Marguerite Yourcenar è una delle voci più profonde e visionarie del Novecento. Nata a Bruxelles nel 1903 e naturalizzata francese, fu la prima donna a entrare all’Académie française nel 1980. Ma prima ancora che pioniera in un ambiente maschile e conservatore, fu un’anima letteraria in costante dialogo con la storia, la morte, l’amore e l’eternità.
La sua opera più celebre, Memorie di Adriano, è una confessione intima e filosofica dell’imperatore romano, attraverso cui l’autrice parla della fragilità del potere e della bellezza malinconica della vita.
In Fuochi, invece, la scrittura si fa viscerale, quasi lirica, scavando nell’abisso della passione e dell’assenza. Yourcenar non offre frasi da sottolineare in modo superficiale: le sue parole sono spesso lente, scarnificate, meditative. E proprio per questo colpiscono come verità senza tempo.
Curiosità su Marguerite Yourcenar
Yourcenar passò gran parte della sua vita negli Stati Uniti, sull’isola di Mount Desert nel Maine, dove visse in ritiro e meditazione.
Era compagna di vita della traduttrice e storica Grace Frick, con cui condivise un sodalizio intellettuale e affettivo di decenni.
Memorie di Adriano fu il risultato di vent’anni di lavoro. Yourcenar scrisse e riscrisse molte Nonostante l’aura classica delle sue opere, la sua prosa è modernissima per stile, struttura e introspezione.
Rifiutò qualsiasi etichetta, incluse quelle di “scrittura femminile” o “letteratura queer”, sostenendo che la scrittura è sempre un fatto di umanità.
15 frasi di Marguerite Yourcenar che ci insegnano a vivere con lucidità, memoria e coraggio
Le frasi di Marguerite Yourcenar non offrono soluzioni rapide né consolazioni facili. Ci chiedono di guardare in faccia la vita, la morte, l’amore e il ricordo, senza filtri. In un’epoca che consuma frasi a effetto e parole svuotate, lei ci ricorda che ogni parola deve avere peso. La scrittura, come la vita, va vissuta con attenzione, profondità e coraggio. E forse è proprio questo che ci insegnano oggi, ancora una volta: a essere umani, senza scorciatoie.
1.
Accettare la morte è accettare la vita.
– Memorie di Adriano
Per Yourcenar, vita e morte non sono opposte ma complementari. Solo chi guarda la fine senza illusioni, può veramente assaporare la pienezza dell’esistere.
2.
Non vi è nulla di stabile in noi; e ciò che mi pareva felicità un giorno mi è sembrato, il giorno dopo, un’illusione.
– Memorie di Adriano
Una riflessione sull’impermanenza delle emozioni e sulla necessità di accettare la loro mutevolezza senza disperazione.
3.
Ogni uomo, se lo interroghi con sufficiente profondità, è l’unico depositario della sua verità.
– Memorie di Adriano
La verità, per Yourcenar, è individuale, personale, non sempre condivisibile. Sta nel cuore di chi sa ascoltarsi davvero.
4.
Amare qualcuno significa dirgli: tu non morirai mai.”
– Memorie di Adriano
Una delle frasi più poetiche e strazianti: l’amore come tentativo di eternare ciò che per natura è destinato a scomparire.
5.
Scrivere bene è forse soltanto questo: scrivere con precisione.
Da interviste e saggi
La sua estetica della scrittura è legata all’etica della parola: nulla di superfluo, ogni frase come una freccia.
6.
Esistono delle verità che hanno bisogno di un’anima per essere dette.
– Fuochi
Non tutto può essere detto da chiunque, né in qualsiasi momento. La verità ha bisogno di profondità, esperienza, trasformazione.
7.
L’amore non è un mezzo per dimenticare, ma un modo per ricordare con più dolcezza.
– Fuochi
Lontana dalla retorica del ‘dimenticare per guarire’, Yourcenar suggerisce che amare significa dare senso anche al dolore.
8.
La libertà nasce dal dominio di sé, non dalla negazione dei limiti.
Da scritti autobiografici
Una visione molto stoica della libertà: non illusione d’infinità, ma intelligenza nel muoversi entro i propri confini.
9.
Ho cercato di conoscere gli uomini per salvarli, e mi sono persa.
– Fuochi
Una confessione amara e profondamente umana. Capire gli altri può diventare un atto di amore, ma anche di autoannientamento.
10.
Non si può essere profondamente felici che a condizione di non essere mai del tutto felici.
– Memorie di Adriano
La felicità totale non esiste, ma è proprio quel margine d’ombra a rendere ogni gioia più vera, più intensa.
11.
Il tempo, questo grande scultore.
– Titolo e tema del saggio omonimo
Yourcenar considerava il tempo non un nemico, ma un artista che cesella lentamente le nostre esistenze, trasformandole.
12.
Nulla è più dolce, nulla è più terribile del ricordare.
– Fuochi
Un elogio e una condanna alla memoria: la dolcezza dei ricordi è spesso accompagnata da una ferita che non si rimargina.
13.
Le civiltà si riconoscono da come trattano i loro morti.
– Memorie di Adriano
Un pensiero che collega cultura, etica e spiritualità. Come onoriamo il passato è lo specchio di ciò che siamo nel presente.
14.
Il vero lusso della scrittura è poter dire tutto con pochissime parole.
Da interviste
Un principio di stile che è anche una forma di rispetto verso chi legge: mai abusare, mai diluire, mai mentire.
15.
Ogni parola deve essere pesata come una moneta antica.
– Memorie di Adriano
La parola scritta, come la moneta d’oro, ha un valore solo se è autentica, necessaria, incisa con cura.