello internazionale. Con film come Le meraviglie (2014) e Lazzaro felice (2018), ha creato un cinema che unisce realismo e magia, raccontando storie di comunità rurali e personaggi sospesi tra passato e presente.
Il suo stile è profondamente ispirato alla tradizione del neorealismo italiano, ma con un tocco fiabesco e surreale che rende i suoi film unici. Con La chimera (2023), ha esplorato il tema del tempo e della memoria attraverso la storia di un cacciatore di tombe, consolidando il suo status di autrice di rilievo.
Curiosità: Alice Rohrwacher utilizza spesso pellicola 16mm per i suoi film, donando alle immagini un aspetto artigianale e fuori dal tempo.
Bonus letterario: Lady Cinema – Il libro che racconta le grandi registe della storia
Se vuoi approfondire la storia delle donne nel cinema, Lady Cinema (Le Plurali) è un libro imperdibile. Questa opera esplora il ruolo delle registe nella storia del cinema, analizzando il contributo di autrici che hanno cambiato il modo di fare e vedere film. Da pioniere dimenticate a cineaste contemporanee, il libro offre un ritratto completo e appassionante del cinema al femminile e cosa più importante aiuta a guardare le pellicole con occhi critico, a riconoscere gli elementi che hanno decostruito il punto di vista femminile, rivolgendolo solo a quello maschile. Aiuta le donne a essere spettatrici più consapevoli acquisendo uno sguardo femminista. Offre anche strumenti pratici per valutare quello che state vedendo. Una piccola guida, ma indispensabile.
Perché leggerlo?
Perché restituisce alle registe il posto che meritano nella storia del cinema, offrendo uno sguardo critico e approfondito sulle loro opere e sulle sfide che hanno affrontato.