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Effetti collaterali. Pierpaolo Mittica tra le ”Ceneri” del mondo

A corollario del Festival Pordenonelegge fino al 21 settembre, ricco è il programma di mostre tra cui la retrospettiva di Pierpaolo Mittica, dal titolo ''Ashes / Ceneri'' presso la galleria Harry Bertoia...

Pierpaolo Mittica è un fotoreporter, sempre in partenza, che da anni dà voce agli oppressi, agli ultimi e alle persone che non hanno diritto di parola nei luoghi più difficili del Terzo Mondo, talvolta diventati dei ”non luoghi”. Nella mostra antologica intitolata Ashes / Ceneri, allestita a Pordenone, viene presentata una selezione dei 10 progetti fotografici che più lo rappresentano

MILANO – A corollario del Festival Pordenonelegge fino al 21 settembre, ricco è il programma di mostre tra cui la retrospettiva  di Pierpaolo Mittica, dal titolo ”Ashes / Ceneri” presso la Galleria Harry Bertoia. Classe 1971, Mittica è considerato tra i principali esponenti della ”fotografia umanista” di cui Doisneau ne fu il padre.

LA MOSTRA – 150 immagini per raccontare le ceneri del mondo, passando attraverso l’obiettivo di uno dei fotoreporter contemporanei più apprezzati e conosciuti al mondo: quello di Pierpaolo Mittica. Nelle sue immagini non fa sconti; in modo puntuale racconta quanto di assurdo e di terribile l’uomo fa contro se stesso in luoghi che per molti sono sinonimo di disastri non casuali, di guerre, nuove schiavitù e di abbruttimento ma che per altri non sono altro che usuali condizioni di esistenza, o meglio di tragica sopravvivenza. La mostra si intitola “Ashes / Ceneri. Racconti di un fotoreporter”, un titolo che certo fa riferimento ai devastanti effetti sociali e/o ecologici causati dallo sfruttamento degli uomini e dell’ambiente in varie parti del mondo ma che, dall’altra parte, indica l’urgenza di una svolta epocale e di una rinascita, come una fenice che risorge dalle sue ceneri.

DIECI PROGETTI – Per questa mostra Mittica ha scelto di documentare 10 ordinarie emergenze: “Balcani: dalla Bosnia al Kosovo”, 1997-1999; “Incredibile India”, 2002-2005; “Chernobyl l’eredità nascosta” 2002-2007; “Vite riciclate”, 2007-2008; “Kawah Ijen – Inferno”, 2009; “Piccoli schiavi”, 2010; “Fukushima No-Go Zone”, 2011-2012; “Karabash”, Russia, 2013; “Mayak 57, Russia 2013”; “Magnitogorsk, Russia” 2013. Dieci indagini che rappresentano altrettanti violenti squarci di realtà – alcune notissime, altre quasi sconosciute – dove la sofferenza e la violenza sono diventate purtroppo parte integrante del quotidiano. regolare, accettata quotidianità.

18 settembre 2014

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