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“Angeli Caduti” di Giovanni Gastel in mostra a Torino

Ventidue scatti inediti di uno dei fotografi italiani di moda più apprezzati e conosciuti a livello internazionale saranno in mostra da oggi al 20 novembre allo Spazio Ersel di Torino.

MILANO – La ricerca dell’eleganza e della bellezza sono alla base della poetica artistica e dello stile inconfondibile di Giovanni Gastel. Queste caratteristiche fondamentali si ritrovano anche nelle 22 fotografie che saranno in mostra allo Spazio Ersel di Torino, in piazza Solferino 11, da oggi al 20 novembre. L’evento espositivo è dedicato ad uno dei fotografi di moda italiani più conosciuti e apprezzati a livello internazionale e si intitola “Un eterno istante – Angeli caduti”, curato da Valerio Tazzetti e Paola Giubergia, organizzato in collaborazione con Photo & Contemporary e Spazio 81. Quello dell’angelo caduto è un tema molto caro a Gastel, che trae ispirazione da ‘Icaro’, un quadro del pittore fiorentino Galileo Chini (1873-1956) che il fotografo ricordava appeso dietro alla poltrona sulla quale era solito sedersi lo zio Luchino Visconti.

DONNE ALATE FUORI DAL MONDO – I soggetti sono figure di eteree donne alate, ritratte per lo più in ambienti silvani, in pose plastiche di volo o prostrate sul terreno che ha accolto la loro rovinosa discesa dal cielo, capaci di trasmettere in modo forte il loro sentimento di estraneità al nuovo mondo e alla loro nuova condizione. La dimensione onirica delle scene è accentuata dai viraggi seppia, azzurrati o da stampe in bianco e nero che per Gastel rappresentano i colori tipici della memoria.

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RICORDI E CREAZIONE ARTISTICA – “Ho cominciato a cercare altri angeli caduti – afferma lo stesso Gastel -, a inventarli, a dare loro un corpo e un’anima”. “E ne ho trovati – continua Gastel – che disperatamente cercavano di riguadagnare il cielo, altri che avevano accettato il vivere terreno e sedevano nei bar con la loro lontananza nascosta, altri che disperati trasformavano il loro splendore celeste in ombra oscura”.
Il particolare percorso espositivo sarà in grado di miscelare la sua storia personale con quella della sua famiglia, con una sala che accoglierà le immagini di alcuni memorabilia appartenuti ai Visconti-Gastel.

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GIOVANNI GASTEL – Nasce a Milano il 27 dicembre 1955. All’età di dodici anni inizia a mostrare la sua vocazione artistica, entrando a far parte di compagnie di teatro sperimentale, per le quali recita fino all’età di diciassette anni. Negli anni Settanta, avviene il suo primo contatto con la fotografia. Da quel momento, ha inizio un lungo periodo di apprendistato durante il quale fotografa matrimoni, esegue ritratti, piccoli still-life e qualche servizio di moda per bambini. La svolta avviene nel 1981 quando incontra Carla Ghiglieri, che diventa il suo agente e lo avvicina al mondo della moda. Inizia a collaborare con Vogue Italia e poi alle riviste Mondo Uomo e Donna. Da questo momento, la sua attività professionale s’intensifica e inizia a collaborare con le più prestigiose testate di moda sia in Italia che all’estero, soprattutto a Parigi. La consacrazione artistica avviene nel 1997, quando la Triennale di Milano gli dedica una mostra personale, curata dallo storico d’arte contemporanea, Germano Celant, in cui vengono presentate circa 200 fotografie, testimonianza della sua lunga e prolifica carriera. Gastel utilizza le tecniche “old mix”, quelle a incrocio, le rielaborazioni pittoriche, gli sdoppiamenti e le stratificazioni, fino al ritocco digitale. Il successo professionale si consolida nel decennio successivo, tanto che il suo nome appare nelle riviste specializzate insieme a quello di fotografi italiani quali Oliviero Toscani, Giampaolo Barbieri, Ferdinando Scianna, o affiancato a quello di Helmut Newton, Richard Avendon, Annie Lebowitz, Mario Testino e Jurgen Teller. Nel 2002, nell’ambito della manifestazione La Kore Oscar della Moda, ha ricevuto l’Oscar per la fotografia.

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