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Robert Capa, padre del fotogiornalismo, in mostra a Milano

Dopo il successo di Roma, Firenze e Genova arriva allo Spazio Oberdan di Milano la mostra dedicata al grande fotoreporter di guerra Robert Capa, che racconta gli anni della seconda guerra mondiale in Italia...

Robert Capa è uno dei più grandi fotografi del XX secolo, se non addirittura di tutti i tempi, tra i fondatori di Magnum Photos. Considerato da alcuni il padre del fotogiornalismo, da altri colui che al fotogiornalismo ha dato una nuova veste e una nuova direzione, Robert Capa pur non essendo un soldato, visse la maggior parte della sua vita sui campi di battaglia, vicino alla scena, spesso al dolore, a documentare i fatti

MILANO – Dopo il successo di Roma, Firenze e Genova arriva allo Spazio Oberdan di Milano la mostra dedicata al grande fotoreporter di guerra Robert Capa, che racconta gli anni della seconda guerra mondiale in Italia. La mostra, realizzata da Fratelli Alinari Fondazione per la Storia della Fotografia, in collaborazione con il Museo Nazionale Ungherese, inaugura il 30 gennaio 2015 e rimarrà visitabile fino al 26 aprile 2015.

LA MOSTRA – A settanta anni di distanza, la mostra racconta lo sbarco degli Alleati in Italia con una selezione di fotografie provenienti dalla serie Robert Capa Master Selection III conservata a Budapest e acquisita dal Museo Nazionale Ungherese tra la fine del 2008 e l’inizio del 2009. La serie, composta da 937 fotografie scattate da Capa in 23 paesi di 4 continenti, è una delle tre Master Selection realizzate da Cornell, fratello di Robert Capa, anch’egli fotografo, e da Richard Whelan, biografo di Capa, all’inizio degli anni Novanta e oggi conservate a New York, Tokyo e Budapest. Le serie, identiche tra loro e denominate Master Selection I, II e III, provengono dalla collezione dell’International Center of Photography di New York, dove è conservata l’eredità di Capa. Le 78 fotografie in bianco e nero scattate nel biennio 1943 – 44, mostrano una guerra fatta di gente comune, di piccoli paesi uguali in tutto il mondo ridotti in macerie, di soldati e civili, vittime di una stessa strage. L’obiettivo di Robert Capa tratta tutti con la stessa solidarietà, fermando la paura, l’attesa, l’attimo prima dello sparo, il riposo, la speranza.

19 dicembre 2014

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