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Il fotografo Matteo Bertolio e il reportage in Africa, “Vi mostro il vuoto”

Dalle riviste patinate ai reportage, dall'Italia all'Africa, da Milano in Etiopia per raccontare la sua incredibile esperienza a Adamitullo in Etiopia

MILANO –  Abbiamo intervistato Matteo Bertolio, celebre fotografo di moda ma non solo. Dalle riviste patinate ai reportage, dall’Italia all’Africa, da Milano in Etiopia per raccontare la sua incredibile esperienza a Adamitullo, un paese a circa 170 km da Addis Abeba, dove dal 1988 i Salesiani hanno fondato un centro scolastico con la scuola elementare e spazi per il gioco e le attività ricreative. Il progetto “Amici di Adamitullo onlus” nasce dall’incontro di un gruppo di amici con Don Cesare Bullo, padre salesiano in missione nel mondo da cinquant’anni.

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Come è nata l’idea del reportage?

Non ero mai stato in Etiopia ma era una meta che volevo conoscere. Con l’occasione di raggiungere i padri Salesiani ho visto il villaggio. Non era pianificato ma poi è successo e sono nate queste fotografie, un po’ casualmente.

 

Le fotografie intendono testimoniare il cambiamento possibile e convincere le persone ad aderire il progetto?

Io ho fatto un reportage che non intendeva essere né glamour né pietoso. Una fotografia neutra, ho voluto mostrare il vuoto, una realtà dove non c’è niente, perché il paese è molto poco strutturato ma c’è un progetto in divenire.

 

Sia a livello personale che tecnico, qual è l’aspetto che l’ha colpita di più?

La fatica nel farlo. Nei giovani non c’è la predisposizione al sacrificio, l’opera è retta da over 70 anni, partiti a 25 anni, sono 40 anni che si dedicano alle missioni. Mi ha colpito l’energia, la fatica e la conoscenza, non solo del territorio.

 

C’è una foto a cui è più legato?

Abbiamo realizzato uno slide show sulla base della durata di una canzone. Forse il ritratto una bambina con le trecce che è il trait d’union tra educazione ed essere già adulti. I bambini africani sono già d’aiuto alla famiglia, sono molto educati e indipendente. Mi ha colpito questa bambina che si preparava da sola davanti allo specchio…

 

Ph: Matteo Bertolio

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