Sei qui: Home » Fotografia » ”Woman in The Light” di František Drtiktol: i nudi femminili immortalati dal fotografo incarnano l’eterna lotta tra Eros e Thanatos

”Woman in The Light” di František Drtiktol: i nudi femminili immortalati dal fotografo incarnano l’eterna lotta tra Eros e Thanatos

Immagine di perfezione e dannazione, di angelico lirismo e passione demoniaca: il corpo femminile, incarnazione simbolica di ideali e sentimenti contrastanti, conflittuali, ha ispirato a František Drtiktol, il grande fotografo ceco attivo nella prima metà del Novecento, i suoi scatti più celebri. ''Woman in The Light'', la mostra allestita presso la Galleria Carla Sozzani a Milano, testimonia l'enorme valore artistico del suo lavoro...

La mostra allestita presso la Galleria Carla Sozzani di Milano dà emblematica testimonianza del lavoro di uno dei più grandi maestri del Novecento

MILANO – Immagine di perfezione e dannazione, di angelico lirismo e passione demoniaca: il corpo femminile, incarnazione simbolica di ideali e sentimenti contrastanti, conflittuali, ha ispirato a František Drtiktol, il grande fotografo ceco attivo nella prima metà del Novecento, i suoi scatti più celebri. “Woman in The Light”, la mostra allestita presso la Galleria Carla Sozzani a Milano, aperta fino al 15 luglio, testimonia l’enorme valore artistico del suo lavoro, attraverso sessanta suggestive fotografie da scoprire e interpretare.

DONNE ANGELICHE E FEMMES FATALES – Le opere di Drtiktol immortalano nudi femminili, lirici, onirici, appassionati e sofferenti, ritratti nella plastica gestualità delle loro pose. Per l’artista il corpo della donna è emblema di complessa bellezza che oscilla tra Eros e Thanatos, ossessione distruttiva e santità, castità e perversione. Le sue opere, evocando l’antica antitesi tra donna angelo e donna demone, si dividono in due serie: una lirica, consacrata a figure delicate e fragili, che richiamano la malinconia e le atmosfere da sogno dell’Art Nouveau, le creature di Klimt o quelle pre-raffaellite, l’angelica Beatrice di Dante; l’altra drammatica, che si abbandona al fascino della femme fatale. A dominare l’immaginario del fotografo è qui la figura di Salomé, già fonte di ispirazione per artisti come Gustave Flaubert, Oscar Wilde, Aubrey Beardsley. Le immagini di Drtiktol rappresentano così emblematicamente quelle dinamiche conflittuali tra pulsione e istinto di morte che nella stessa epoca Freud illustra nelle sue opere come principi fondamentali della psiche umana.
 
LA PERFETTA ARMONIA TRA FORME VIVE E INERMI – Nelle fotografie di Drtiktol, giochi di luci ed ombre esaltano dinamismi, volumi, virtuosismi di corpi espressivi e sensuali. Il set fotografico è curato dall’autore con meticolosa attenzione: luci e ombre sono studiate nel minimo dettaglio, come sfondo vengono scelte forme semplici, colonne, cerchi, per far sì che lo sguardo non venga distratto dal soggetto principale, dalla perfezione delle linee. In mostra anche alcune immagini della serie “Vlna” (onda): la sinuosità delle onde, che per Drtiktol sono metafora della vita, si sposa a quella delle figura, in un’eccezionale sinergia fatta di chiaroscuri. Nel gioco tra cerchi, onde, linee geometriche e nudi carnali si esprime così in modo sublime l’armonia tra materia viva e inerme, tra organico e inorganico, quella “pura tranquillità che artisti e scienziati hanno sempre sognato”, per dirla con le parole dell’artista, e che tutti aspirano a raggiungere.

 

UNO DEI PIÙ GRANDI FOTOGRAFI DEL NOVECENTO – Con questa esposizione, la Galleria Carla Sozzani celebra uno dei più grandi maestri del Novecento, attenta come sempre a valorizzare i capolavori di una forma d’arte che purtroppo fatica a essere adeguatamente conosciuta e valorizzata nel nostro Paese.

 

13 luglio 2012

© Riproduzione Riservata