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Piatti cucinati a regola d’arte immortalati dalla fotografia di Alfonso Catalano

Negli scatti di Alfonso Catalano il rapporto tra cucina e arte si materializza nell'incontro con grandi chef di livello internazionale. L'esposizione ''ColorTaste'', allestita a Milano presso il palazzo Isimbardi...
Ultimo weekend per visitare “Colortaste”, mostra fotografica dedicata alle creazioni culinarie degli chef più stellati d’Italia. Il progetto sostiene la onlus Pane Quotidiano

MILANO – Negli scatti di Alfonso Catalano il rapporto tra cucina e arte si materializza nell’incontro con grandi chef di livello internazionale. L’esposizione “Colortaste”, allestita a Milano presso il palazzo Isimbardi, è stata inaugurata l’11 marzo con la partecipazione di Benedetta Parodi, il Presidente della Provincia di Milano e l’Assessore Moda, Eventi, Expo. La mostra sarà visitabile fino al 18 marzo.

CUCINA E FOTOGRAFIA – A 14 cuochi italiani è stato chiesto di preparare i loro piatti ispirandosi all’arte pittorica, con la creazione di composizioni ottenute disponendo “ad arte” gli ingredienti su una “tela” trasparente. Il lavoro è proposto in mostra a Milano nel cortile d’onore di Palazzo Isimbardi con il patrocinio della Provincia di Milano e di Expo 2015, il sostegno di Gabriella Magnoni Dompé e Stefano Guindani, e la collaborazione di Honegger Group per gli allestimenti e dell’agenzia Omnia Relations per la comunicazione. Lo scopo finale della mostra è quello di sostenere la onlus milanese Pane Quotidiano – che quest’anno raggiunge 115 anni dalla fondazione e che tutti i giorni distribuisce razioni alimentari per i meno abbienti – attraverso la vendita delle opere in mostra che sono disponibili per collezionismo. Il ricavato delle vendite verrà interamente devoluto all’organizzazione stessa. L’allestimento è curato da Paola Ricciardi col ordinamento di Marco Ferri.

IL PERCORSO ESPOSITIVO
– Il percorso espositivo si articola in una serie di immagini di grande formato dedicate ai lavori “pittorici” realizzati da 14 chef stellati Michelin e si completa con scatti di backstage che raccontano il making of del lavoro e alcuni ritratti dei celebri cuochi. Lontano dagli schemi consueti della guida gastronomica, la scelta degli chef è stata effettuata sulla base del passaparola: a ogni cuoco è stato chiesto di segnalare un collega, e il fotografo ha potuto così tracciare la sua mappa. Sulle immagini Paola Riccardi, curatrice della mostra, afferma: “E’ incredibile quanto in questo lavoro siano presenti l’arte e la pittura del Novecento, che sembrano evocate con sicurezza e cognizione da maestri dell’arte culinaria, anch’essi artisti sublimi. La prima volta che ho scorso queste immagini mi ha colpito proprio la magia di un viaggio visivo nella pittura con riferimenti inequivocabili ai grandi capolavori dell’arte astratta e contemporanea”.


UN VIAGGIO  FOTOGRAFICO NELLE CUCINE PIÙ STELLATE D’ITALIA
– Per questo progetto Alfonso Catalano ha compiuto un lungo viaggio fotografico in Italia: da Roma alla Costiera Amalfitana, da Pistoia a Bolzano, da Senigallia a Milano, passando dalle cucine di oltre una dozzina di chef tra i più noti a livello internazionale. L’idea di partenza è semplice: sollecitare i cuochi a creare i loro piatti lavorando e disponendo il cibo su un piano traslucido, come fosse la tela di un quadro. Il risultato è un “catalogo” della capacità pittorica dei cuochi che, artisti della cucina, utilizzando come materia prima il cibo e scegliendo liberamente gli ingredienti hanno saputo creare vere e proprie opere pittoriche. Fonte d’ispirazione per queste composizioni è la pittura astratta del 900, che lo chef reinventa servendosi degli stessi ingredienti che quotidianamente utilizza per realizzare le proprie ricette. Il cuoco diventa così artista tout-court, trascendendo la sfera gastronomica per appagare il proprio spirito creativo, in un significativo gioco di rimandi in cui il processo di manipolazione degli ingredienti resta focale. La tecnica fotografica utilizzata risulta determinante per permettere la trasformazione del piatto in un’installazione artistica, dove la dimensione propriamente culinaria risulta quasi impercettibile. La costruzione del set fotografico diventa parte integrante dell’opera: la “tela” è costituita da una lastra bianca traslucida retro-illuminata capace di creare suggestivi effetti di trasparenza, in contrasto con i colori accesi degli ingredienti e delle salse. Il progetto fotografico Colortaste è stato anticipato dall’originale “shoot-cooking” – showcooking & live shooting – ospitato all’interno della pasticceria Regina di Quadri di Bologna per Arte Fiera 2013, reso possibile grazie all’ospitalità di Francesco Elmi, nome di punta dell’Accademia Maestri Pasticceri Italiani.

