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Un viaggio fotografico attraverso l’industria italiana nella mostra di Niccolò Biddau

La Triennale di Milano presenta la mostra fotografica INDUSTRIA di Niccolò Biddau, un percorso per immagini attraverso l'industria italiana di grande suggestione...

L’esposizione è allestita ancora per pochi giorni, fino al 6 gennaio 2014, alla Triennale di Milano

MILANO – La Triennale di Milano presenta la mostra fotografica INDUSTRIA di Niccolò Biddau, un percorso per immagini attraverso l’industria italiana di grande suggestione. L’esposizione è realizzata con il sostegno di TenarisDalmine, Lanfranchi e Guala Closures, in collaborazione con Fondazione Dalmine e con il Patrocinio di Museimpresa, ed è visitabile ancora per pochi giorni, fino al 6 gennaio 2014.

IL PERCORSO ESPOSITIVO – La mostra comprende 30 fotografie in bianco e nero stampate in grande formato, oltre 200 fotografie proiettate e video con importanti contributi critici, che traducono il viaggio del fotografo attraverso questa realtà. Si tratta di una selezione tra le realtà industriali italiane più conosciute e internazionali: Alessi, Borsalino, Pirelli, FIAT, Magneti Marelli, Campagnolo, Italcementi, Campari, Dalmine, Marzotto, Missoni, Corneliani, Menabrea, Cassina, Zanotta, Mediaset, Mondadori, Telecom Italia e molte altre. Ne risultano cinque sezioni: L’oggetto visto da vicino e la serialità; Le persone: tecnologia estrema e manualità; 1900 vs 2000: la fabbrica contro i robot; Architetture Industriali: impianti e linee di produzione; Le forme che ritornano: il riconoscibile e l’irriconoscibile.

IMMAGINI CHE RIDISEGNANO I CONTORNI DEL REALE – Le immagini di Niccolò Biddau sono riconosciute per la sua capacità di ridisegnare i contorni della realtà delle cose, riversandoci tutta la sensibilità soggettiva che una visione è in grado di suggerirgli. Adottando come linguaggio interpretativo il bianco e nero, è portato a lavorare sul vuoto e sul pieno, esaltando l’assoluto della materia attraverso la quiete che vi è imprigionata dentro. La sua fotografia si concentra sull’innata staticità degli oggetti industriali, delle forme scultoree e architettoniche e questo viene comunicato attraverso i dettagli, quasi sempre celati, che una volta individuati guizzano come materie vitali.

29 dicembre 2013

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