Voltaire, pseudonimo di François-Marie Arouet, è stato uno dei pensatori più brillanti, controversi e influenti dell’Illuminismo. Satirico, razionalista, polemico, amava la verità quanto detestava il fanatismo. La sua arma preferita? La parola tagliente. una voce che brucia ancora oggi, tagliente come una lama, arguta come una satira, viva come una risata nel mezzo dell’ipocrisia.
Uomo di teatro, romanziere, storico, polemista, intellettuale engagé ante litteram, ha attraversato il Settecento da protagonista e da provocatore. Il suo pensiero è un inno alla libertà di espressione, alla tolleranza religiosa, alla battaglia contro il fanatismo, l’ignoranza e la superstizione. Ma non lo ha fatto con il tono grave del predicatore: ha scelto l’arma dell’ironia, dello sberleffo, dell’intelligenza affilata.
Voltaire non credeva nelle verità assolute, ma nella necessità di interrogare ogni autorità, ogni dogma, ogni certezza comoda. Diceva: “La libertà consiste nel poter dire che due più due fa quattro. Se ciò è concesso, tutto il resto segue.”
Dietro il suo sarcasmo, si nascondeva una visione del mondo umanista e profondamente etica: non basta pensare, bisogna agire, coltivare il proprio giardino, esercitare la ragione come forma di giustizia.
Chi lo legge oggi, scopre un autore che parla alla nostra epoca con una chiarezza disarmante. Che ci ricorda quanto la libertà non sia solo un diritto, ma un dovere di coscienza. E quanto la parola, anche quella più ironica, possa cambiare la storia.
Con i suoi scritti, i suoi pamphlet e le sue lettere, ha scardinato dogmi, smascherato ipocrisie e difeso la libertà di pensiero con un’ironia acuminata ma profonda.
In tempi oscuri, Voltaire ha saputo ridere dell’assurdo senza rinunciare alla lotta: il suo pensiero ci ricorda ancora oggi quanto pensare liberamente sia un atto rivoluzionario.
Curiosità su Voltaire: lo sapevi che…
Il suo vero nome era François-Marie Arouet. Adottò il nome Voltaire probabilmente anagrammando il cognome Arouet e aggiungendo un tono aristocratico: era già un personaggio.
Fu imprigionato più volte per le sue parole. Venne incarcerato alla Bastiglia per aver offeso un nobile e poi esiliato: usava la satira come arma politica e intellettuale.
Amava l’Inghilterra (più della Francia). Nel suo Lettere filosofiche, elogiò la tolleranza religiosa inglese, scatenando scandalo in patria.
Fu un instancabile epistolare. Scrisse più di 20.000 lettere, corrispondendo con sovrani, filosofi, scienziati e intellettuali di tutta Europa.
Morì da libero pensatore, ma… Non fu sepolto in terra consacrata. I suoi resti furono portati al Panthéon decenni dopo, come simbolo della libertà di pensiero.
Libro consigliato: Candido, o l’ottimismo. Una satira pungente e irresistibile sul mondo, sull’illusione della filosofia ottimista, sulla crudeltà umana e sul bisogno di agire, non solo di pensare.
10 Frasi di Voltaire sulla libertà
Voltaire ci insegna che il pensiero è un atto civile. Che la libertà non si eredita: si difende. Che l’ironia è una forma altissima di resistenza, e che coltivare la propria mente è il primo passo per essere davvero liberi. In un mondo ancora pieno di dogmi e chiusure, le sue frasi restano armi leggere e precise: fanno sorridere, pensare, e a volte svegliare.
1.
Non condivido la tua opinione, ma darei la vita perché tu possa esprimerla.
– Attribuita, sintesi del suo pensiero sulla libertà di espressione
Una delle più celebri frasi sull’importanza della tolleranza e del dissenso: la libertà vale più della vittoria.
2.
Dio ha fatto l’uomo a sua immagine, e l’uomo gliel’ha restituita.
– Dizionario filosofico
Una critica lucidissima all’antropocentrismo religioso: creiamo Dio come riflesso dei nostri limiti.
3.
Chi sa parlare bene, pensa bene.
– da lettere e discorsi
Il linguaggio come strumento di chiarezza mentale e libertà.
4.
Il dubbio non è piacevole, ma la certezza è ridicola.
– Lettere filosofiche
Una lezione di umiltà intellettuale: meglio dubitare che affermare per dogma.
5.
Coltiviamo il nostro giardino.
– Candido
Una delle frasi chiave del pensiero voltairiano: non fuggire nel pensiero astratto, ma agire nel reale.
6.
Ogni uomo è colpevole di tutto il bene che non ha fatto.
– Zadig
La responsabilità morale non è solo evitare il male, ma anche fare il bene quando possiamo.
7.
Il fanatismo è un mostro che osa chiamarsi figlio della religione.
– Trattato sulla tolleranza
Una condanna senza appello: la fede senza ragione è pericolosa.
8.
La superstizione è alla religione ciò che l’astrologia è all’astronomia.
– Dizionario filosofico
La superstizione distorce la fede come l’astrologia distorce la scienza.
9.
La lettura allarga l’anima, e una buona biblioteca è un gran tesoro.
– Lettere
La cultura come nutrimento dell’essere, non solo dell’intelletto.
10.
Scrivete solo ciò che vale la pena di essere letto. Fate solo ciò che vale la pena di essere scritto.
– Massima epistolare
Una frase che parla a chi crea: scrivere, vivere e pensare con intenzione.