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5 gialli che vorremmo vedere sullo schermo

Scopri 5 gialli avvincenti che vorremmo vedere sullo schermo trasposti in serie tv o film e lasciati catturare dalle loro trame intriganti e misteriose.

C’è qualcosa nei gialli ben scritti che li rende perfetti per lo schermo, da trasporre come film o come serie tv. Sarà la tensione costruita a regola d’arte, sarà l’evoluzione dei personaggi o quel meccanismo narrativo che tiene sempre con il fiato sospeso. Alcuni romanzi sembrano gridare “adattami!” sin dalla prima pagina: hanno tutto. ritmo, visualità, dialoghi taglienti e colpi di scena esplosivi.

In un’epoca in cui i crime drama dominano le piattaforme e gli adattamenti letterari sono sempre più richiesti, abbiamo scelto cinque gialli italiani e internazionali che sembrano scritti apposta per diventare una serie TV o un film. E che, con la regia giusta, potrebbero lasciare il segno anche fuori dalle pagine.

5 gialli che vorremmo vedere sullo schermo: tra colpi di scena, investigatori indimenticabili e atmosfere da brivido

Il bello dei grandi gialli è che ci fanno immaginare. Ma il passo successivo è inevitabile: alcune storie meritano di vivere anche con immagini, voci, sguardi. I romanzi che abbiamo scelto non sono solo trame avvincenti, ma veri e propri mondi narrativi in attesa di essere abitati anche dallo spettatore.

E tu, quale vorresti vedere sullo schermo?

Bozze non corrette – Un giallo metaletterario tra realtà e finzione

Un romanzo che è anche un gioco. Un libro pieno di errori intenzionali, ognuno dei quali nasconde un indizio. Il correttore di bozze protagonista deve decifrare il mistero attorno alla morte (forse omicidio?) del suo scrittore preferito. Bozze non corrette è perfetto per diventare una miniserie in stile Only Murders in the Building o The Afterparty: meta-narrativo, brillante, con una narrazione che potrebbe alternare i punti di vista del lettore, dell’autore e del “correttore-detective”. E un finale da costruire insieme al pubblico.

 

Il bacio del calabrone di Gianrico Carofiglio – Eleganza del delitto sotto i riflettori della moda

Il PM Manrico Spinori indaga nel mondo dell’alta moda romana, tra laboratori teatrali e passerelle glamour, dove bellezza e inganno vanno a braccetto. Un uomo viene ucciso con la puntura di un calabrone giapponese: un dettaglio così raffinato e inaspettato da sembrare scritto per il cinema. L’ambientazione italiana, l’eleganza stilistica, i dialoghi raffinati e i personaggi forti lo rendono perfetto per una serie investigativa dai toni sofisticati, un mix tra The Undoing e La verità sul caso Harry Quebert, ma con il tocco melodico tutto italiano.

 

Fortuna Fatali e il mistero della medusa – Una detective ironica e geniale sotto l’ombrellone

Fortuna Fatali, investigatrice insicura ma sagace, gestisce con la madre un’agenzia investigativa in una cittadina di mare. Un pupazzo di medusa trovato in spiaggia riapre un cold case estivo: morte accidentale o omicidio dimenticato? Il tono ironico, la coralità dei personaggi (dalla madre ex magistrato al bagnino ex sex symbol), la commistione tra commedia e mistero rendono questo romanzo il candidato ideale per una serie italiana tra Un’estate fa, Signora Volpe e Only Murders in the Building, con tanto di sole, gossip e segreti balneari.

 

La cameriera silenziosa – Vendetta e suspense nei quartieri alti

Esmie pulisce le case dei ricchi e nessuno si accorge di lei. Ma quando qualcuno le porta via l’unica persona amata, decide di usare ciò che ha sempre osservato nell’ombra per vendicarsi. Un thriller psicologico potente, con una protagonista fuori dagli schemi, che parla di invisibilità sociale e riscatto. Perfetto per diventare una serie cupa e sensuale, in stile You o The Maid, con una narrazione interiore incalzante e l’ambiguità morale che piace al pubblico contemporaneo.

 

L’atomo sfuggente – Il giallo scientifico che mancava

Un professore scompare nel 1971, lasciando dietro di sé un plico di formule legate alla fisica nucleare. Il caso si intreccia con i misteri della via Panisperna e l’ombra lunga di Ettore Majorana. Questo romanzo è una bomba a orologeria che mescola noir, divulgazione scientifica e spy story italiana. Un adattamento cinematografico o seriale con regia d’autore (pensiamo a un Paolo Virzì o a una Francesca Archibugi) potrebbe restituirne tutta la tensione storica, il fascino intellettuale e il mistero esistenziale. Sarebbe il Oppenheimer italiano che ancora manca.

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