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Fotografia e teatro, a Gibellina va in scena il disordine

Il tema del festival della fotografia quest'anno è il “disordine”

MILANO – La suggestiva città di Gibellina (Trapani) ospita fino alla fine di agosto nelle sue strade e piazze la I edizione del Gibellina PhotoRoad – Festival Internazionale di Fotografia Open Air.

IL PROGRAMMA – In programma 30 mostre di autori affermati nel panorama artistico internazionale e di fotografi emergenti accompagnate, nelle giornate inaugurali, da talk, workshop, incontri, proiezioni e letture portfolio.
L’intera città di Gibellina, ricostruita dopo il terremoto del 1968, è oggi un museo di arte contemporanea “a cielo aperto” con opere architettoniche e sculture dei più noti artisti del ‘900 come Alberto Burri, Arnaldo Pomodoro, Pietro Consagra e Renato Guttuso.

IL CONCEPT – La prima edizione del Festival esplora il Disordine: parola chiave del nostro tempo, puntellato da cataclismi, turbamenti e sperimentazioni, non è caos né anarchia. È invece un movimento continuo, non lineare, che si oppone all’ordine statico, producendo connessioni inedite in cui fioriscono arti, avanguardie, rivoluzioni. Proprio Gibellina – città insolita e unica, nata dal caos di un terremoto – si interroga sul “disordine”. E lo fa in uno “spazio aperto”, nello spazio pubblico, privo di ogni tipo di inquinamento visivo e luminoso, tra le sue strade piene di arte e di bellezza.
È così quindi che ogni lavoro è presentato con un allestimento site-specific che nel dialogo con le architetture e il tessuto urbano espande il significato e gli intenti dei progetti stessi.
MOSTRE – Le mostre in programma accompagnano i visitatori in un viaggio tra le grandi questioni che disegnano la nostra storia e tra i meccanismi caotici della creatività contemporanea. Una delle mostre più attese è 1968-2016 – Gibellina nello sguardo dei grandi fotografi che sarà esposta al Baglio Di Stefano, sede della Fondazione Orestiadi. La mostra collettiva riunisce le immagini di Olivo Barbieri, Letizia Battaglia, Enzo Brai, Giovanni Chiaramonte, Vittorugo Contino, Guido Guidi, Arno Hammacher, Andrea Jemolo, Mimmo Jodice, Melo Minnella, Sandro Scalia, Silvio Wolf.
Si continua ad esplorare il tema del festival, il “disordine”, con Olivo Barbieri e il suo lavoro Italian quakes and other diseases, parte della sua ricerca site specific sui disastri naturali in Italia, come il terremoto emiliano.
Tante le mostre da non perdere che mettono a nudo la realtà e ci permettono di conoscere l’altro.

 

Credit ph copertina: ©  Dario Coletti | Dario Coletti, Prometeo

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