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Nasce Camera, il primo centro italiano per la fotografia

Creare in Italia un centro dedicato alla fotografia capace di valorizzare, preservare e promuovere la fotografia italiana a livello nazionale ed internazionale. Con questo obiettivo nasce a Torino...

Sostenuto da un comitato rappresentativo delle più importanti realtà museali e di ricerca fotografica del mondo, sorgerà a Torino nella primavera 2015 un centro interamente dedicato alla fotografia

MILANO – Creare in Italia un centro dedicato alla fotografia capace di valorizzare, preservare e promuovere la fotografia italiana a livello nazionale ed internazionale. Con questo obiettivo nasce a Torino, sostenuto da un comitato consultivo internazionale rappresentativo delle più importanti realtà museali e di ricerca fotografica del mondo, Camera, Centro Italiano per la Fotografia. L’iniziativa, patrocinata e sostenuta dalla Città di Torino, dota il nostro Paese di una struttura volta alla valorizzazione e alla promozione su scala nazionale e internazionale della fotografia italiana. Accompagneranno le attività espositive, didattiche, conservative e di ricerca Magnum Photos, che per vocazione da sempre promuove attività culturali volte a valorizzare la fotografia in ogni sua forma e Leica Camera Italia, lo storico produttore tedesco di fotocamere e obiettivi che festeggia nel 2014 i suoi cento anni.

LUOGO DI INCONTRO – Pensato, voluto e organizzato dal direttore di Magnum Photos Lorenza Bravetta, lo spazio di via delle Rosine sarà aperto al pubblico, agli studiosi e agli estimatori a partire dalla primavera 2015. Il progetto nasce dal desiderio di dotare l’Italia di un Centro dedicato alla fotografia, in grado di interagire con i principali musei del mondo che di fotografia si occupano e di valorizzare e promuovere la fotografia italiana in un dialogo permanente e creativo con la fotografia internazionale.Un luogo di incontro per i cittadini, con un’offerta culturale diversificata per tutte le categorie di pubblico, di attrazione per appassionati e semplici amatori, di studio e di formazione. Camera sarà una “piattaforma” per esposizione, produzione, archiviazione, formazione, incontro e dibattito intorno alla fotografia. Al centro delle attività, la produzione fotografica italiana del XX e XXI secolo, la storia sociale e culturale delle immagini, le condizioni di produzione e le modalità di diffusione e ricezione delle stesse.

I TRE FILONI – Lorenza Bravetta ci guida attraverso le iniziative principali di Camera. “Le attività saranno legate a tre filoni: il primo è rappresentato dal Centro Espositivo, di confronto e di dibattito sui molteplici ruoli dell’immagine nella vita come nell’arte. Nello specifico, ospiteremo 3 mostre istituzionali ogni anno di fotografia italiana e straniera, e diverse mostre legate a dei progetti sperimentali e di ricerca, aperti alla giovane generazione di fotografi italiani; il secondo riguarda un filone Didattico dove, attraverso workshop e masterclass a cura di grandi fotografi, chiunque lo desideri potrà avvicinarsi o migliorare la pratica fotografica e dove saranno sviluppate una serie di attività pedagogiche, in collaborazione con prestigiose istituzioni nazionali e internazionali prevalentemente orientate ai giovani e agli studenti, e di iniziative e laboratori per formare “cittadini/osservatori”, con l’obiettivo di fornire gli strumenti per la lettura e la comprensione di un’immagine attraverso l’esercizio dello “sguardo”; il terzo filone è quello Conservativo, dove possano confluire, mediante acquisizioni, donazioni o comodati, importanti collezioni pubbliche e private, con l’obiettivo di costituire un patrimonio di riferimento, valorizzarlo, catalogarlo, archiviarlo, studiarlo, esporlo e salvaguardarlo”.

DARE PRESTIGIO ALL’ARTE DELLA FOTOGRAFIA – Un Centro dedicato alla fotografia di cui si sentiva il bisogno. Sempre Lorenza Bravetta ci spiega come mai in Italia la fotografia non sia abbastanza valorizzata e conosciuta a carattere nazionale. “Ciò è dovuto alla nostra storia. L’Italia ha dato i natali a Michelangelo e Leonardo, è la culla del Rinascimento, è ricca di beni artistici. Probabilmente, la fotografia non è stata mai considerata in paese così ricco di patrimonio artistico e culturale alla stregua di altre espressioni artistiche, come invece è avvenuto in altri paesi come Francia, Inghilterra, Germania. Da un lato, credo ci sia una ragione storica legata al patrimonio artistico italiano, dall’altra credo che in Italia non ci sia mai stata una struttura capace di mettere a sistema le competenze. L’Italia ha un patrimonio fotografico importantissimo, ha grandi fotografi come Alex Majoli, Paolo Pellegrin, Davide Monteleone, Fabio Bucciarelli, che poi individualmente si affermano all’esterno vincendo premi e facendo parte di grandi realtà ed agenzie internazionali. Quello che non si riesce a fare è presentare la fotografia italiana in modo strutturale ed organico. Di solito ciò spetterebbe allo Stato, come avviene in Francia, ma in Italia ciò non avviene. Ecco perché forse attraverso la creazione di Camera si potrà colmare questa lacuna”.

5 aprile 2014

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