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L’Emilia Romagna negli scatti di Gabriele Basilico

Inaugurerà il 23 novembre prossimo, presso la Galleria civica di Modena, la mostra fotografica ''Gabriele Basilico nella collezione della Galleria civica di Modena''...

Modena rende omaggio al fotografo milanese attraverso la mostra "Gabriele Basilico nella collezione della Galleria civica di Modena", all’interno della quale sono proposti gli scatti più belli dei diversi progetti ambientati in Emilia Romagna

MILANO – Inaugurerà il 23 novembre prossimo, presso la Galleria civica di Modena, la mostra fotografica "Gabriele Basilico nella collezione della Galleria civica di Modena". Curata da Silvia Ferrari, promossa e organizzata dalla Galleria civica di Modena e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena con il sostegno dell’Assessorato alla Cultura della Regione Emilia-Romagna, la mostra è realizzata in collaborazione con Giovanna Calvenzi, e sarà visitabile sino al 26 gennaio 2014. 

L’EMILIA ROMAGNA VISTA DAGLI OCCHI DI GABRIELE BASILICO – Fra piste da ballo e periferie urbane, scorci di architetture e aree industriali dismesse, si distende un racconto per immagini, circa una novantina, di luoghi indagati dal celebre fotografo milanese, uno dei più noti interpreti della fotografia di paesaggio del nostro Paese. Incaricato nel 1978 dal mensile "Modo" di compiere un’indagine fotografica sul mondo delle discoteche in Emilia Romagna, e più compiutamente sul fenomeno delle balere emiliane, Basilico realizzò un reportage di quella che fu poi definita la “Nashville italiana”, esplorando trecento chilometri di dancing, da Reggio Emilia alla Ca’ del Liscio di Ravenna, ricavandone così un affresco sul divertimento di massa che ritrae "luoghi esuberanti e originali, ma con un’atmosfera un po’ nostrana, tutta italiana". Fra i locali visitati, il Club 501 di Gualtieri, il Marabù di Sant’Ilario d’Enza, il Picchio Rosso di Formigine. Di questa serie, che fu esposta a Modena per la prima volta nel 1980 e probabilmente fra quelle meno conosciute, traccia significativa del suo primo approccio alla fotografia, più attento allo sguardo sociale e impegnato, viene presentata oggi una selezione di una ventina di immagini.


TRA LOCALI DA BALLO E AREE INDUSTRIALI DISMESSE
– La mostra ripercorre inoltre la presenza a Modena di Gabriele Basilico, protagonista di tre storiche campagne di documentazione fotografica: "Gli occhi sulla città", che condusse insieme a Olivo Barbieri e Mimmo Jodice nel 1994 su incarico del Comune di Modena, "L.R. 19/98. La riqualificazione delle aree urbane in Emilia-Romagna" del 2001, promossa dalla Regione Emilia-Romagna e dall’IBC, Istituto Beni Culturali della Regione Emilia-Romagna, che ha documentato le aree dismesse, quasi sempre ai margini della città storica, ex acciaierie, ex fonderie, ex mercato bestiame, ex vinacce, esemplare ricognizione delle trasformazioni urbane, ed infine quella del 2011, scaturita dalla convenzione tra Comune di Modena e IBC, come parte del volume "Città e architetture. Il Novecento a Modena", curato dall’Ufficio Ricerche e Documentazione sulla Storia Urbana del Comune di Modena in collaborazione con la Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, come strumento, rivolto ai cittadini, di lettura e comprensione della relazione fra architetture e spazio urbano nel secolo scorso.

UNA SELEZIONE DI SCATTI INEDITI – Di quest’ultima indagine sul territorio saranno presentate 25 fotografie, oggi esposte per la prima volta. Il progetto poi si arricchisce grazie alla collaborazione della Fondazione Fotografia, che ha prestato cinque opere di grande formato, vedute urbane di città europee quali Bilbao, Porto, Genova, Milano, Dieppe, realizzate tra gli anni Ottanta e Novanta, particolarmente significative della cifra stilistica del fotografo, e dell’IBC di Bologna, che ha integrato il nucleo dedicato alle aree urbane dell’Emilia Romagna. Approfondisce la figura dell’autore la proiezione del film documentario "Gabriele Basilico", parte della collana "Fotografia Italiana", realizzato nel 2009 dalla casa di produzione video Giart, in collaborazione con Contrasto, con il patrocinio della Cineteca di Bologna.

GABRIELE BASILICO – Gabriele Basilico è nato a Milano nel 1944. Dopo la laurea in architettura si è dedicato con continuità alla fotografia. La forma e l’identità delle città, lo sviluppo delle metropoli, i mutamenti in atto nel paesaggio postindustriale sono stati da sempre i suoi ambiti di ricerca privilegiati. Considerato uno dei maestri della fotografia contemporanea, è stato insignito di molti premi, e le sue opere fanno parte di importanti collezioni pubbliche e private italiane e internazionali. "Milano ritratti di fabbriche" è il primo lungo lavoro che ha come soggetto la periferia industriale, e corrisponde alla sua prima mostra presentata in un museo, seguita dal progetto "Bord de mer". Nel 1991 ha partecipato, con altri fotografi internazionali, ad una missione a Beirut, città devastata da una guerra civile durata 15 anni. Da allora Gabriele Basilico ha prodotto e partecipato a numerosissimi progetti di documentazione in Italia e all’estero. Tra i lavori più recenti, "Roma 2007", "Silicon Valley ’07”, "Mosca Verticale", "Istanbul 05.010", Shanghai 2010, Beirut 2011, Rio 2011, “Leggere le fotografie”. Ha partecipato alla XIII Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia con il progetto “Common Pavilions”. Gabriele Basilico si è spento a Milano il 13 febbraio scorso.

11 ottobre 2013

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