10 fradi di Roald Dahl che ci insegnano a guardare la scuola con occhi diversi

2 Settembre 2025

Scopri 10 frasi di Roald Dahl che ci aiutano a vedere la scuola in modo diverso e a valorizzare l'apprendimento con occhi nuovi.

10 fradi di Roald Dahl che ci insegnano a guardare la scuola con occhi diversi

Quando si parla di scuola, la letteratura offre infinite prospettive: alcune celebrative, altre critiche, alcune tenere, altre spietate. Ma tra tutte le voci che hanno raccontato l’infanzia e l’educazione con uno sguardo tagliente, ironico e geniale, Roald Dahl è senza dubbio una delle più potenti.

Nato in Galles nel 1916 da genitori norvegesi, Dahl ha avuto un rapporto difficile con l’istituzione scolastica: punizioni corporali, insegnanti sadici, rigide convenzioni gli hanno lasciato un segno profondo.

Eppure, da questa esperienza è nata la sua arte: una scrittura in grado di mettere a nudo le ingiustizie del mondo adulto, dare voce ai bambini, valorizzare la fantasia come forma di ribellione e di libertà.

I suoi libri più amati, come: Matilde, Il GGG, La fabbrica di cioccolato, raccontano spesso di bambini geniali che affrontano scuole ostili, genitori ottusi, autorità ridicole. Ma sempre con ironia e senso di giustizia.

Le sue frasi, anche fuori contesto, ci parlano ancora oggi di una scuola che può essere luogo di imposizione… o di meraviglia.

Curiosità su Roald Dahl: Lo sapevi che…

Roald Dahl fu educato in collegi britannici rigidi e violenti. Odiava così tanto la scuola da definirla “una guerra contro l’immaginazione”.

Aveva grande rispetto per gli insegnanti che sapevano ascoltare i bambini, ma disprezzava quelli autoritari e presuntuosi. Dahl riteneva che la lettura fosse la vera forma di educazione e che le scuole troppo severe spegnessero l’intelligenza emotiva.

In Matilde, la direttrice signorina Trinciabue è ispirata a una vera insegnante che Dahl aveva temuto da bambino.

10 frasi di Roald Dahl che ci insegnano a guardare la scuola con occhi diversi, tra umorismo, critica sociale e amore per la conoscenza.

Roald Dahl ci ha lasciato molto più che racconti per ragazzi. Le sue storie sono spesso manifeste pedagogici mascherati da favole. Con ironia, intelligenza e compassione, ci ha insegnato a dubitare delle autorità, a credere nella forza dell’immaginazione, a dare valore alla gentilezza.

Le sue frasi sulla scuola, a volte dolci, a volte taglienti, sono un invito costante a non dimenticare il punto di vista dei bambini. In un’epoca in cui l’educazione rischia di essere sempre più standardizzata, Dahl ci ricorda che ogni bambino è un mondo a sé, e che l’insegnante più grande è la fantasia. Forse non esiste miglior lezione per affrontare un nuovo anno scolastico.

 1.
“I bambini non sono stupidi. Possono insegnarti cose che a scuola non imparerai mai.”
Matilde

Dahl ribalta la gerarchia tradizionale insegnante-alunno. In Matilde , la bambina protagonista è più intelligente e sensibile degli adulti che la circondano. È una frase che ricorda agli educatori quanto sia importante ascoltare davvero i bambini.

 

2.
“Chi non crede nella magia non la troverà mai.”
Il dito magico

Un invito poetico e potente a non perdere la capacità di stupirsi. In contesto scolastico, è un monito a non soffocare l’immaginazione: senza fantasia, anche l’apprendimento diventa sterile.

 

3.
“La lettura è più importante di qualsiasi altra materia scolastica.”
Matilde

Matilde, piccola autodidatta, impara più dai libri che dalla scuola. Dahl evidenzia il ruolo della lettura come apertura al mondo. È una frase perfetta per sensibilizzare sull’importanza delle biblioteche scolastiche.

 

4.
“Le buone maniere sono importanti. Ma ogni tanto serve anche una buona ribellione.”
Il GGG

Un’educazione che si limiti alla disciplina forma individui obbedienti ma non pensanti. Dahl celebra la disobbedienza intelligente come forma di crescita. Utile per chi riflette su scuola e creatività.

 

5.
“Gli adulti si dimenticano com’è essere bambini. E poi pretendono di educarli.”
Intervista in The Times

Questa frase, tratta da una delle sue ultime interviste, mostra quanto Dahl ritenesse fondamentale l’empatia nell’educazione. Non si può educare se non si comprende l’altro.

 

6.
“È più utile una mente curiosa di una pagella perfetta.”
Boy

Nella sua autobiografia, Dahl racconta come l’ossessione per i voti abbia danneggiato il suo rapporto con la scuola. Una riflessione ancora attualissima: valorizzare l’interesse e la scoperta anziché la performance.

 

7.
“Se hai il potere di rendere felice un bambino, sei già un grande insegnante.”
Lettera privata a un’amica insegnante

L’insegnamento, per Dahl, è prima di tutto relazione. Questa frase, semplice ma profonda, sintetizza la sua idea di educazione: fare del bene conta più che istruire meccanicamente.

 

8.
“Le scuole sono piene di adulti che pensano di sapere tutto. E per questo non imparano mai niente.”
Intervista a The Guardian

Dahl denuncia una scuola autoreferenziale, chiusa alla novità. Il vero educatore non smette mai di imparare, anche (e soprattutto) dai suoi alunni.

 

9.
“La gentilezza è il tratto più importante che una persona possa avere. Più dell’intelligenza.”
Il coccodrillo enorme

Dahl credeva profondamente nel valore umano della gentilezza, anche nel contesto educativo. È un principio educativo potente, ancora troppo spesso sottovalutato.

 

10.
“Le idee migliori vengono quando non sei seduto al banco.”
Intervista a BBC Radio 4

Questa frase ironica, pronunciata a fine carriera, riassume l’anima di Dahl: la creatività non si insegna, si coltiva. E spesso nasce fuori dai confini delle aule.

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