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La street photoghrapy di Garry Winogrand in mostra al San Francisco MOMA

La prima retrospettiva in 25 anni di carriera dell'artista Garry Winogrand - il celebre fotografo di New York City e della vita americana dagli anni '50 fino ai primi anni '80 - in mostra al San Francisco Museum of Modern Art (SFMOMA) fino al 2 giugno 2013...
Una mostra allestita al San Francisco Museum of Modern Art celebra, attraverso una grande retrospettiva, l’opera del fotografo statunitense

MILANO – La prima retrospettiva in 25 anni di carriera dell’artista Garry Winogrand – il celebre fotografo di New York City e della vita americana dagli anni ‘50 fino ai primi anni ‘80 –  in mostra al San Francisco Museum of Modern Art (SFMOMA) fino al 2 giugno 2013. Organizzata dal SFMOMA con la collaborazione dalla National Gallery of Art di Washington DC, l’esibizione “Garry Winogrand” unisce le immagini più rappresentative dell’artista a foto tratte dagli archivi, meno conosciuti, dei suoi ultimi lavori. La mostra offre così una rigorosa panoramica della sua vita lavorativa e rivela per la prima volta l’intera ricerca della sua carriera.

IL RITRATTO DI UN GRANDE FOTOGRAFO
– Più di 300 fotografie esposte e oltre 400 raccolte nel catalogo che accompagna la mostra tratteggiano un vivido ritratto dell’artista, un cronista dell’America del dopoguerra, personalità allo stesso livello di figure quali Norman Mailer e Robert Rauschenberg che senza batter ciglio hanno catturato le oscillazioni dell’America tra ottimismo e straziante sconvolgimento nei decenni successivi alla seconda guerra mondiale. La mostra rappresenta un’occasione unica per il pubblico di San Francisco, Washington, New York, Parigi e Madrid, dove verrà portata nei prossimi mesi.

L’ESPOSIZIONE FOTOGRAFICA – L’esposizione è stata concepita e curata dal fotografo e autore Leo Rubinfien con Erin O’Toole, curatore della fotografia al SFMOMA, e Sarah Greenough, senior curator della fotografia alla National Gallery of Art. Garry Winogrand è diffusamente riconosciuto come uno dei maggiori fotografi del 20esimo secolo, tuttavia il suo completo corpus di lavoro non è ancora stato studiato completamente. È stato enormemente prolifico ma ha in gran parte posticipato la redazione e la stampa del suo lavoro. Morto improvvisamente all’età di 56 anni, ha lasciato circa 6.500 rotoli di pellicola (circa 250.000 immagini) che non aveva mai visto. Circa metà delle foto della mostra non erano mai state esibite o pubblicate finora e più di 100 non erano neanche mai state stampate.

LE TRE SEZIONI – La mostra è divisa in tre sezioni, ognuna riguarda un’ampia varietà di soggetti riconoscibili nella produzione di Winogrand. “Down from the Bronx” presenta fotografie scattate da diversi luoghi di New York dai suoi esordi nel 1950 fino al 1971; “A student of America” è relativo al lavoro eseguito nello stesso arco temporale ma durante viaggi fuori città; e “Boom and Bust” è la sezione riferita prevalentemente al periodo più tardo, dal 1971 (anno in cui ha lasciato New York) fino alla morte avvenuta nel 1984, con fotografie scattate in Texas e nel sud della California, così come immagini di Chicago, Washington, Miami e molte altre località. Questa sezione include un limitato numero di fotografie scattate durante il viaggio di ritorno a Manhattan, che esprimono un senso di desolazione mai comparso nei lavori precedenti.

UN CRONISTA EPICO DEL DOPOGUERRA – Nato nel Bronx, Winogrand è conosciuto soprattutto per i lavori eseguiti negli anni ‘60 a Manhattan, e, sia per i contenuti della sua fotografia che per il suo stile artistico, è diventato uno delle principali voci di quella decade “esplosiva”, al punto da essere definito “il fotografo centrale della sua generazione”. Conosciuto come uno “street photographer” ha lavorato con energia e vigore incessanti, esponendo circa 20.000 rotoli di pellicola nella sua breve vita. Ha fotografato magnati d’affari, donne ritratte per strada, nella vita di tutti i giorni, attori e atleti famosi, hippies, rodei, politici, soldati, animali all’interno di giardini zoologici, automobili, aeroporti, manifestanti che protestavano contro la guerra, operai edili e moltissimi altri soggetti. La vita quotidiana dell’America del dopoguerra è stata immortalata dal celebre maestro in tutte le sue sfaccettature.

10 aprile 2013

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