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Michele Cirillo di Luci Distorte, ”Il mio progetto è creare una conoscenza fotografica alla portata di tutti”

Michele Cirillo è uno di quei giovani che la fotografia negli ultimi anni ha stregato e conquistato. Ma malgrado la sua giovanissima età (classe 1988), Michele coltiva questa sua passione con grande professionalità...
Il creatore del blog racconta come è nata la sua passione per la fotografia, oggi coltivata anche in rete attraverso l’informazione e la condivisione

MILANO – Michele Cirillo è uno di quei giovani che la fotografia negli ultimi anni ha stregato e conquistato. Ma malgrado la sua giovanissima età (classe 1988), Michele coltiva questa sua passione con grande professionalità – dagli studi di grafica alla collaborazione con il Ministero dell’Ambiente come consulente –, con l’intento di trasmettere le sue conoscenze agli altri attraverso la condivisione in rete. E’ da questo proposito che è nato nel 2008 il sito Luci Distorte, uno spazio dove raccogliere i suoi scatti, ma anche un blog per parlare di fotografia a 360 gradi. In quest’intervista Michele racconta il suo percorso di giovane fotografo, fatto di attimi indimenticabili racchiusi in uno scatto e continui viaggi in città straniere, nelle quali ogni luogo diventa un teatro fonte di ispirazione.

Come è nata la tua passione per la fotografia? Cosa rappresenta per te e soprattutto perché l’hai scelta tra tante altre forme d’arte e di comunicazione?
La mia passione per la fotografia è nata per curiosità e si è sviluppata per bisogno. La curiosità ha spinto le mie mani ad aprire una vecchia Pentax del 1986 per vedere come funzionava, e una volta capito di aver bruciato il mio primo rullino non mi rimaneva che comprarne un altro e continuare a provare. Il bisogno di fotografare è maturato con il tempo, con l’esigenza di non perdere determinati momenti o di dargli l’importanza che meritano…per mostrarli a tutti, per avere la prova che sono esistiti. Quella che può sembrare un espressione romantica del mio rapporto con la fotografia è, in verità, molto più pragmatica: ho una pessima memoria.

Quali sono stati finora i tuoi studi? Verso quale percorso fotografico sei orientato?
Contrasto il mio lavoro di consulente grafico con il desiderio continuo di viaggiare. Passeggiare in una città straniera con la reflex a tracolla mi stampa addosso il sorriso più bello che ho. Tornando a casa passo le ore a riguardare gli scatti e immancabili, dentro ogni immagine, ci sono delle persone: primi piani, azioni quotidiane e non, da sole o in gruppo, a riposo o al lavoro, bambini e anziani. Tutto diventa un grande palco di un teatro, dove gli attori, inconsapevoli del loro straordinario ruolo, vengono immortalati dai miei scatti, il più delle volte impunemente rubati dalle situazioni in cui mi ritrovo.

Chi sono i grandi della fotografia che ti hanno ispirato? Per quali ragioni?
Amo il lavoro di Steve McCurry, e il suo colorato modo di raccontare il mondo. Mentre il mio approccio alla fotografia si avvicina molto a quello di Doisneau che rimaneva in strada per ore, fiducioso che prima o poi fosse successa qualcosa che valeva la pena di immortalare. I suoi scatti su Parigi sono semplicemente strepitosi. Altri fotografi che hanno il potere di stupirmi sono: André Kertész, Henri Cartier-Bresson, David Alan Harvey e molti altri.

In rete sei conosciuto come l’autore del blog “Luci distorte”, uno spazio tutto dedicato alla fotografia. Quando è nato e sotto quale proposito?
Il mio blog, Luci Distorte, è nato dall’esigenza di imparare ad approcciarmi alla fotografia digitale. Quando, 2 anni fa, comprai la mia prima reflex digitale, capii che avevo molto da imparare e decisi di scrivere tutto quello che di nuovo stavo apprendendo, per metterlo a disposizione di tutti.

Quali possibilità ti ha offerto?
Il blog mi ha permesso di entrare in contatto con tantissime persone: neofiti che hanno bisogno di una mano, appassionati che vogliono uno scambio di consigli, ma anche aziende che vogliono che recensisca i loro prodotti e clienti che mi vogliono come fotografo per gli ambiti più disparati. Il livello di visite giornaliere sul blog è tale che lo reputo quasi un secondo lavoro. Un bellissimo secondo lavoro.

Quali saranno i tuoi prossimi progetti in ambito fotografico?
Sicuramente ci saranno altri reportage di viaggio, questa volta rivolti verso l’India e la Cambogia.
Inoltre mi piacerebbe molto contribuire a creare una coscienza che ci avvicini di più alla natura e al rispetto che merita. Questo sarà sicuramente uno dei prossimi progetti che spero di poter realizzare.

8 novembre 2012

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