Epitteto è una delle figure più limpide e influenti della filosofia stoica. Nato schiavo a Hierapolis, in Frigia, nel I secolo d.C., divenne uno dei pensatori più rispettati del suo tempo, tanto che le sue lezioni furono trascritte e tramandate dal suo discepolo Arriano. La sua forza risiedeva nella chiarezza con cui sapeva distinguere tra ciò che è in nostro potere e ciò che non lo è. Secondo lui, la libertà interiore non consiste nel dominare gli altri o le circostanze, ma nel dominare se stessi.
Oggi, in un’epoca in cui le emozioni sono spesso travolgenti e la ricerca di senso appare confusa, Epitteto ci insegna a vivere con lucidità, coraggio e sobrietà. Le sue frasi, brevi ma penetranti, sembrano scritte per il nostro tempo
Curiosità su Epitteto: lo sapevi che…
Epitteto era claudicante: si dice che il suo padrone gli avesse spezzato una gamba da giovane. Questo non gli impedì di diventare uno dei più autorevoli filosofi dell’antichità.
Non ha lasciato opere scritte di suo pugno: tutto ciò che sappiamo di lui proviene dalle trascrizioni del suo discepolo Arriano.
I suoi Discorsi e il Manuale (Enchiridion) sono stati letti nei secoli da imperatori, generali e psicanalisti, influenzando perfino Marco Aurelio, con cui condivide molti concetti chiave.
Il pensiero di Epitteto ha ispirato anche la filosofia moderna e le terapie psicologiche contemporanee, come la terapia razionale-emotiva comportamentale (REBT).
10 frasi di Epitteto che ci insegnano a governare noi stessi e affrontare la vita con serenità
Epitteto ci insegna che la vera rivoluzione è interiore. Non serve cambiare il mondo per stare meglio: basta cambiare il nostro rapporto con il mondo. Il suo pensiero ci aiuta a costruire una vita più solida, fondata sulla responsabilità individuale, sull’accettazione e sulla lucidità. In un tempo come il nostro, in cui siamo spesso spinti dalla frenesia, dalla rabbia e dal desiderio di controllo, Epitteto ci invita a un ritorno alla sobrietà del pensiero e alla forza del cuore.
1.
Non sono le cose in sé a turbare gli uomini, ma i giudizi che gli uomini formulano su di esse.
– Enchiridion, § 5
Epitteto ci invita a riflettere sul potere della mente: il dolore non nasce dagli eventi, ma dal nostro modo di interpretarli. È un insegnamento che ancora oggi è alla base della psicologia cognitiva.
2.
Ricorda che tu sei attore in un dramma, del quale il regista è la Natura.
– Enchiridion, § 17
Accettare il proprio ruolo nella vita è, per Epitteto, una forma di saggezza. Non possiamo scegliere tutto ciò che ci accade, ma possiamo scegliere come interpretarlo.
3.
Chi vuole essere libero non deve desiderare ciò che dipende dagli altri.
– Discorsi, II, 1
La vera libertà non è fare tutto ciò che si vuole, ma non essere schiavi del desiderio, soprattutto quando si tratta di approvazione sociale, successo o ricchezza.
4.
Se qualcuno ti provoca, sappi che è la tua opinione a provocarti.
– Enchiridion, § 20
È un monito contro la reattività emotiva. Nessuno può farti arrabbiare senza il tuo consenso: è la tua valutazione dell’offesa a renderla tale.
5.
Quando qualcosa accade, la prima cosa che devi dire è: ‘Era in mio potere o no?
– Enchiridion, § 1
È il cuore dello stoicismo: distinguere tra ciò che possiamo controllare (le nostre azioni, i nostri pensieri) e ciò che non possiamo (gli eventi esterni). Solo i primi meritano la nostra attenzione.
6.
La felicità non consiste nel cercare il piacere, ma nella libertà dal dolore.
– Discorsi, III, 13
Epitteto ribalta l’edonismo: non si vive bene cercando solo piaceri, ma evitando di essere dominati da sofferenze evitabili, spesso autoindotte.
7.
Un uomo non è disturbato da ciò che accade, ma dal significato che attribuisce a ciò che accade.
– Discorsi, I, 1
Simile alla prima frase, ribadisce l’idea che il nostro mondo interiore è più decisivo della realtà esterna. Sta a noi interpretare, e scegliere consapevolmente.
8.
Abituati a dire subito: ‘Questo non dipende da me’.
– Enchiridion, § 14
È una formula semplice, quasi un mantra stoico, per liberarci dall’ansia e dal senso di controllo illusorio sulle cose del mondo.
9.
Dove c’è la ragione, non c’è spazio per la collera.
– Discorsi, II, 18
Epitteto contrappone razionalità e impulso. La rabbia nasce dalla confusione interiore: chi è centrato non cede al furore.
10.
Vuoi essere invincibile? Allora non combattere battaglie che non puoi vincere.
– Enchiridion, § 19
Non è vigliaccheria, ma saggezza. Scegliere le proprie battaglie significa anche custodire le proprie energie. Non tutto va affrontato. Non tutto merita la nostra lotta.