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Le 5 fotografie più costose vendute all’asta

La fotografia negli anni è riuscita ad affermarsi come forma d’arte al pari di tutte le altre e come mezzo di grande importanza storica e culturale. Dopo che alcuni scatti sono stati venduti per più di 1 milione di dollari...

La fotografia, al pari delle altre forme d’arte, è in grado di creare un giro d’affari di grande portata. Ma a quanto può essere venduta una fotografia d’autore? Ecco la top 5 delle fotografie più costose mai vendute all’asta

MILANO – La fotografia negli anni è riuscita ad affermarsi come forma d’arte al pari di tutte le altre e come mezzo di grande importanza storica e culturale. Dopo che alcuni scatti sono stati venduti per più di 1 milione di dollari, è arrivato il momento di ammettere che la fotografia ha un forte impatto sulle collezioni d’arte di tutto il mondo. Ma cos’è che rende una fotografia così preziosa? Come ogni opera d’arte, può essere determinato dalla storia dietro l’immagine, dalla fama dell’artista stesso, dalla domanda e dall’offerta dello scatto, e dal valore stabilito da precedenti lavori venduti per grandi somme. Tutti questi fattori influenzeranno il costo globale di un pezzo che viene venduto all’asta. Ecco allora la top 5 delle fotografie più care vendute all’asta.

‘’RHEIN II’’ di Andreas Gursky, 1999

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Si chiama ‘Rhein II’ ed è stata fotografata da Andreas Gursky. Un martedì notte del 2011 questa fotografia è stata venduta dalla celebre casa d’aste Christie’s per 4,3 milioni di dollari, il che la rende la fotografia più costosa mai venduta. L’immagine è la seconda di una serie di 6 raffiguranti il fiume Reno che scorre orizzontalmente lungo il campo di vista, tra i prati verdi e sotto un cielo coperto. Gursky ha riprodotto una grande stampa a colori della fotografia, montata su un vetro acrilico, e successivamente posta in un telaio; l’immagine misura 190 cm x 360 cm.

‘’UNTITLED #96’’ di Cindy Sherman, 1981

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‘Untitled # 96’ è stato venduta per 3,89 milioni dollari. L’acquirente sarebbe un commerciante di New York, Philippe Segalot, così come il suo venditore, il commerciante Per Skarstedt. C’è una dualità nelle opere della Sherman: da una parte, il fantasticare su ciò che mostra l’immagine, dall’altra la rappresentazione stessa della fotografia. L’osservatore non vede la rappresentazione della donna, ma la donna stessa, in quanto l’immagine diviene surrogato della realtà, e ogni posa ed espressione facciale sembrano esprimere un’immisurabile interiorità. I frame congelano i momenti della performance e il senso della personalità è intrappolato nell’immagine stessa; questi concetti vengono espressi al meglio nello scatto in questione.

‘’DEAD TROOPS TALK’’ di Jeff Wall , 1992

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Questa fotografia dell’artista canadese Jeff Wall fu venduta all’asta per 3,6 milioni di dollari, un record per l’artista e quasi il doppio del prezzo di vendita stimato. L’immagine raffigura soldati insanguinati e smembrati, conversare sul fianco di una collina rocciosa. Christie’s ha definito questo lavoro “monumentale”, perché mostra come i soldati reagiscano in vari modi di fronte ai propri morti. Per questo scatto furono utilizzati degli attori , ed è una delle opere più riconoscibili di Wall. Il suo titolo completo sarebbe il seguente: Truppe morte che parlano (una visione dopo un agguato di una pattuglia russa, vicino a Moqor, Afghanistan, inverno 1986).

‘’99 CENT II DIPTYCHON’’ di Andreas Gursky ,2001

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Il 7 febbraio 2007, la casa d’aste Sotheby’s di Londra, ha venduto questa fotografia di Andreas Gursky per 3,4 milioni di dollari. E’ significativo il fatto che questo scatto sia stato venduto come parte di una vendita di arte contemporanea, e non di fotografia. L’immagine di Gursky è stata l’unica ad essere stata venduta la sera del 7 febbraio; nella descrizione dell’opera in catalogo, Sotheby’s confronta stilisticamente la fotografia con la tecnica di Jackson Pollock, con le griglie ripetitive tipiche di Sol Lewitt, con le pile di oggetti di Donald Judd, e riprende l’interesse tematico nei beni di consumo di Andy Warhol. Nel catalogo viene dichiarato “Eseguite su larga scala, le sue fotografie esaminano il paesaggio post-capitalista, alla ricerca dei significanti che definiscono la nostra vita quotidiana”.

“THE POND-MOONLIGHT’’ di Edward Steichen, 1904

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‘The Pond-Moonlight’ è una fotografia di Edward Steichen, scattata nel 1904 a Mamaroneck, New York, vicino alla casa del suo amico e critico d’arte Charles Caffin. Lo scatto raffigura uno stagno che attraversa un bosco, con una parte della luna che appare sopra l’orizzonte in un divario tra gli alberi. La singolarità di questo scatto è che anticipa la prima fotografia che utilizza la tecnica a colori (nel 1907), ed è stata creata applicando manualmente delle gomme specifiche sensibili alla luce. Esistono solo 3 versioni dell’immagine “The Pond-Moonlight”, e ognuna di esse è unica grazie all’applicazione a mano delle gomme per colorarla. Le altre due versioni sono conservate in collezioni museali, e lo straordinario prezzo di vendita della stampa è, in parte, attribuibile al suo carattere one-of-a-kind e alla sua rarità.

13 luglio 2014

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