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Il ritratto di una nazione nella fotografia sociale di Lewis Hine

Per la prima volta a Milano, un’'esposizione riunisce sessanta fotografie originali del padre della fotografia sociale. Dal 20 novembre 2013 al 2 febbraio 2014, presso la sede del Centro Culturale di Milano, sarà allestita la mostra ''LEWIS HINE. Costruire una nazione. Geografia umana''...
Una mostra allestita dal 20 novembre 2013 al 2 febbraio 2014 a Milano presenta il lavoro del grande fotografo statunitense
 
MILANO – Per la prima volta a Milano, un’esposizione riunisce sessanta fotografie originali del padre della fotografia sociale. Dal 20 novembre 2013 al 2 febbraio 2014, presso la sede del Centro Culturale di Milano, sarà allestita la mostra “LEWIS HINE. Costruire una nazione. Geografia umana”, promossa dallo stesso CMC Admira
L’ESPOSIZIONE – Gli scatti, provenienti dalla Collezione Rosenblum di New York, propongono i cicli più conosciuti di Hine, dai famosi “Operai dell’Empire State Building” agli “Immigrati di Ellis Island”, dal “Reportage di Pittsbourgh” al “Lavoro minorile in Pennsylvania, North Carolina e Virginia”. Le immagini sono state raccolte da Walter Rosenblum, il grande fotografo americano, allievo prediletto di Hine e protagonista di spicco della stagione della Photo League americana.
IL FILM – Elemento di pregio dell’intero progetto è il film “L’America di Lewis Hine” [60’], di Nina Rosenblum e Daniel Allentuck (Dedalus Production) che verrà proiettato mercoledì 27 novembre, alle ore 21.00, nella “Sala Sironi” del Palazzo dell’Informazione, dove si potrà ammirare il grande mosaico di Sironi del 1931. Proprio in quell’anno terminò la costruzione dell’Empire State Building, di cui Hine fu il fotografo ufficiale, consegnandoci le immortali immagini dei Workers sospesi nell’aria. 
IL FOTOGRAFO DELLA GRANDEZZA UMANA – Lewis Hine, nato nelle campagne del Wisconsin (per la precisione a Oshkosh, nel 1874), porta dentro di sé un senso di stupore e di rispetto per la grandezza della natura umana: un’umanità che ha dimostrato di saper sfidare le leggi della fisica, superare i limiti dello spazio, del tempo e della ragione, anche a costo di rinunce, fatica e sofferenza. Insegnante e sociologo della Columbia University, abbracciò così la macchina fotografica per meglio rappresentare la grandezza umana dentro le condizioni sociali: la sua fotografia costruì una nazione. Una volta Hine confidò: “Se sapessi raccontare una storia con le parole non avrei bisogno di trascinarmi dietro una macchina fotografica”. 
IL FOTOGRAFO SOCIALE – Le sue immagini di uomini volanti sui grattacieli in costruzione, il lavoro minorile e le vedute sterminate dei quartieri industriali divennero gli strumenti coi quali l’America moderna promosse le riforme sociali, e le nuove leggi nell’ambito del lavoro. Nel 1932, venne pubblicato il suo primo volume dal titolo “Men at Work”, ed ebbe subito un successo straordinario: fu il primo esempio di photo story. Egli stesso definiva le sue immagini delle ‘foto-interpretazioni’ e le pubblicava come dei documenti umani. Correndo gli stessi rischi a cui erano sottoposti gli operai, per ottenere le angolature migliori si sistemava in uno speciale cesto, creato appositamente per lui, che dondolava a più di trecento metri di altezza dal suolo sopra la Fifth Avenue. 
L’UOMO E IL FARE – La rassegna si inserisce nel percorso che il CMC e Admira stanno portando avanti da 7 anni come approfondimento del linguaggio fotografico applicato a tematiche universali, appassionanti e controverse. Dopo la trilogia dedicata al rapporto tra l’uomo e la metropoli, nel 2012 si è concluso il ciclo di tre esposizioni incentrate sulla relazione tra l’uomo e l’ambiente. La mostra di Lewis Hine dà il via alla terza trilogia che affronta l’argomento de “L’uomo e il fare”.
AUTUNNO AMERICANO – La rassegna, curata da Enrica Viganò e ideata da Camillo Fornasieri, fa parte dell’iniziativa “Autunno Americano” del Comune di Milano e si svolge con la partecipazione e il Patrocinio del Consolato Americano di Milano e della American Chamber of Commerce in Italy, di Regione Lombardia e di IES Abroad, che realizzerà con i suoi studenti universitari americani a Milano le visite guidate in lingua inglese.
IL PROGETTO DI SOCIOLOGIA URBANA E I WORKSHOP – L’appuntamento su Lewis Hine costituisce inoltre la prima tappa del progetto di sociologia urbana “Le metropoli del futuro, Milano New York” che metterà in luce le connessioni sociali, culturali e architettoniche del concept sul “divenire della città”. Il prof. Nicolò Leotta, docente di Sociologia Visuale e Turismo Urbano, terrà 3 workshop riservati agli studenti universitari di tutti gli atenei, in programma martedì 3, mercoledì 4 e giovedì 5 dicembre, in collaborazione con l’Università degli Studi di Milano-Bicocca e con l’ITSOS “Albe Steiner“ Comunicazioni Multimediali di Milano. Il workshop di giovedì 5 dicembre sarà aperto anche al pubblico. Uno degli esiti del progetto, grazie agli studenti dell’ITSOS “Albe Steiner”, sarà un reportage sulla mostra fotografica, sulle lezioni multimediali, sui dibattiti tematici e sull’immagine descrittiva e concettuale. 
5 novembre 2013
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