Conterraneo di Ghirri e Parmeggiani, Franco Fontana, maestro del colore, interpreta il paesaggio dando assoluta importanza al colore e alla luce; le sue immagini sono caratterizzate da un iperrealismo tale che quasi le rende irreali, come se quei paesaggi immortalati in una giornata dโestate fossero finti da quanto sono perfetti
MILANO – Inaugura il 15 ottobre a Palazzo Incontro a Roma la prima retrospettiva dedicata a Franco Fontana, fotografo modenese. Dopo il successo ottenuto a Venezia, dove la mostra รจ stata realizzata dalla Casa dei Tre Oci, l’esposizione giunge a Roma, dove sarร visitabile fino all’11 gennaio 2015.
LA MOSTRA โ Lโesposizione, suddivisa in diverse sezioni tematiche, propone circa 130 fotografie, dai paesaggi degli esordi (anni โ60) agli ultimi lavori, passando per le diverse ricerche dedicate ai paesaggi urbani, le piscine e il mare. Nelle fotografie del primo periodo si scorgono alcuni di quelli che diverranno i suoi tratti distintivi: rispetto alla maggioranza dei suoi colleghi, รจ stato infatti tra i primi in Italia a schierarsi in favore del colore, rendendolo protagonista assoluto. Come fosse un ritrattista, Fontana mette in posa il paesaggio, scandito dalla contrapposizione tra luce ed ombre, dove la figura umana รจ quasi del tutto assente. Nel 1978 Franco Fontana scatta cosรฌ una fotografia che diverrร simbolo del suo repertorio, a Baia delle Zagare, in Puglia: unโimmagine essenziale, giocata su pochi toni cromatici che lโartista spiega cosรฌ โQuesta foto rappresenta il mio modo di intendere la fotografiaโ, afferma Fontana. โIo credo infatti che questa non debba documentare la realtร , ma interpretarla. La realtร ce lโabbiamo tutti intorno, ma รจ chi fa la foto che decide cosa vuole esprimere. La realtร รจ un poโ come un blocco di marmo. Ci puoi tirar fuori un posacenere o la Pietร di Michelangelo.โ
FRANCO FONTANA โ Franco Fontana, classe 1933, รจ nato a Modena, cittร dove si riscontra giร dallโinizio del Novecento una tradizione fotografica piuttosto radicata, animata da un gruppo di artisti di matrice concettuale come Franco Vaccari, Claudio Parmeggiani, Luigi Ghirri e Franco Guerzoni. Il lavoro di Franco Fontana condivide con questa corrente il bisogno di rinnovamento e di messa in discussione dei codici di rappresentazione ereditati in campo fotografico dal Neorealismo, ma pone particolare attenzione e cura anche agli esiti visivi e alla componente estetica. Le sue opere sono state esposte in numerosi musei sia in Italia che allโestero, dal MoMA di New York al Victoria and Albert Museum di Londra, passando per il Museum Ludwig di Colonia. Ha inoltre collaborato con il Centre Georges Pompidou, nonchรฉ con i Ministeri della Cultura di Giappone e Francia (che scelse la sua foto a Baia delle Zagare per una campagna pubblicitaria). ร direttore artistico del Toscana FotoFestival.
7 ottobre 2014
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