MILANO – Una mostra diversa quella di Berengo Gardin. La retrospettiva si chiamaย Vera fotografia, che ripercorre la carriera del fotografo che ha raccontatoย i nostri tempi.ย Niente Photoshop (che lui considera un nemico) o ritocchi.ย Lโesposizione delle fotografie, anche nelle intenzioni dellโautore, intende documentare senza stravolgere nel rispetto di questa arte.
LA MOSTRA – 260 opere, anche inedite, esposte finoย al 28 agosto al Palazzo delle Esposizioni di Roma. Scatti in bianco e nero che raccontano l’Italia dal ’54 a oggi. La scelta del titoloย “Vera fotografia” rivela come le foto non siano state modificate daย photoshop. In mostra anche 24 fra gli scatti piรน famosi, proposti in grande formato, commentati da amici, artisti, registi, scrittori come Marco Bellocchio, Carlo Verdone, Maurizio Maggiani, Renzo Piano, Vittorio Gregotti, Jannis Kounellis e i colleghi Ferdinando Scianna e Sebastiao Salgado.
IL FOTOGRAFO – Gianni Berengo Gardin รจ nato a Santa Margherita Ligure nel 1930. Dopo essersi trasferito a Milano si รจ dedicato principalmente alla fotografia di reportage, allโindagine sociale, alla documentazione di architettura e alla descrizione ambientale. Nel 1979 ha iniziato la collaborazione con Renzo Piano, per il quale documenta le fasi di realizzazione dei progetti architettonici. Nel 1995 ha vinto il Leica Oskar Barnack Award. ร molto impegnato nella pubblicazione di libri (oltre 200) e nel settore delle mostre (oltre 200 individuali). Contrasto ha pubblicato di recente Il libro dei libri (2014) che raccoglie tutti i volumi realizzati dal maestro della fotografia (oltre 250) e Manicomi (2015). Lโintera produzione e lโarchivio di Gianni Berengo Gardin รจ gestito da Fondazione Forma per la Fotografia di Milano.