Stasera alle ore 18 l’Istituto Cervantes di via Dante, a Milano, inaugurerà una mostra dal titolo “David Douglas Duncan fotografa Picasso”. Domani, sempre alle ore 18, una tavola rotonda cercherà di approfondire la figura artistica di Pablo Picasso
MILANO – Nel 1956, in uno dei suoi viaggi in Europa, David Douglas Duncan si diresse a Cannes. Con un anello con la scritta “Picasso – Duncan” come regalo di benvenuto, il fotogiornalista venne ricevuto in casa dall’artista mentre quest’ultimo si trovava nella vasca da bagno. In quell’occasione Duncan scattò il primo celebre ritratto a Pablo Picasso. Oggi, mercoledì 10 ottobre, alle ore 18, l’Istituto Cervantes di Milano, in collaborazione con il Museo Picasso Màlaga, inaugura “David Douglas Duncan fotografa Picasso”, una mostra che espone una selezione di 28 fotografie, scelte tra le centinaia che il fotografo David Douglas Duncan scattò a Pablo Picasso tra il 1956 e il 1961. In occasione della mostra, l’Instituto Cervantes ha organizzato per domani, giovedì 11 ottobre, alle ore 18, una tavola rotonda a cui parteciperanno il direttore del Museo Picasso Màlaga Josè Lebrero, i curatori della mostra Tatyana Franck e Stephanie Ansari, Pablo Rossi e Marco Carminati, critico d’arte de Il Sole 24 Ore. Durante l’incontro si cercherà di approfondire la figura artistica di Pablo Picasso, addentrandosi nella sua intimità e nei suoi processi creativi, oltre al contesto in cui è sorta la sua ispirazione.
UNA GRANDE AMICIZIA – “Credo possiate diventare buoni amici”, così aveva detto Robert Capa a David Douglas Duncan per convincerlo a conoscere Pablo Picasso e a suonare alla sua porta di casa, l’8 febbraio 1956. Gli aveva aperto la porta Jacqueline, l’ultima sposa di Picasso. Quel giorno del 1956, il fotografo indossava un anello d’oro con una strana pietra azzurra, un regalo di benvenuto su cui compariva la scritta “Picasso – Duncan”. “Digli di entrare”, aveva detto Picasso a Jacqueline dalla vasca da bagno. Duncan era entrato e aveva scattato una delle più celebri foto della storia della fotografia: Picasso nella vasca che guarda divertito verso la macchina fotografica. L’amicizia tra loro è durata fino alla morte dell’artista, nel 1973. Da quel giorno Duncan ha scattato più di 25.000 fotografie, ritraendo Picasso in tutte le possibili versioni: mentre gioca con i suoi figli, mentre assiste ad una corrida, mentre mangia, mentre riceve i suoi amici e, soprattutto, mentre lavora. Proprio per questo motivo le fotografie esposte all’interno della mostra si considerano tra i migliori tentativi rivolti alla comprensione di Pablo Picasso e della sua opera, offrendoci anche la possibilità di esplorarne il processo creativo, diventando testimoni del lavoro meticoloso e del suo sguardo multiplo.
IL FOTOGRAFO – David Douglas Duncan nacque a Kansas City nel 1916. Durante i suoi studi di archeologia e zoologia marina si dedicò anche all’apprendimento della lingua spagnola, una scelta questa che sarà profetica, soprattutto perché gli permetterà di comunicare con Pablo Picasso. Durante la Seconda Guerra Mondiale fu reporter nel fronte Sud del Pacifico e i suoi lavori ebbero un discreto successo presso riviste come la National Geographic, cosa che gli permise di portare avanti la sua attività fotografica anche al termine del conflitto. Così tra il 1946 e il 1956 fu fotogiornalista per la rivista Life, e catturò immagini della fine dell’occupazione britannica in India, il boom del petrolio in Arabia Saudita, la guerra civile in Grecia e, in particolare, le guerre in Corea e Vietnam. Nel 1971 fu il primo fotografo ad esporre con una personale nel Whitney Museum of American Art di New York, dopo aver ricevuto nel 1967 la medaglia d’oro “Robert Capa”. Il suo incontro con Pablo Picasso, promosso dallo stesso Capa, oltre a segnare un profondo sodalizio professionale, inaugurò un’amicizia che durò fino alla morte dell’artista, nel 1973.
10 ottobre 2012