10 frasi di Francesco Guccini sulle cose semplici che salvano

23 Settembre 2025

Francesco Guccini ha saputo raccontare l’Italia più autentica con parole intrise di vino, dialetto, memoria e umanità.

10 frasi di Francesco Guccini sulle cose semplici che salvano

In un mondo che corre, Francesco Guccini ha sempre camminato. Con lentezza, con ironia, con le mani nelle tasche e lo sguardo altrove.

Le sue parole, cantate o scritte, raccontano una geografia umana fatta di osterie, dialetti, stagioni che passano, madri che preparano il pranzo, amici che ridono troppo forte.

Non cerca il sublime, ma lo trova: nella provincia, nei silenzi, nel vino, nei ricordi, nella musica. Guccini non ha mai avuto bisogno di effetti speciali: ha sempre creduto nel potere delle cose semplici, quelle che non vanno mai di moda ma che tengono insieme la vita.

10 frasi di Francesco Guccini sulla bellezza delle cose semplici

In un’epoca dominata dalla velocità, Francesco Guccini ci ricorda che sono le cose semplici a salvarci: una canzone, un pranzo in famiglia, una parola detta nel nostro dialetto, una bottiglia aperta tra amici.

La sua voce non grida, ma risuona a lungo nei silenzi della provincia, nei ricordi delle infanzie perdute, nelle risate lente delle osterie. E ci insegna questo: la poesia non serve a fuggire dalla realtà, ma ad abitarla meglio.

Curiosità su Francesco Guccini: lo sapevi che…

Nato a Modena nel 1940, cresciuto a Pavana, sull’Appennino tosco-emiliano.

È stato insegnante, scrittore, poeta, cantautore. E ha sempre amato definirsi “uno qualunque”.

Tra le sue canzoni più note: L’avvelenata, Dio è morto, La locomotiva, Eskimo.

Ha scritto anche romanzi e racconti, molti dei quali in dialetto.

Si è ritirato dalla musica nel 2012, ma continua a pubblicare libri e intervenire nel dibattito culturale italiano.

Le frasi

 

 1.
“Vedi cara, è difficile spiegare: è difficile capire se non hai capito già.”
Vedi cara, 1970

L’amore, secondo Guccini, non ha bisogno di essere spiegato, solo vissuto. La semplicità dell’intesa tra due persone diventa la forma più alta di connessione.

 

 2.
“mi piace far canzoni e bere vino,/mi piace far casino,/poi sono nato fesso e quindi tiro avanti/e non mi svesto dei panni che son solito portare.”
L’avvelenata

Nei versi di questa canzone autobiografica, Guccini racconta le cose semplici che contraddistinguono la sua vita, e a cui non rinuncerebbe mai.

 

 3.
“Immagina questo coperto di grano, immagina i frutti e immagina i fiori.”
Il vecchio e il bambino

In questo passaggio della canzone, l’autore descrive un’epoca passata, quando la semplicità la faceva da padrona e la natura era rigogliosa, in contrapposizione a un presente segnato dal declino.

 

 4.
“Si alza sempre lenta come un tempo l’alba magica in collina/Ma non provo più quando la guardo quello che provavo prima.”
Osterie di fuori porta

Questo verso di Guccini esprime un senso di nostalgia e di perdita di quella meraviglia che si provavano un tempo di fronte ai paesaggi  naturali e in generale nei confronti delle piccole cose quotidiane.

 

 5.
“Come se il tempo passato ed il tempo presente/Non avessero stessa amarezza di sale.”
Canzone delle domande consuete

Nei versi di questa canzone, Guccini sottolinea come le persone spesso non riconoscano il fatto che un’esperienza sensoriale così semplice come il dolore abbia la stessa intensità sia nel passato che nel presente, vivendo come se il prima e il dopo non avessero la stessa gravità o amarezza

 

 6.
“Dammi ancora la mano, anche se quello stringerla è solo un pretesto per sentire quella tua fiducia totale che nessuno mi ha dato o mi ha mai chiesto.”
Culodritto

Questi verso sono tratti da una delle canzoni più toccanti del maestro, una dolce dedica alla figlia. Non c’è un gesto più semplice e allo stesso tempo più tenero e potente come quello di tendere la mano alla propria figlia.

 

 7.
“Forse ridono di me,/ma in fondo ho la coscienza pura,/non rider tu se dico questo,/ride chi ha nel cuore l’odio/e nella mente la paura.”
Canzone delle osterie di fuori porta

Per Guccini, la purezza d’animo è un valore semplice e da difendere, anche se può portare al riso degli altri.

 

8.
“Amo chi sa ancora raccontare storie attorno al fuoco, con una voce bassa e un bicchiere in mano.”
Intervista, La Repubblica

La narrazione come atto di resistenza. Raccontare è tenere in vita le cose semplici, condividere emozioni senza bisogno di schermi.

 

9.
“Vola, vola tu, dove io vorrei volare, verso un mondo dove è ancora tutto da fare/e dove è ancora tutto, o quasi tutto, da sbagliare.”
Culodritto

Questo verso esprime il desiderio dell’autore in un futuro pieno di possibilità e libertà, in cui si possa ancora commettere errori e imparare da essi. Cosa c’è di più semplice se non la possibilità di sbagliare e fare tesoro dei propri errori?

 

 10.
“E ora son solo e non ho più il conforto/di amici andati e sempre più mi assale/la noia a vuotar l’ultimo boccale/come un pensiero che mi si è ritorto.”
L’ultima Thule

L’amicizia è un rapporto che si basa su valori semplici come l’affetto, la lealtà, la libertà e la parità reciproca. Quando essa manca, ci assale un senso di noia e di nostalgia che Guccini fa ben emergere nei versi di questo suo brano.

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