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La Scozia scoperta attraverso le fotografie di Gabriele Basilico e Marco Introini

Due viaggi distanti nel tempo, due progetti avvicinati dall'amicizia e da un destino ugualmente inconsueto. Gabriele Basilico e Marco Introini hanno condiviso un'identica passione per la fotografia...
La mostra “Viaggi in Scozia”, allestita alla Galleria Bel Vedere di Milano fino al 16 novembre, mette insieme i lavori poco noti di due maestri della fotografia dell’architettura e del paesaggio
MILANO – Due viaggi distanti nel tempo, due progetti avvicinati dall’amicizia e da un destino ugualmente inconsueto. Gabriele Basilico e Marco Introini hanno condiviso un’identica passione per la fotografia, per l’architettura e il paesaggio e, del tutto casualmente, in anni diversi, hanno fotografato in Scozia. Ed entrambi i lavori per anni sono rimasti nei loro archivi per essere presentati oggi, per la prima volta, insieme nella mostra “Viaggi in Scozia”, allestita alla Galleria Bel Vedere di Milano fino al 16 novembre.
UN MAESTRO DELLA FOTOGRAFIA CONTEMPORANEA – Oggi Gabriele Basilico (Milano 1944-2013) è unanimemente considerato uno dei maestri della fotografia contemporanea. È stato insignito di molti premi, e le sue opere fanno parte di importanti collezioni pubbliche e private italiane e internazionali. La forma e l’identità delle città, lo sviluppo delle metropoli, i mutamenti in atto nel paesaggio postindustriale sono da sempre i suoi ambiti di ricerca privilegiati. Ai tempi del suo viaggio in Scozia però, nel 1969, non ha ancora deciso di diventare fotografo. 
IL PRIMO RACCONTO PER IMMAGINI DI BASILICO – Così lui stesso ricorda, nel 2011, questa esperienza: “Nel 1969 studiavo architettura al Politecnico di Milano. Mi interessavo molto di urbanistica, così in estate ho realizzato un lungo viaggio in auto da Milano a Londra e a Edimburgo, per visitare alcune new towns, città di fondazione interamente costruite nel dopoguerra per risolvere il problema dello sviluppo demografico. Alla periferia di Glasgow, in un quartiere molto degradato, ho incontrato dei ragazzini che si sono fatti fotografare per la strada senza problemi. Erano le mie prime fotografie di una periferia urbana e al ritorno, dopo averle sviluppate e stampate, mi era sembrato di aver fatto un buon lavoro. Forse lì è iniziato il mio interesse per la fotografia”. Le immagini di “Glasgow: Processo di trasformazione della città” possono essere infatti considerate il suo primo racconto per immagini compiuto.
UN PROTAGONISTA DELLA FOTOGRAFIA D’ARCHITETTURA – Marco Introini (Milano 1968) Si è laureato in architettura al Politecnico di Milano, dove insegna Fotografia dell’Architettura e Tecnica della Rappresentazione. Fotografo documentarista, ha al suo attivo diverse pubblicazioni, e nel 2006 viene inserito all’interno del catalogo del Padiglione Italiano della X Biennale di Architettura, curato da Franco Purini, tra i venti fotografi di architettura protagonisti degli ultimi dieci anni. Introini realizza il suo viaggio in Scozia tra il 25 aprile e il 1° maggio del 2007. 
IL VIAGGIO DI INTROINI – Con queste parole ripercorre l’itinerario di allora: “Da Edimburgo toccando le città e i paesi portuali che si affacciano sul Mare del Nord, continuando attraverso le Grampians Mountain per arrivare nell’Aberdeenshire ed entrare nella Highland costeggiando il lago di Loch Ness e raggiungere la nostra meta, l’Isola di Skye, la Scozia rivela una forte identità paesaggistica. Il verde adagiato su superfici modellate da antichi ghiacciai, dal vento e dall’acqua, la presenza rarefatta di architetture fa sì che la percezione dell’orizzonte esploda, suscitando, nella sua omogeneità di paesaggio, una curiosità verso quel punto lontano. Rivedendo queste fotografie di viaggio, realizzate anche per provare una macchina fotografica 6×7 da usare a mano libera, mi sembra che non siano solo appunti visivi di luoghi visitati ma, grazie alla forza del paesaggio, riescano a trovare la loro continuità”.
25 ottobre 2013
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