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Visti&Scritti, l’emozione del ritratto catturata dall’obiettivo di Ferdinando Scianna

Ferdinando Scianna torna in libreria con un volume in cui dà nuovamente prova delle sue doti di narratore, oltre che confermare quelle di indiscusso maestro della fotografia. Il nuovo testo...

Conosciuto universalmente come fotografo, e primo italiano ad entrare nella prestigiosa agenzia Magnum, Ferdinando Scianna si cimenta come scrittore nella nuova collana di libri di Contrasto Books, In Parole. All’attivo ci sono già due testi, Ti mangio con gli occhi, volume che ha inaugurato la collana e il nuovo Visti&Scritti

MILANO – Ferdinando Scianna torna in libreria con un volume in cui dà nuovamente prova delle sue doti di narratore, oltre che confermare quelle di indiscusso maestro della fotografia. Il nuovo testo, dopo l’acclamato Ti mangio con gli occhi, in cui Scianna ha raccontato il suo rapporto con il cibo e i piaceri della tavola, si intitola Visti&Scritti, sempre edito dalla Contrasto Books, il segmento editoriale della celebre agenzia fotografica Contrasto.

«Mi capitava ogni tanto di sognare che entravo in una piazza e in quella piazza, gremita, scoprivo che c’erano le persone, attraverso le quali ho vissuto la vita. I vivi, i morti, i miei cari, gli amici, i tanti maestri, e in tutti mi riconoscevo, tutti mi suscitavano ricordi, emozioni, pensieri. Un sogno felice. Quella piazza è diventata questo libro. Sono tanti, ma molto più numerosi sono quelli che non ci sono. In un certo senso ci sono tutti, li ringrazio

Ferdinando Scianna

IL NUOVO LIBRO – Con Visti&Scritti, Scianna racconta con parole e immagini, gli innumerevoli incontri avuti nel corso della sua vita e i ritratti che ne sono scaturiti. Il volume presenta oltre 350 volti dei quali il fotografo siciliano è riuscito a cogliere l’essenza e la personalità nel brevissimo e fugace istante di uno scatto, con la bravura e l’attenzione di un vero maestro e con l’acume e la sensibilità di un grande intellettuale. Se è vero, infatti, come lui spesso ha affermato, che «la massima ambizione per una fotografia sia di finire in un album di famiglia», Visti&Scritti è l’album personale della carriera e della vita di Ferdinando Scianna, un incredibile omaggio alla sua memoria. La presentazione ufficiale del volume è in programma per venerdì 11 luglio alle ore 19 a Palazzo Cosentini, durante lo svolgimento della terza edizione del Ragusa Foto Festival.

I PROTAGONISTI – Così, come in una enorme piazza virtuale, sfogliando il libro abbiamo il privilegio di imbatterci, uno dopo l’altro, nei volti di grandi personaggi (attori, scrittori, registi, colleghi fotografi, artisti, cantanti, grandi stilisti e così via), dei suoi amici e dei familiari più cari, ma anche di gente comune che ha colpito lo sguardo del fotografo per un momento. Ecco quindi i ritratti di Giuseppe Tornatore e Mario Monicelli, ma anche della madre di Scianna e delle figlie, di Paolo Pellegrin, Henri Cartier-Bresson, e poi Ken Follett, Toni Servillo, José Saramago, Karl Lagerfeld, Gianfranco Ferrè, Alberto Moravia e molti altri ancora.
Una lunga carrellata di icone, di sguardi, di pose, di istantanee in bianco e nero che tessono il percorso personale e professionale dell’autore e per i quali il fotografo ha sentito il bisogno raccontare una storia. Ogni ritratto, infatti, è accompagnato da un testo in cui Scianna presenta il personaggio, definendone le peculiarità anche caratteriali (oltre che estetiche), in cui racconta il momento dello scatto, il suo rapporto con la persona fotografata, ma anche semplicemente le emozioni suscitate da quell’incontro.

BIOGRAFIA D’ARTISTA – Ferdinando Scianna nasce a Bagheria in Sicilia, nel 1943. Comincia a fotografare negli anni ’60, mentre frequenta la facoltà di Lettere e Filosofia all’ Università di Palermo. In questo periodo fotografa, in modo sistematico, la sua terra, la sua gente, le sue feste. Nel 1965 esce il volume Feste Religiose in Sicilia, con un saggio di Leonardo Sciascia: ha così inizio una lunga collaborazione e amicizia tra Scianna e lo scrittore siciliano. Pochi anni più tardi, nel 1967, si trasferisce a Milano, lavora per L’Europeo, e poi come corrispondente da Parigi, città in cui vivrà per dieci anni. Nel 1977 pubblica in Francia Les Siciliens (Denoel), con testi di Domenique Fernandez e Leonardo Sciascia, e in Italia La villa dei mostri, sempre con un’introduzione di Sciascia. A Parigi scrive per Le Monde Diplomatique e La Quinzaine Litteraire e soprattutto conosce Henri Cartier-Bresson, Ie cui opere lo avevano influenzato fin dalla gioventù. Il grande fotografo lo introdurrà nel 1982, come primo italiano, nella prestigiosa agenzia Magnum. Dal 1987 alterna al reportage la fotografia di moda riscuotendo un successo internazionale.

17 giugno 2014

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