Sei qui: Home » Fotografia » ”Atelier Nadar”, un viaggio alla scoperta delle origini della fotografia

”Atelier Nadar”, un viaggio alla scoperta delle origini della fotografia

''Compito autentico del ritratto fotografico è di estrarre la verità psicologica del soggetto''(F. Nadar). E' da queste premesse che nasce e si sviluppa la mostra ''Atelier Nadar'' dedicata ad una famiglia di grandi pionieri della fotografia mondiale, quella dei Nadar, rappresentata dal noto giornalista e fotografo Felix...
La mostra, allestita presso la galleria d’arte contemporanea Ca’ di Fra’, presenta le straordinarie opere di uno dei pionieri della fotografia, Felix Nadar
MILANO – “Compito autentico del ritratto fotografico è di estrarre la verità psicologica del soggetto” (F. Nadar). E’ da queste premesse che nasce e si sviluppa la mostra “Atelier Nadar” dedicata ad una famiglia di grandi pionieri della fotografia mondiale, quella dei Nadar, rappresentata dal noto giornalista e fotografo Felix. L’esposizione, allestita presso la galleria di arte contemporanea Ca’ di Fra’ di Milano, sarà visitabile sino al prossimo 26 luglio. 
 
LA MOSTRA – Ca’ di Fra’ propone una mostra intitolata “Atelier Nadar”, proprio a sottolineare l’importanza del lavoro svolto da questa famiglia di pionieri della fotografia. L’esposizione è costituita soprattutto ritratti, perché era questo il principale lavoro dell’Atelier. Il ritratto è inoltre la forma di espressione che meglio identifica un preciso momento storico della fotografia.  La mostra vuole essere una vera e propria full immersion nella Storia della Fotografia, alla scoperta di tutte quelle immagini conosciute per lo più solo attraverso i libri.                
             
FELIX NADAR – La “somiglianza intima”, questo il vero obbiettivo di Felix Nadar. Il concetto di “verità psicologica” nel ritratto fotografico presuppone l’ interpretazione della realtà e, quindi, la presa di posizione dell’ artista stesso che non vuole essere obbiettivo ed estraneo all’esistente. Felix Nadar fu un maestro della nascente fotografia ed un poliedrico indagatore della natura umana. I suoi ritratti sono non solo personaggi del quotidiano vivere, ma veri caratteri, personalità immortalate nel Tempo, nel loro essere più intimo e nascosto, indipendentemente e nonostante la loro stessa volontà di svelarsi. Gaspar-Fèlix Tournachon, Nadar solo dal 1838, fu critico teatrale, giornalista, caricaturista di successo ed uno tra i fotografi più importanti del suo tempo. I suoi primi scatti risalgono al 1853.  Divenne presto una celebrità tra le celebrità ritratte: Baudelaire, Victor Hugo, Doré, Rossini, Champfleury, Delacroix, Berlioz, anche se i suoi interessi nel mondo della fotografia si rivolsero a differenti temi, dagli scatti alle Catacombe di Parigi, alle vedute dall’alto, che lo consacrarono, nel 1868, il pioniere della fotografia aerostatica.
 
ATELIER NADAR, N.35 BOULEVARD DES CAPUCINES – Inizia una fruizione del personaggio che prende fisicità reale, oltre la fama data dalle sue opere. L’ Atelier Nadar, al n. 35 di Boulevard des Capucines dal 1860, si trovava  a pochi passi dal luogo dove si sarebbe svolta, qualche anno più tardi la prima proiezione dei fratelli Lumière. L’ indimenticabile firma del fotografo che autografava la  facciata dell’intero edificio fu ideata dal pittore di insegne Antoine Lumière, padre di Luis e Auguste. Un luogo magico e, per la bizzarria della Storia, un crocevia importante. Qui si svolgerà, nel 1874, la prima mostra degli Impressionisti, rifiutati dall’accademico Salon annuale. L’ Atelier vide, in tempi diversi, la partecipazione di Felix, Adien e Paul Nadar. Quest’ ultimo ne fu il direttore dal 1886.
 
17 giugno 2013
 
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© Riproduzione Riservata