10 frasi di Edmondo De Amicis che ci insegnano a essere umani

20 Ottobre 2025

Scopri 10 frasi di Edmondo De Amicis che ci insegnano a essere umani e a vivere con empatia, riflettendo sul significato della vita.

10 frasi di Edmondo De Amicis che ci insegnano a essere umani

Chi è cresciuto tra i banchi di scuola in Italia conosce il nome di Edmondo De Amicis soprattutto grazie a “Cuore”, uno dei libri più influenti dell’Ottocento, ma ridurre la sua opera a quel solo romanzo sarebbe un errore.

Giornalista, scrittore, viaggiatore e uomo di straordinaria sensibilità morale, Edmondo De Amicis fu un pensatore lucido e appassionato. Il suo patriottismo non era retorico, ma fondato sull’etica della responsabilità, sul valore dell’educazione, sul rispetto per i più umili. Le sue parole, oggi, ci appaiono come frammenti di una saggezza civile dimenticata, che merita di essere riletta e condivisa.

10 frasi di Edmondo De Amicis sull’essere e restare umani

Edmondo De Amicis ci parla da un secolo in cui educazione, affetto e cultura erano i pilastri della costruzione civile. Le sue frasi, alcune struggenti, altre provocatorie, tutte attuali, ci mostrano che l’intelligenza del cuore non passa mai di moda. In un tempo frenetico, le sue parole ci invitano a riscoprire la lentezza del pensiero, la forza della gentilezza e il valore della lettura.

Le frasi

1.
“L’amore dei libri è fonte, per sé solo, di mille piaceri vivissimi, piaceri della vista, del tatto, dell’odorato. Certi libri, si gode a palparli, a lisciarli, a sfogliarli, a fiutarli.”

De Amicis non parla solo del contenuto dei libri, ma del libro come oggetto amato, vissuto, accarezzato. Una dichiarazione d’amore fisica e affettiva per la lettura.

2.
“La vita per sé sola è un supplizio per noi, che non possiamo stare un’ora senza far nulla, senza distrarci, senza affannarci a cercare divertimenti? Abbiamo paura di noi stessi? Abbiamo qualche cosa dentro che ci tormenta?”

Domande che sembrano scritte oggi, nell’epoca dell’intrattenimento perpetuo. De Amicis ci invita a fermarci e a guardarci dentro, anche se fa paura.

3.
“Che lezione di modestia è questo viaggiare!”

Per De Amicis, il viaggio è un atto formativo, che smonta l’ego e ci mette a contatto con altre culture. Non si viaggia solo per conoscere il mondo, ma per ridimensionare noi stessi.

4.
“L’assassino che rispetta sua madre ha ancora qualcosa di onesto e di gentile nel cuore, il più glorioso degli uomini, che l’addolori e l’offenda, non è che una vile creatura.”

Una frase forte, provocatoria, che sottolinea il peso dell’amore filiale come fondamento dell’etica umana. L’apparenza non conta, conta il rispetto profondo.

5.
“Una casa senza libreria è una casa senza dignità, ha qualcosa della locanda, è come una città senza librai, un villaggio senza scuole, una lettera senza ortografia.”

La cultura non è un lusso, ma una necessità. Senza libri, ci dice De Amicis, una casa perde la sua anima.

6.
“L’educazione d’un popolo si giudica innanzi tutto dal contegno ch’egli tiene per la strada. Dove troverai la villania per le strade, troverai la villania nelle case.”

La civiltà non si misura nei discorsi, ma nei comportamenti quotidiani. Le strade di una città sono lo specchio morale del suo popolo.

7.
“Il destino di molti uomini dipese dall’esserci o non esserci stata una biblioteca nella loro casa paterna.”

Una frase semplice ma potentissima. Crescere con i libri plasma il carattere, apre orizzonti, accende vocazioni. Dove ci sono libri, nasce futuro.

8.
“Non sperar serenità nella tua vita, se avrai contristato tua madre.”

Ancora una volta, De Amicis richiama alla centralità degli affetti familiari. La serenità non si compra: è il frutto di una coscienza in pace con le sue radici.

9.
“Tu non trascurare le piccole virtù, figliuolo.”

Non c’è vera grandezza senza attenzione al dettaglio. Le “piccole virtù”, pazienza, gentilezza, cura, costruiscono giorno per giorno l’essere umano.

10.
“Maestro: dopo quello di padre è il più nobile, il più dolce nome che possa dare un uomo a un altr’uomo.”

Una riflessione sociale e poetica che riflette quanto sia importante la figura educativa per i giovani scolari

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