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Tutto pronto a Sestri Levante per la mostra fotografica ”Abitare il silenzio”

È allestita a Sestri Levante, dal 16 al 30 giugno, la mostra fotografica ''Abitare il silenzio'' a cura della critica Gigliola Foschi, che chiude il concorso dallo stesso titolo organizzato dall’Accademia del Silenzio, dalla Fondazione Mediaterraneo e dal sito photographers.it...

Si tiene dal 16 al 30 giugno la prestigiosa mostra fotografica che chiude l’omonimo concorso 

 

MILANO – È allestita a Sestri Levante, dal 16 al 30 giugno, la mostra fotografica “Abitare il silenzio” a cura della critica Gigliola Foschi, che chiude il concorso dallo stesso titolo organizzato dall’Accademia del Silenzio, dalla Fondazione Mediaterraneo e dal sito photographers.it. Tra i centocinquanta autori che si sono cimentati nella sfida di “raccontare il silenzio” attraverso i loro scatti, ne sono stati selezionati dieci – sei vincitori e quattro segnalati – i cui lavori sono esposti nell’ex convento dell’Annunziata, splendida location affacciata sulla suggestiva Baia del Silenzio. Domani un cocktail di inaugurazione con lo scrittore Pino Roveredo come ospite speciale.

 

UN’ESPLORAZIONE DEL SILENZIO PER IMMAGINI – “La nostra”, spiega Nicoletta Polla Mattiot, fondatrice insieme a Duccio Demetrio dell’Accademia del Silenzio, “è un’associazione  non profit nata un anno e mezzo fa, una scuola che organizza corsi e seminari sul valore del silenzio e sull’importanza che la pratica del silenzio ha per varie discipline, dalla scrittura autobiografica alla ricerca scientifica. L’idea del concorso nasce dall’incontro con la Fondazione Mediaterraneo di Sestri Levante, che promuove la cultura della comunicazione attraverso diversi media: “Per la prima volta abbiamo pensato di esplorare il silenzio attraverso un linguaggio diverso dalla parola”. Ha preso così le mosse il percorso che ha portato alla mostra di Sestri.

 

UN PREMIO ALLA VARIETÀ – “Ai partecipanti è stato chiesto di presentare un progetto di una decina di fotografie, non un singolo scatto, accompagnato da un breve testo che ne illuminasse il senso”, prosegue Polla Mattiot. “Il criterio di scelta dei vincitori e delle quattro menzioni speciali è stato quello della varietà”. Si passa così dai paesaggi naturali di Alessandro Vicario, Andrea Pirovano e Aurelio Bormioli, che impongono il loro grandioso silenzio, a quello sommesso e trascurato degli oggetti di vita quotidiana immortalati da Enrico Bedolo e Marta Rossato, dalla casa abbandonata di Fausto Meli alle case amish di Giuliana & Simone, dagli edifici cittadini di Fabrizio Intonti al centro commerciale di Francesco Cardarelli ritratti nel sonno della notte. E infine l’affetto tra una madre e sua figlia che si esprime in silenziosi gesti nelle fotografie di Paola Fiorini.

 

L’ATTESA SILENZIOSA DELL’ISTANTE – “Si pensa che la fotografia sia la forma di espressione che più vive nell’istante, ma attraverso i progetti presentati al concorso abbiamo potuto esplorare la dimensione di lungo e meditativo silenzio che si raccoglie nello sguardo del fotografo”, conclude Polla Mattiot. “Molti partecipanti hanno lavorato su un concetto di rallentamento del tempo, pensando allo scatto come risultato finale, come attimo che contiene in sé una lunga attesa.” È di queste silenziose attese che la mostra ci chiama all’ascolto.

 

15 giugno 2012

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