GLI CHEF – A partecipare sono gli chef stellati Stefano Baiocco del Ristorante Grand Hotel Villa Feltrinelli di Gargnano (BS), Moreno Cedroni del Ristorante Madonnina del Pescatore di Senigallia (AN), Enrico Cerea del Ristorante Da Vittorio, Brusaporto (BG), Igles Corelli del Ristorante Arman di Pescia (PT), Anthony Genovese del Ristorante Il Pagliaccio, Roma, Antonio Guida de Il Pellicano di Porto Ercole (GR), Alfonso Iaccarino ed Ernesto Iaccarino del Ristorante Don Alfonso 1890 di Sant’Agata sui due Golfi (NA),Valentino Marcattilii del Ristorante San Domenico di Imola (BO), Aurora Mazzucchelli del Ristorante Marconi di Sasso Marconi (BO), Norbert Niederkofler del Ristorante St. Hubertus Hotel Rosa Alpina di San Cassiano in Badia (BZ), Giancarlo Perbellini del Ristorante Perbellini di Isola Rizza (VR), Valeria Piccini del Ristorante Da Caino di Montemerano (GR), Claudio Sadler del Ristorante Sadler di Milano e Luisa Valazza del Ristorante Al Sorriso di Soriso (NO).

IL FOTGORAFO
–  Alfonso Catalano nasce in Svizzera, a Brugg, nel 1967. Nel 1991 muove i primi passi come fotografo nella redazione del quotidiano “Il Giornale di Napoli” occupandosi principalmente di cronaca sociale: realizza reportage fotografici legati alla complessa realtà urbana della Campania e del sud Italia, nei quali, denunciando puntualmente le profonde contraddizioni del periodo, vengono affrontati temi delicati come l’emergenza casa, il permanere delle disumane condizioni dei pazienti negli istituiti psichiatrici nonostante la legge Basaglia, il disastro ambientale. L’esigenza di migliorarsi e di approfondire le tecniche fotografiche lo porta a Milano, dove completa gli studi diplomandosi in fotografia presso l’istituto Riccardo Bauer. Nella stessa Milano entra a fare parte dello staff dell’agenzia Farabolafoto – oggi archivio storico – diventandone uno dei fotografi di punta, inizia a collaborare con l’editoria periodica e si avvicina al mondo della moda. Nel 2004 vince il Venice Movie Stars Photography Award in occasione della 61a Mostra del Cinema di Venezia. Nel 2006, dopo un periodo di collaborazione con l’agenzia fotografica La Presse, Alfonso Catalano entra a fare parte del team dell’agenzia SGP di Stefano Guindani di cui tutt’oggi fa parte. Qui mette a frutto le competenze eclettiche acquisite negli anni precedenti, sviluppando una forte inclinazione per il reportage, il ritratto e la fotografia di moda e realizzando servizi fotografici per i maggiori periodici italiani e internazionali e per i brand più prestigiosi del made in Italy.

LE PAROLE DELLA MADRINA BENEDETTA PARODI – Benedetta Parodi, madrina della serata, ha dichiarato: “Sono felice di prendere parte a questo progetto che aiuta Pane Quotidiano, un’associazione storica che fin dal secolo scorso distribuisce gli alimenti base alle persone bisognose. Grazie alla fotografia di Alfonso Catalano l’alta cucina diventa davvero un’opera d’arte e si mette al servizio delle persone più bisognose. Un’iniziativa davvero importante a cui sono fiera di partecipare come madrina”.

LA ONLUS PANE QUOTIDIANO
– La onlus Pane Quotidiano nasce da una fondazione laica istituita a Milano nel 1898 da Edoardo Banfi con lo scopo di distribuire pasti alla popolazione indigente e denominata Società del Pane Quotidiano, nella fondata convinzione che il pane, come alimento base, non dovesse mancare sulla tavola di nessuno. Nel 1908 la Società del Pane Quotidiano viene iscritta nella Gazzetta Ufficiale tra gli Istituti di pubblica assistenza (IPAB). Quest’anno festeggia i 115 anni dalla fondazione, continuando a lavorare alacremente e sempre più capillarmente sul territorio grazie a una fitta schiera di volontari allo scopo per la quale è nata. Pane Quotidiano distribuisce oggi circa 3000 pasti al giorno, eccedenze alimentari e aiuti, a persone in serie difficoltà.

15 marzo 2013

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