Fotografo più noto in Australia, nei suoi scatti ha raffigurato la sua terra natale, dalla natura ai paesaggi architettonici delle città, sino al nudo artistico
MILANO – Maxwell Dupain Spencer è considerato uno dei più grandi fotografi australiani. Nacque a Sidney nel 1911, e studiò alla Sydney Grammar School. A 13 anni gli fu regalata la sua prima macchina fotografica, e rapidamente sviluppò un avido interesse per la fotografia. Vinse il “Carter Memorial Prize for Productive Use of Spare Time” nel 1928 e si unì al NSW Photographic Society un anno dopo. Qui ebbe modo di incontrare la leggenda della fotografia pittorialista australiana: Harold Cazneaux.
L’INIZIO DELLA FORTUNATA CARRIERA – Nel 1930 Dupain iniziò un apprendistato di tre anni con il fotografo Cecil Sydney Bostock, grazie al quale apprese le tecniche della fotografia in studio, la disciplina e la rigorosa attenzione al dettaglio. Nel 1934, all’età di 23 anni, Dupain decise di mettersi in proprio e di aprirsi uno studio in Bond Street. Da qui iniziò una lunga carriera che lo portò ad un grande successo.
LA POETICA DELL’ARTISTA – Attraverso le sue immagini, Dupain ha sottolineato la semplicità e l’immediatezza dello scatto, creando opere che si caratterizzano per l’audacia del punto di vista, la messa a fuoco nitida e le armoniose composizioni grafiche. Dupain ha fotografato instancabilmente la sua amata terra e, in particolare, Sydney, lasciando una eredità di oltre un milione di fotografie. Il suo lavoro è stato raccolto dalle gallerie australiane più importanti e da collezionisti privati di tutto il mondo. Osservò e ritrasse con grande modernità attimi ed emozioni di una nazione, mostrandoci la vita australiana e la “cultura della spiaggia". Altrettanto famosi furono gli scatti architettonici, dalle linee e dalle simmetrie perfette. Anche nel nudo riuscì ad applicare perfettamente la tecnica adoperata per gli interni ed i paesaggi. Dupain giocava con luce e la forma corporea preferendo portare il soggetto a retrocedere rispetto all’insieme al fine di esaltarne mistero e sensualità.
2 ottobre 2013
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